chiara ferragni paolo barletta

CHE FINE HANNO FATTO I BILANCI DI CHIARA FERRAGNI? SIAMO A METÀ OTTOBRE E NON C’È ANCORA TRACCIA DEI CONSUNTIVI 2023 DI "FENICE", LICENZIATARIA DEI MARCHI DELL’INFLUENCER, E DI "SISTERHOOD", VALUTATA 100 MILIONI PRIMA DELLA BATOSTA BALOCCO – A TERREMOTARE L’IMPERO DELL’EX MOGLIE DI FEDEZ SAREBBE UN IMMINENTE RIASSETTO SOCIETARIO DI "FENICE" CON PAOLO BARLETTA PRONTO A LIBERARSI DEL SUO 40% PROPRIO ALLA FERRAGNI. A RENDERE LA TRATTATIVA COMPLICATA SARÀ SICURAMENTE IL PREZZO CHE…

Estratto dell'articolo di Mario Gerevini per www.corriere.it

 

paolo barletta chiara ferragni

Che fine hanno fatto i bilanci di Chiara Ferragni? Mentre si starebbe definendo una manovra societaria che ridisegna assetto e governance del gruppo, siamo a metà ottobre 2024 e non c’è ancora traccia dei consuntivi 2023 di due fondamentali società.

 

Una è Fenice, licenziataria dei marchi e partecipata da due soci oltre a Ferragni (32,5%): Alchimia di Paolo Barletta (40%) che vorrebbe uscire al più presto e Pasquale Morgese (27,5%) che ha alzato il livello di scontro contro la gestione. L’altra, di riflesso, è la holding dell’imprenditrice, Sisterhood in cima al piccolo impero, valutato 100 milioni prima della batosta Balocco.

 

PANDORO BALOCCO - CHIARA FERRAGNI

Normalmente i conti si chiudono e si approvano entro aprile, in casi particolari a giugno (Tbs Crew, l’altra azienda dell’imprenditrice, ha archiviato nei termini con 4,4 milioni di utile). Ma qui siamo ben oltre e, a quanto risulta, il consiglio di amministrazione di Fenice (Barletta presidente, Ferragni amministratore delegato e nessun altro) non ha nemmeno convocato le assemblee.

 

Il pandoro-gate di per sé non è una giustificazione perché se le cose vanno male i bilanci chiudono in perdita ma chiudono. E allora? Lo sboom degli affari e la tensione tra i soci potrebbero aver messo in discussione il percorso futuro della società più che i conti del passato. 

 

Eppure esiste un piano industriale 2025-2029: così dice la relazione al bilancio di Alchimia. Ma non si capisce se è un progetto o un documento approvato. Per ora è un piano “fantasma”  […]

chiara ferragni paolo barletta

 

La partita sui marchi, cioè il cuore del gruppo, appare a un punto di svolta e si gioca dunque tra Ferragni (32,5%), Barletta (40%) e Morgese (27,5%). Barletta è un venture capitalist destinato a uscire «a tempo» dagli investimenti, tant’è che già a fine 2023 era pronto a cedere progressivamente la sua quota di Fenice ad Avm ma poi tutto si è bloccato.

 

Chiara Ferragni non solo è azionista ma è il business, è la ragione del fatturato (14 milioni nel 2022) che per il 90% è basato su e-commerce e royalties sui marchi. Quindi non può uscire perché sarebbe un suicidio economico, può semmai comprare o trovare partner e puntare tutto sul piano di rilancio. 

 

chiara ferragni

In questo quadro si inseriscono le indiscrezioni secondo cui Barletta e Ferragni, amici e soci da anni, starebbero trattando la compravendita del 40%. Barletta avrebbe messo sul tavolo un’offerta dando a Ferragni un paio di settimane per decidere. Il nodo, si può immaginare, è il prezzo. Di sicuro Alchimia non porterà mai a casa la plusvalenza accarezzata dieci mesi fa quando Fenice venne valutata 75 milioni. 

 

[…]  l’imprenditore pugliese Morgese […] dall’esterno è in pressing su Barletta e Ferragni […]

Lo showdown, insomma, sembra inevitabile e imminente. Così come un cambio della guardia alla guida del gruppo Ferragni.

chiara ferragni foto lapresse 5chiara ferragni chiara ferragnichiara ferragnile vacanze in corsica di chiara ferragni 10chiara ferragni 23chiara ferragni 44chiara ferragni 1chiara ferragnichiara ferragnichiara ferragnichiara ferragni foto lapresse 3

 

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