1- I GUARDONI HANNO SENTENZIATO: QUESTE SONO OLIMPIADI PORNO SOFT. COMPLETE DI SDOGANAMENTO DEL CORPO NON SOLO FEMMINILE COME OGGETTO DI MASSIMO CONSUMO 2- I BELLI-E-SCEMI NON PIÙ RELEGATI AI REALITY: GAREGGIANO CON I COLORI DELLA PATRIA 3- RYAN LOCHTE, UOMO-COPERTINA DEL NUOTO USA, CHE, PARLANDO CON LA TV USA ESPN, HA SPIEGATO CHE “DAL 70 AL 75% DEGLI ATLETI FA SESSO AL VILLAGGIO DURANTE I GIOCHI” 4- USAIN BOLTI, PER RIPRENDERE FORZE DOPO I 100, SI E' INTRATTENUTO CON TRE SVEDESI 5- IL DIVINO QUIRINO CONTI ANALIZZA LE DIVISE DEGLI SPORTIVI E CHIOSA: MEGLIO SE SPOGLIATI

1- DOPO IL METROSEXUAL ARRIVA L'HIMBO I GIOCHI DEL CORPO SDOGANATO
di Maria Laura Rodotà per il Corriere della Sera

«Certo so' proprio dei bei ragazzi»(signora anziana che non riesce a staccarsi da un megaschermo che trasmette le Olimpiadi in un centro commerciale romano)
Lei, e altre, e altri, lo pensano. L'intero pianeta li guarda. I bei ragazzi si fanno guardare; sanno che per loro, è o sarà un'attività redditizia. Tra i guardatori e le guardatrici professionali, intanto si decide (i media anglosassoni, più pudichi dei nostri anche sulle femmine, l'hanno già deciso) che queste sono Olimpiadi pornosoft.

Complete di sdoganamento del corpo maschile come oggetto di consumo (anche se non pare una gran novità). Che hanno avuto un ruolo storico nella consacrazione dell'Himbo, il lui-bimbo; non nel senso del bambino, della bimbo. Che è la ragazza bella e scema in gergo americano (chi si sentiva avanti perché aveva imparato la parola «metrosexual» da Cecchi Paone deve rimettersi a studiare, ovvio). Che, insomma, i belli-e-scemi non sono più relegati ai reality: gareggiano con i colori della Patria, e poco altro.

In quanto (si legge sul Daily Beast) «i Giochi di Londra sembrano dare grande spazio alla celebrazione del corpo maschile». «Le donne hanno sempre apprezzato, ma grazie ai social media hanno molte più immagini» (scrive la direttora di Jezebel). «Nessun idiota è stato oggettificato come gli himbos di oggi. Ci siamo preparati a questo momento, e ora abbiamo pienamente accettato l'esistenza del maschio oggetto, insipido dentro-abbronzato fuori» (critica una commentatrice di GQ).

Però gli atleti non possono essere del tutto cretini, obietta un'analista del New Republic. «Devono fare molta matematica mentale» in pista, in vasca, in campo. D'altra parte, «ormai sanno qual è il loro brand, e il loro brand è Himbo». Dovranno diventare femministi, o himbisti, o qualcosa, forse, tra un po'.

2- LOCHTE: «IL 75% DEGLI ATLETI FA SESSO AL VILLAGGIO»
Corriere.it

Se lo dice lui, forse c'è da credergli. Del resto già un'altra americana il portiere della nazionale di calcio femminile Hope Solo aveva parlato di frequenti momenti «hot» al Villaggio olimpico. Ora, a rincarare la dose ci pensa Ryan Lochte, uomo-copertina del nuoto Usa, che, parlando con la tv Usa Espn, ha spiegato che «dal 70 al 75% degli atleti fa sesso al villaggio durante i Giochi».

ECCITATO - Lochte si è anche definito «eccitato» per questo. «Nelle mie ultime Olimpiadi prima di questa (Pechino 2008) - ha ricordato il nuotatore, raccontando una storia già rivelata prima dell'inizio di Londra 2012 -, avevo una ragazza e ed è stato un grande errore. Ora sono single, quindi Londra è un'ottima occasione. Sono eccitato». Da parte sua la madre di Lochte, Ike, ha spiegato che suo figlio, oltre ad allenarsi duramente, «non è capace di avere una relazione stabile, perché è sempre a caccia».

3- GLI SPORTIVI? MEGLIO SE SPOGLIATI
Quirino Conti per La Repubblica

A Olimpia, come è noto, si gareggiava nudi. Condizione vistosamente rimpianta nelle elegantissime seppur filonaziste immagini di Leni Riefenstahl, la regista di Hitler. E proprio a quei nudi - depilati, al massimo una corona d'alloro - si deve una certa idea di greca classicità.

Nella nostra modernità, invece, alle Olimpiadi concorrono agguerriti anche gli stilisti e i loro manufatti: convinti di aver trovato nello sport (esemplarmente, Prada-Luna Rossa) un veicolo di pubblicità popolare ed efficace; in costante equilibrio tra lusso esclusivo e commercio globale. E tutti, dunque, in gara per accaparrarsi un'intera squadra di atleti sui quali stendere il proprio marchio in vista dei giochi più seguiti al mondo.

Nonostante gli sportivi (con certe espressioni attonite) non siano proprio un gran che vestiti; meglio allora, come si usa abbondantemente, spogliati, lo sguardo intorbidito al cielo.

Eppure a Londra anche lo Stile ha avuto la sua parte in quel milionario gioco di poteri: benché, va detto, con risultati assai scadenti. Eccettuato qualche paese che, ancora privo di sponsor, ha finito per partecipare alla cerimonia di apertura nel suo glorioso abito etnico. Per non parlare della rumorosa squadra americana, che nelle mani di Ralph Lauren - il più internazionale e wasp degli stilisti - vestiva impeccabili divise con quel marchio, ma in realtà confezionate in Cina.

 

 

BOLT SI TRASTULLA CON TRE ATLETI SVEDESIsexy olimpiadisizer sexy olimpiadi resizer sexy olimpiadi resizer sexy olimpiadi xresizer sexy olimpiadi resizer sexy olimpiadi sexy olimpiadi resizer pellegrini resizer basket

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…