1- A CINQUANT’ANNI SUONATI (54), MADONNA NON MOLLA LA POMPA E LO FA DA TEL AVIV 2- SUL PALCO IL CLASSICO FRULLATORE POP, MISCHIONE DI RELIGIONE E PECCATO, SCATENATEVI RAGAZZI MAGARI PREGANDO, CON UN´OVERDOSE DI BALLETTI, IMMAGINI. DA HITLER AL PAPA, UN DELIRIO VISIVO DI CROCI, PISTOLE, GIUDIZI UNIVERSALI, CHIAZZE DI SANGUE 3- LA FRECCIATONA ROSICONA A LADY GAGA CHE SCOPIAZZA I SUOI BRANI: “SHE’S NOT ME” 4- VEDI TUTTI I VIDEO AMATORIALI FATTI AL CONCERTONE DI MADONNA A TEL AVIV IERI SERA

1-IL SITO POPSLUT.COM HA RACCOLTO TUTTI I VIDEO AMATORIALI FATTI AL CONCERTO DI MADONNA A TEL AVIV IERI SERA
http://bit.ly/LebiHR


2- LA PRIMA TAPPA DI MADONNA
Gino Castaldo per "la Repubblica"

Fumo o incenso? Il dubbio è lecito anche perché un grande turibolo c´è ad aspergere dondolando la folla di aromi misteriosi, mentre campane e salmi attraversano la notte. "Wild girls" di tutto il mondo unitevi, ovvero Girl gone wild, questo è l´inizio.

Madonna non molla, il suo trono lo puntella con paramenti di antica trasgressione giovanilista, anche nel nuovo tour, dalla fiammeggiante scatolona magica impiantata nello stadio di Tel Aviv, con quel torrido miscuglio di religione e peccato, dall´atto di contrizione passando direttamente agli inviti espliciti alla libertà sessuale. Ragazze scatenatevi, dunque, magari pregando, detto da una donna ormai matura che però il suo primato da maestra della tragressione non lo vuole mollare a nessun costo.

Il palco è una reggia salmodiante, un teatro di eccessi riempito con un´overdose di balletti, immagini. Da Hitler al Papa (con la faccia della stessa Madonna sovrapposta a collage a quella dei personaggi evocati, come se Ratzinger non avesse già abbastanza guai), non c´è istantanea del presente o del passato che sfugga al grande frullatore pop, che questa volta si chiama MDNA, come l´ultimo disco, con ulteriore brivido di presunzione nel gioco di parole tra Madonna e Dna. Un musical, potremmo definirlo, con tanto di concept sottotraccia, quattro parti che potrebbero essere intitolate: trasgressione, profezia, maschio/femmina e ovviamente alla fine redenzione.

Così come altamente simbolica risulta la scelta di Israele, anzi di Tel Aviv con la sua mistura di sacro e profano, per la prima del suo nuovo tour, verosimile omaggio alla sua ormai quindicennale passione cabalista. L´ha anche detto, ponendosi a messaggera di pace: "Ho voluto cominciare da Israele perché questa terra afflitta da millenni, è il luogo più importante. E´ ora di dire basta, elevarsi sopra il proprio ego, ricordare che siamo tutti esseri umani, oltre le religioni, le razze, le preferenze sessuali. Se la pace arriva qui, arriva in tutto il mondo", riportando quasi alle lettera il pensiero di uno dei maestri cabalistici che l´hanno ricevuta in Terra Santa.

L´affluenza, a dire il vero, non è stata clamorosa. Delle due date annunciate, la seconda è stata opportunamente cancellata, dichiarando l´esaurito (ma lo stadio tiene "solo" 33 mila spettatori) per la data di ieri sera. Lo stadio Ramat Gan è un fortino corazzato, considerando gli standard di sicurezza normalmente vigenti in Israele, ma il pubblico è comunque in festa, non vuole perdere l´evento degli eventi, il tour più lungo della sua carriera. Toccherà 32 paesi e in Italia arriverà allo Stadio Olimpico il 12 giugno, passando per San Siro il 14 e il 16 allo stadio Franchi di Torino.

Gli schermi punteggiano un delirio visivo di croci, pistole, giudizi universali, chiazze di sangue, mentre i pezzi scorrono veloci e afrodisiaci, ballabilissimi e sovraccarichi, con siparietti coreografati, come in Gang bang in uno show alla Tarantino. Ma il più divertente è quello tutto dedicato alla sua rivale per eccellenza, la giovane pretendente al trono Lady Gaga: per dileggiarla produce lei stessa uno di quei mash-up che girano per la rete in cui si evidenzia come la Born this way della Germanotta sia una chiara derivazione di Express yourself. Collegandosi alla fine a She´s not me, un pezzo in cui parla di una ragazza che ruba, che copia ma che alla fine per quanti sforzi faccia, non può essere lei. Più chiari di così si muore.

Il segno più ricorrente è la croce, che Madonna usa in spregio a ogni possibilità di scomunica, insistendo nell´essere allo stesso tempo Madonna e peccatrice ("I´m a sinner" canta verso la fine del concerto) e, se possibile, caricando ancora di più del solito la quota drammaturgica del delirio sospeso tra disinibita sessualità e religione. E anche quando si spinge in avanti al centro della folla con la chitarra in braccio, ritmi e basso martellano il palco come fosse una discoteca situata tra le bolge dell´inferno.

Il rosso predomina in tutta la prima parte, con un sentore infuocato da sacrificio, fino a che tornano colori più allegri e fumettistici a partire da Express yourself, e le ballerine, vestite da majorettes possono stuzzicare i più classici cliché senza eccessivi pentimenti.

Più che un concerto una sarabanda, chiassosa e abbacinante, senza pause di riflessione se non nei rari pezzi lenti, e molte riletture di classici come Open your heart, rivista con il trio basco Kalakan, Vogue, Like a virgin cantata in succinta lingerie con solo accompagnamento di piano e violino, Candy shop, Erotica, Like a prayer con tutti in scena vestiti da monaci, dolcetti prelibati, per un finale che allude ai toni della redenzione con Celebration. Giusta ambizione, del resto, soprattutto quando si decide di iniziare un tour nella terra più sacra del pianeta.

 

madonna tel aviv jpegmadonna tel aviv jpegmadonna tel aviv jpegmadonna tel aviv jpegmadonna TEL AVIV madonna mdna tour tel aviv madonna mdna tour tel aviv madonna mdna tour tel aviv jpegLE PROVE DEL CONCERTO DI MADONNA A TEL AVIV IL GRUPPO DI AUTO DI MADONNA A TEL AVIV

Ultimi Dagoreport

mario draghi praga

DAGOREPORT - MA DRAGHI, COSA SI ASPETTAVA COL SUO DISCORSO AL SENATO, DA PARTITI CHE AVEVANO GIA' AFFOSSATO IL SUO GOVERNO E LA SUA AMBIZIONE QUIRINALIZIA? E SE È ANDATO VIA SBATTENDO LA PORTA, STIZZITO (“VEDO CHE GUARDATE L’OROLOGIO, PER CUI VI RINGRAZIO”) - EPPURE LE SUE PAROLE CONTENEVANO UNA PROPOSTA IMPORTANTE: FINANZIARE IL RIARMO CON EUROBOND - DIETRO IL NO A URSULA, CHE GLI AVEVA PROPOSTO DI COORDINARE IL PIANO REARM EU, PRIMA PASSO A UNA FUTURA DIFESA EUROPEA, CI SONO DUE MOTIVI... -VIDEO

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...