
"GLI SQUALI SONO DELLE STRAORDINARIE SENTINELLE DEL MARE" - IL BIOLOGO EMILIO SPERONE HA CREATO UN LABORATORIO SPECIALIZZATO NELLA RICERCA SUI PESCECANI PER STUDIARE L'INQUINAMENTO DELLE ACQUE DEL MAR MEDITERRANEO: "L’80% DELLE SPECIE È MINACCIATO PER L’INQUINAMENTO E IL CAMBIAMENTO CLIMATICO NEL MEDITERRANEO. ABBIAMO RILEVATO GRANDI QUANTITÀ DI MICROPLASTICHE NELLO STOMACO DEL 60% DEGLI ANIMALI ANALIZZATI…"
Estratto dell'articolo di Livia Ermini per “la Repubblica”
[…] Emilio Sperone, professore associato del dipartimento di Biologia, ecologia e scienze della terra dell’università della Calabria, dirige un laboratorio specializzato nella ricerca su una specie che, nell’immaginario comune, va a braccetto con la paura: lo squalo.
Monitorato nel suo habitat meno scontato: il mar Mediterraneo. Il suo team sta portando avanti uno studio sull’inquinamento delle profondità marine utilizzando quattro specie di squalo: gattuccio, boccanera, razza chiodata e chimera.
Lo studio si concluderà a ottobre, ma già si possono anticipare alcuni risultati?
«Abbiamo rilevato grandi quantità di microplastiche nello stomaco del 60% degli animali analizzati. Sono per lo più prodotte dalla frammentazione di rifiuti abbandonati sulle spiagge e in acqua. I valori più alti sono stati individuati in Calabria e Toscana, in questa ultima soprattutto microfibre derivanti dall’industria tessile. Poi abbiamo rilevato metalli pesanti su muscoli, pelle e fegato degli animali. Soprattutto arsenico, anche se sotto la soglia consentita. Le cause sono lo smaltimento di scarichi industriali e i lavaggi di cisterne delle navi».
Perché sono stati scelti gli squali?
«Gli squali non sono solo superpredatori ma anche straordinarie sentinelle del mare. L’inquinamento tende ad accumularsi risalendo le catene alimentari. Più andiamo in alto più le sostanze sono presenti ed essendo gli squali all’apice della catena tramite loro noi abbiamo un quadro verosimile del livello di inquinamento dell’ecosistema».
[…] A causa dei cambiamenti climatici ci sono specie di squali prima sconosciuti da noi?
«Plausibile che nuove specie possano arrivare, ma devono naturalizzarsi e adattarsi.
Recentemente sono stati segnalati esemplari di squalo tigre, che ama le acque calde, che però non sono riusciti a riprodursi. Anche uno squalo balena in Turchia. L’80% delle specie è minacciato: squalo martello, smeriglio, pesci volpe stanno scomparendo nel Mediterraneo per l’inquinamento e il cambiamento climatico».
[…] Sfatiamo il mito che lo squalo sia pericoloso per l’uomo...
«Chiariamo: gli squali non amano la carne umana. Non fa parte della loro dieta. Ci saranno, nel mondo, appena quaranta o cinquanta attacchi l’anno e le morti sono pochissime. Nel 2024 ci sono stati solo quattro decessi tra i quali purtroppo l’italiano morto in Egitto».
In quali casi avviene l’attacco all’uomo.
«I motivi possono essere tre. La fame, se proprio non trovano di meglio, soprattutto lo squalo tigre e lo squalo Zambesi. L’essere tratti in inganno da scie odorose, da rumore o da una sagoma che vedono in acqua. Infine il sentirsi minacciati».[…]
emilio sperone
squalo tigre
squalo boccanera
squalo gattuccio
pesce volpe
squalo smeriglio
squalo chimera
squalo martello
razza chiodata
emilio sperone
squalo chimera
emilio sperone
emilio sperone
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