kamala harris netanyahu

KAMALA SARA’ AMICA DI ISRAELE? DOPO AVER DISERTATO IL DISCORSO DI NETANYAHU, NELLO STATO EBRAICO LA CANDIDATA IN PECTORE DEM ALLA PRESIDENZA USA, NONOSTANTE ABBIA UN MARITO EBREO, VIENE VISTA CON SOSPETTOLA HARRIS SI È OPPOSTA ALL’INGRESSO DI ISRAELE A RAFAH E HA DETTO CHE È NECESSARIO UN CESSATE IL FUOCO IMMEDIATO – L’ALLARME DI ELON MUSK DOPO LE DEFEZIONI DEM AL DISCORSO DI “BIBI”: “IL PARTITO DEMOCRATICO STA DIVENTANDO ANTISEMITA”

KAMALA HARRIS

1 - MUSK, 'IL PARTITO DEMOCRATICO USA STA DIVENTANDO ANTISEMITA'

 (ANSA) - ROMA, 25 LUG - "Coloro che sono democratici da sempre rifiutano di accettare la chiara realtà che il Partito Democratico sta rapidamente diventando apertamente antisemita. Questa tendenza sta accelerando, non rallentando". Lo scrive su X Elon Musk dopo le defezioni di esponenti dem al discorso di Netanyahu al congresso Usa.

 

2 - AMICA OPPURE NO? LO STATO EBRAICO E GLI INTERROGATIVI SULLA VICE DI BIDEN

Marta Serafini per il “Corriere della Sera” - Estratti

 

Poliziotto cattivo o poliziotto buono. Vista da Israele Kamala Harris va letta da due punti di vista. Da un lato c’è una vicepresidente che, consapevole di avere tutti gli occhi puntati addosso, non si presenta in Aula per il discorso del premier israeliano per evitare di essere immortalata sugli scranni di Capitol Hill alle spalle di «Bibi il narcisista».

 

kamala harris Doug Emhoff

Dall’altro c’è una possibile candidata alla presidenza che non è particolarmente esperta di politica estera e che, se ha parlato con toni più duri di altri nei confronti della decisione di Israele di bombardare civili per sconfiggere Hamas nella Striscia, lo ha fatto in accordo con l’ufficio del presidente Joe Biden per bilanciare la posizione della Casa Bianca.

 

Dunque che Harris possa rompere con Israele è impensabile: conferma ne è il fatto che anche lei incontrerà il premier israeliano proprio come è previsto dalle agende di Biden e del candidato repubblicano Donald Trump. E non a caso i giornali israeliani meno conservatori si sono affrettati a ripubblicare le immagini del 2017 che la ritraggono al Muro del pianto con il marito Douglas Emhoff.

 

kamala harris Doug Emhoff 1

Primo coniuge ebreo di un presidente o vicepresidente degli Stati Uniti, il candidato first gentleman ha assunto un ruolo di primo piano come collegamento con la comunità ebraica statunitense, guidando la lotta dell’amministrazione Biden contro l’antisemitismo. Inoltre, la ex consigliera di politica estera di Harris, Halie Soifer, è ceo del Jewish Democratic Council of America.

 

Tuttavia parlare di una Harris filo israeliana è ovviamente una forzatura. «La sua ascesa segna un distacco generazionale da Biden. Lui è nato negli anni Quaranta ed è stato plasmato dall’Olocausto. Lei nata negli anni Sessanta, ha modellato le sue posizioni durante la guerra in Libano, l’Intifada e gli accordi di Oslo», spiega Shmuel Rosner, autore e commentatore israeliano, oltre che ex editorialista del New York Times . E già prima del ritiro di Biden secondo un sondaggio del Jewish People Policy Institute (Jppi) di Gerusalemme, Harris viene considerata dagli ebrei americani meno filo israeliana del presidente in carica.

kamala harris Doug Emhoff 55

 

Kamala Harris si è opposta all’ingresso di Israele a Rafah e ha detto che è necessario un cessate il fuoco immediato.

 

Parole che a buona parte degli israeliani non sono piaciute. I suoi detrattori a destra la vedono come contraria alla campagna militare contro il terrorismo di Hamas. Il biasimo però non è generale. Gli oppositori di Bibi condividono la sua posizione e la vedono come paladina del cessate il fuoco.

 

COMIZIO DI KAMALA HARRIS A MILWAUKEEbenjamin netanyahu discorso congresso usaproteste contro netanyahu a capitol hilljosh shapiro kamala harris

(...)

ELON MUSK INTERVISTATO DA Jordan Peterson

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...