1- IL GENERONE ROMANO NON POTEVA NON TIMBRARE IL CARTELLINO ALLA PRESENTAZIONE DEL PRIMO LIBRO DEL LORO FIGLIO SENZA PRODIGIO GIOVANNINO MALAGO’, PER GLI AMICI “MEGALO’”, DEDICATO A UNA CARRETTATA DI RAGAZZE DEDITE ALLO SPORT 2- NELLA SEDE DEL CONI, DOVE MALAGO’ SOGNA DA SEMPRE DI POGGIARE LE CHIAPPE, IN PRIMA FILA AD ASCOLTARE I RACCONTI DI ALESSANDRA SENSINI, QUATTRO MEDAGLIE IN CINQUE OLIMPIADI IN EQUILIBRIO SU UNA TAVOLA DA WINDSURF, DUE PERSONAGGI CHE HANNO FATTO ROMA, ERA PRIMA E SECONDA REPUBBLICA: GIANNI LETTA E FRANCO CARRARO, CON L’INUTILE GIORGIA MELONI E UNA SPIRITOSA ROSELLA SENSI CHE DICE BEFFARDA: “HO CHIESTO AI LAZIALI COME SI FA A SUPERARE LO CHOC DI UN DERBY PERSO”

Foto di Mario Pizzi da Zagarolo
Marco De Martino per "Il Messaggero"

Nuotano, corrono, schiacciano, veleggiano, si tuffano dal trampolino. E vincono. Per la prima volta nella storia del nostro sport, più degli uomini.

Nel giorno della festa della donna, al posto di un mazzetto di mimose c'è il libro di Giovanni Malagò - scritto insieme alla giornalista Nicoletta Melone - che racconta le storie di 17 meravigliose ragazze del nostro sport, mamme vincenti e signorine splendenti pronte a tutto per non scendere dal sogno.

Altro che fratelli d'Italia, qui sono tutte sorelle; e forse proprio per questo il salone d'onore del Coni non è mai stato così colmo di passione e personaggi. «Storie di sport, storie di donne» - con la doppia prefazione del presidente del Coni Gianni Petrucci e del presidente paralimpico Luca Pancalli - è un viaggio dentro 17 modelli di atleta più d'oro della donna di Goldfinger. Gente che non solo vince, ma piuttosto sbalordisce.

Per ogni ragazza c'è un aggettivo, una sola parola che poi tra le pieghe della storia spalancherà retroscena di sogni e lacrime, perché lo sport come la vita toglie e dà, ma poi tu puoi essere più forte. E allora avanti con la personalità di Federica Pellegrini, la grinta di Valentina Vezzali, la grazia di Flavia Pennetta, l'eleganza di Tania Cagnotto, la determinazione di Josefa Idem, il coraggio di Alessandra Sensini, la classe di Carolina Kostner, la saggezza di Deborah Compagnoni, la caparbietà di Antonella del Core, la complicità di Giulia Conti e Giovanna Micol, la volontà di Manuela Di Centa e la forza di Francesca Piccinini, più le paralimpiche Annalisa Minetti, Giusy Versace, Paola Protopapa e Francesca Porcellato, come dire l'ostinazione che può portare lo sport ai valori più alti.

Bello, e infatti quanta gente ieri a sentir dire ad Alessandra Sensini, la nostra hawayana di Grosseto, quattro medaglie in cinque Olimpiadi in equilibrio su una tavola «sono arrivata a 42 anni, ho il rimpianto di non aver avuto un figlio, domani chissà, ma intanto il windsurf è la mia famiglia e il podio di Londra il mio obiettivo fisso».

Adrenalina e progetto, campionesse non per caso. Lo dicono tutti ma ieri l'ha detto anche il segretario generale del Coni Lello Pagnozzi: «A Pechino 2008 le donne hanno pareggiato quattro a quattro il conto delle medaglie d'oro con gli uomini, ma a Londra è previsto il sorpasso».

Sesso debole a chi? In prima fila ad ascoltare i racconti Gianni Letta, Giorgia Meloni e Franco Carraro, una spiritosa Rosella Sensi che dice beffarda: «Ho chiesto ai laziali come si fa a superare lo choc di un derby perso», il doppio Adriano Panatta e Nicola Pietrangeli, il nuovo presidente del festival del cinema di Roma Paolo Ferrari, e poi presidenti di mille federazioni, da Franco Chimenti del golf a Giorgio Scarso della scherma, da Carlo Magri del volley a Luciano Bonfiglio della canoa, da Felice Buglione della caccia a Vincenzo Iaconianni della motonautica, da Romolo Rizzoli delle bocce a Gianfranco Ravà dei cronometristi. Martedì 13 alle 18.30 si replica al Circolo Aniene, presenti Montezemolo, Letta e Federica Pellegrini. Curioso, un profluvio di donne in un circolo di soli uomini, ma all'Aniene come sanno tutti lo sport e lo spirito Olimpico volano ancora più alto.

 

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