herbert kickl dopo la vittoria alle elezioni. foto lapresse 3

I NEO-NAZI VINCONO MA NON GOVERNERANNO – IN AUSTRIA LA FPÖ DI HERBERT KICKL È IL PRIMO PARTITO CON IL 29% DEI VOTI, MA IL CAPO DELLO STATO ALEXANDER VAN DER BELLEN, PREPARA UN CORDONE SANITARIO: UN GOVERNO DI LARGHE INTESE TRA I POPOLARI DI NEHAMMER E I SOCIALDEMOCRATICI, CHE PER LA PRIMA VOLTA INSIEME NON HANNO LA MAGGIORANZA (I PRIMI SONO SCESI AL 26%, LA SINISTRA AL 21) – SALVINI SI COMPLIMENTA CON L’ALLEATO KICKL: “PREMIATI I NOSTRI AMICI”

L’onda nera dell’Fpö conquista l’Austria Kickl: “A noi il governo”

Tonia Mastrobuoni per “la Repubblica”

(integrale: https://www.repubblica.it/esteri/2024/09/30/news/elezioni_austria_risultati_fpo_ultradestra-423526208/)

 

herbert kickl dopo la vittoria alle elezioni. foto lapresse

[…] Una debacle per i due partiti che hanno governato l’Austria per tutto il secondo dopoguerra, socialdemocratici e popolari, e un trionfo per l’estrema destra Fpoe. […]

 

Il partito di estrema destra guidato da Herbert Kickl, l’uomo che ha promesso di orbanizzare l’Austria e ha fondato insieme all’autocrate magiaro i “Patrioti” europei, segna due record: incassa il miglior risultato della sua storia e arriva primo, con il 29% dei voti. Il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini è tra i primi a complimentarsi: «Premiati i nostri amici, una delegazione sarò con noi a Pontida».

 

il cancelliere austriaco Karl Nehammer

[...]   sembra perdonata una campagna elettorale che Kickl ha condotto su temi radicali e assonanze sinistre, a partire dalla promessa di essere un hitleriano “Volkskanzler”. Ieri sera Kickl ha parlato di una «parola di potere» espressa dagli elettori. Ma è molto difficile pensare che diventerà cancelliere.

 

È stato il capo dello Stato, Alexander Van der Bellen, a evocare la Costituzione per dire che l’incarico sarà dato a chi ha le migliori chance di governare, «a chi ha più del 50% e non il 49,5%». E ha ricordato la sua bussola personale nella scelta del capo di governo: «Qualcuno che tuteli i principi della democrazia liberale ».

 

herbert kickl dopo la vittoria alle elezioni. foto lapresse 5

[…]Secondo la maggioranza degli analisti, è difficile che ci sarà un nuovo governo in Austria prima di Natale. E, a parole, sembra reggere il cordone sanitario verso Kickl. L’ex ministro dell’Interno, per ora, resta senza opzioni per ottenere una maggioranza. «Chiedetegli cosa pensano della democrazia», ha chiesto provocatoriamente ai leader degli altri partiti che continuano a sostenere che non si alleeranno con lui.

 

Il “kanzlerbonus” di cui si parla nei Paesi di lingua tedesca, il vantaggio competitivo del cancelliere in carica non c’è stato per Karl Nehammer. Che dopo aver governato con i Verdi crolla al 26%, giù di undici punti rispetto alle ultime elezioni.

 

VAN DER BELLEN

[…] La Oevp «è il partito del centro», e Nehammer è sembrato di nuovo escludere un’alleanza con Kickl e l’estrema destra. La Fpoe, però, alla luce del risultato straordinario, potrà reclamare minimo la presidenza del Parlamento.

 

I socialdemocratici guidati da Andreas Babler registrano il peggior risultato della storia e precipitano al 21%. Ma la sinistra soffre in generale: insieme, Socialdemocratici, Verdi, Comunisti (Kpoe) e altri partiti progressisti non arrivano al 31%: è il peggior risultato dal 1945.

 

herbert kickl dopo la vittoria alle elezioni. foto lapresse 2

[…] La Spoe resiste solo nelle zone urbane e soprattutto nella “rossa Vienna”, dove raggiunge il 30%, dieci punti sopra l’Fpoe. Anche i Verdi sono delusi, si fermano all’8% […]. […] Per la prima volta nel dopoguerra i due partiti tradizionali, Oevp e Spoe, raggiungono a malapena il 50% . È probabile che alla fine sarà il cancelliere uscente, Nehammer, a dare le carte del nuovo governo ricercando una coalizione con la Spoe e i Neos. E c’è chi teme che alla fine Nehammer potrebbe tergiversare per mesi per poi cedere a negoziati con la Fpoe, mentre il presidente della Confindustria austriaca, in maniera inusuale, si è espresso a favore di un’alleanza Popolari-Fpoe piuttosto di avere un governo con la Spoe. Per l’Europa sarebbe una pessima notizia: l’estrema destra potrebbe ostacolare il sostegno all’Ucraina e i pacchetti di sanzioni contro la Russia.

viktor orban herbert kickl andrej babisherbert kickl dopo la vittoria alle elezioni. foto lapresse 1herbert kickl dopo la vittoria alle elezioni. foto lapresse 3il cancelliere austriaco Karl Nehammerherbert kickl dopo la vittoria alle elezioni. foto lapresse 4

Ultimi Dagoreport

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…