giorgia meloni matteo salvini autonomia

L’AUTONOMIA È DIVENTATA UNO SPAURACCHIO PER IL GOVERNO: IL SUCCESSO DELLA RACCOLTA FIRME PER IL REFERENDUM ABROGATIVO TERRORIZZA LA MELONI E ANCHE LA LEGA, CHE HA FATTO DELLA RIFORMA IL SUO CAVALLO DI BATTAGLIA – IL MEZZO MILIONE DI ADESIONI IN DIECI GIORNI È IL PRELUDIO A UN’ALTA AFFLUENZA ALLE URNE? TRA GENNAIO E FEBBRAIO SI ESPRIMERÀ LA CONSULTA, E DA QUI A UN ANNO LA RIFORMA È FERMA COMUNQUE (NON CI SONO SOLDI PER FINANZIARE I LEP)

 

 

RACCOLTA FIRME CONTRO L AUTONOMIA DIFFERENZIATA

TERRORE A PALAZZO CHIGI SUL REFERENDUM CONTRO L’AUTONOMIA: ALLA RACCOLTA FIRME RECORD SEGUIRÀ UN’ALTA AFFLUENZA? – LA RECESSIONE IN GERMANIA CHE INGUAIA LE AZIENDE DEL NORD - E CON L'ACCORDO CONTE-SCHLEIN, MELONI TEME LA DISFATTA ALLE REGIONALI

 

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/dagoreport-toh-tesoro-giorgetti-ha-trovato-hellip-tesoro-403744.htm

 

Boom delle firme anti Autonomia: ora la Lega teme il referendum

Estratto dell’articolo di Matteo Pucciarelli per “la Repubblica”

 

matteo salvini e giorgia meloni temptation island meme by emiliano carli

Il boom delle firme per l’autonomia differenziata – le 500 mila adesioni che servono per arrivare al quorum raccolte in dieci giorni, ora l’obiettivo simbolico di arrivare a un milione a settembre sembra a portata di mano – non se lo aspettavano neanche i promotori, figuriamoci i partiti del centrodestra.

 

La riforma firmata da Roberto Calderoli e battezzata lo scorso 19 giugno è in realtà un cantiere ancora aperto e però lo spettro referendario rischia di ucciderla nella culla. Ed è soprattutto la Lega a temere che il proprio provvedimento simbolo […] finisca per trasformarsi in una rovinosa sconfitta per tutto il governo. E la responsabilità principale, neanche a dirlo, ricadrebbe proprio sul Carroccio.

 

ROBERTO CALDEROLI MATTEO SALVINI

La linea comunicativa decisa in via Bellerio nelle ultime ore risponde al motto “buon viso a cattivo gioco”. Ovvero, non contestare a viso aperto la raccolta ma anzi dirsi sereni perché saranno gli elettori a decidere. «Se ci sarà un referendum ben venga, così vedremo i cittadini cosa ne pensano», ha detto ieri il presidente della Camera Lorenzo Fontana, leghista e veneto.

 

Lo stesso aveva fatto Matteo Salvini nei giorni scorsi, appena capita l’antifona, con parole praticamente identiche. Tra gennaio e febbraio la Consulta per intanto dirà se effettivamente il quesito è ammissibile e se si potrà quindi indire il referendum.

 

RACCOLTA FIRME CONTRO L AUTONOMIA DIFFERENZIATA

Da qui al prossimo anno di fatto la riforma è ferma, inutile spaccarsi la testa attorno ai famigerati Lep, ovvero i livelli essenziali delle prestazioni da garantire, in maniera omogenea, su tutto il territorio nazionale, eliminando le differenze e gli squilibri fra le Regioni. I Lep vanno finanziati, il costo reale non lo sa nessuno davvero ma si parla in ipotesi di decine di miliardi di euro. Impossibile trovarli sul breve termine […].

 

Insomma, il guscio è vuoto, la coperta è corta, i conti non tornano e soprattutto né Fratelli d’Italia né Forza Italia sono state mai convinte della bontà del progetto […]

 Questo mentre, solo online, la quota firme nazionale è arrivata a 427 mila.

SONDAGGIO IPSOS SULL AUTONOMIA 2RACCOLTA FIRME CONTRO L AUTONOMIA DIFFERENZIATARACCOLTA FIRME CONTRO L AUTONOMIA DIFFERENZIATA

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