MONET IN CALZONI CORTI - A 11 ANNI KIERON WILLIAMSON DIPINGE PAESAGGI COME IL GRANDE PITTORE IMPRESSIONISTA E HA GIÀ GUADAGNATO PIÙ DI 2 MILIONI DI STERLINE

Vittorio Sabadin per "La Stampa"

Kieron Williamson è uno dei più quotati pittori contemporanei. Le aste che organizza nella galleria di Ludham, nella contea di Norfolk in Gran Bretagna, non durano mai più di mezz'ora: i quadri vengono subito venduti tutti, con offerte che arrivano da ogni parte del mondo.

Gli esperti dicono che le sue opere sembrano dipinte da Claude Monet, il padre dell'Impressionismo. E si è davvero impressionati guardandole, perché Kieron Williamson ha solo 11 anni. Il mercato dell'arte è sempre alla ricerca di nuovi fenomeni, che durano spesso poche stagioni e poi spariscono nel nulla, inseguiti dalle maledizioni di chi ha speso denaro sopravvalutandoli.

Ma tutti gli esperti inglesi sono concordi nel dire che Kieron è un vero strabiliante fenomeno, uno di quei bambini prodigio dotati di capacità che ancora non siamo in grado di spiegare, e che i suoi quadri giustificano in pieno il soprannome di Mini-Monet con il quale è ormai conosciuto.

Come tutti i «wonderkid», Kieron è un bambino normale, che ama il calcio, il fango, l'acqua e l'aria aperta. Nato nel 2002 a Holt, un paesino che si affaccia sulle gelide acque del Mare del Nord, non ha mostrato i segni del suo destino fino all'età di 6 anni, quando durante una vacanza in Cornovaglia chiese ai genitori un foglio di carta e matite colorate, e dipinse le barche in secca sulla spiaggia con la bassa marea.

Quel disegno, gelosamente conservato, sembra il prodotto di un qualunque bambino di quell'età, salvo che i colori, i particolari, le colline intorno e l'umore del cielo rivelano, a guardarli bene, qualcosa di più profondo.

Michelle e Keith, i suoi genitori, hanno avuto il merito di scoprire quel talento e di incoraggiarlo senza nessuna forzatura. Kieron ha sempre potuto fare quello che voleva: giocare con la playstation, seguire il calcio in tv, andare a trovare gli amici e anche iscriversi a un corso di acquerello per adulti.

Si alzava all'alba e dipingeva prima di andare a scuola. Nel tempo libero usciva da casa e riproduceva il paesaggio intorno e poi ancora le marine della Cornovaglia, dove la famiglia andava sempre in vacanza. Il suo modo di usare i colori, prima l'acquerello e poi l'olio, ricordava le dissolvenze della forma di Turner, ma con il passare del tempo si avvicinava agli impressionisti e, di tutti gli impressionisti, a Claude Monet.

Alla prima mostra che i genitori gli hanno organizzato, nel 2009, i 16 dipinti sono stati venduti in 14 minuti per 18.200 sterline, circa 20 mila euro. Nel luglio dello scorso anno due aste di 35 quadri hanno totalizzato 452 mila sterline e solo un paesaggio di Istanbul con la moschea di Solimano è stato venduto per quasi 16 mila.

Kieron ha ora superato i 2 milioni di sterline guadagnati, probabilmente un record per un bambino di 11 anni. Parte dei soldi è servita a comperare una nuova casa a Ludham, con annessa galleria d'arte. Le aste si svolgono sempre lì, con la gente che si accampa di fronte anche 48 ore prima per essere certa di poter entrare, e con le offerte che arrivano, come da Christie's e Sotheby's, da ogni parte del mondo.

Claude Monet non fu così fortunato, né così precoce. Scoprì di saper disegnare a 15 anni, vendendo caricature a 10 franchi l'una a Parigi. Non ebbe nessun vero maestro, ma forse quello che lo influenzò di più fu Eugene Boudin, che dipingeva splendide marine della Normandia e lo convinse che la vera pittura consisteva nell'uscire dallo studio, osservare il paesaggio e coglierne lo spirito al suo primo apparire, senza penare troppo su inutili dettagli.

Monet patì la fame, fu inseguito dai creditori e pensò al suicidio prima che la sua grandezza fosse compresa, per fortuna quando era ancora in vita. Il suo quadro più famoso e profetico, «Impressione. Levar del sole», fu accolto nel 1874 dalla critica con qualche sberleffo per questi nuovi «impressionisti» che mescolavano i colori nella tela e non si curavano più di delineare le forme, come un vero pittore doveva invece fare.

Chi crede nella reincarnazione e guarda i quadri di Kieron Williamson troverà certamente una nuova conferma alle sue tesi. La capacità dei bambini prodigio di ottenere gli stessi risultati di un adulto molto preparato, in campi che richiedono esperienza e conoscenza, non è ancora stata spiegata in modo convincente dalla scienza. Mozart componeva a 6 anni, Daniel Barenboim suonava meravigliosamente il pianoforte da piccolo, Kim Ung-yong era studente alla facoltà di Fisica a 3 anni, e centinaia di altri bambini come Kieron hanno fatto e fanno cose inspiegabili per la loro età.

Nell'attesa che qualche studioso del cervello umano ci dia una spiegazione, possiamo continuare a sperare che le anime di Mozart e Shakespeare, di Caravaggio e Einstein stiano ancora vagando da qualche parte, aspettando di poter tornare a ispirare con la loro arte la vita di un bambino.

 

 

KIERON WILLIAMSON IL MINI MONET KIERON WILLIAMSON IL MINI MONET KIERON WILLIAMSON IL MINI MONET KIERON WILLIAMSON IL MINI MONET KIERON WILLIAMSON IL MINI MONET

Ultimi Dagoreport

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO