IL CINEMA DEI GIUSTI - SIETE AVVISATI: “IL SOSPETTO” DI THOMAS VINTENBERG È IL FILM PIÙ INTELLIGENTE IN CIRCOLAZIONE - UNO PSYCO-THRILLER AMBIENTATO IN UN TRANQUILLO PAESINO DELLA DANIMARCA CHE SI RIVELA BESTIALE DI FRONTE AL SOSPETTO DI UN PROFESSORE MESSO NEI GUAI DA UNA BAMBINA: LUI LE AVREBBE FATTO VEDERE IL PISELLO - IL PROFESSORE SI RITROVERÀ CONTRO TUTTA LA COMUNITÀ...

Marco Giusti per Dagospia

E' il film più intelligente in circolazione. Siete avvisati. Presentato a Cannes, dove ha vinto il premio per il miglior attore, il Mads Mikkelsen che faceva il cattivo di "Casino Royale", gran figo che ha steso le giornaliste presenti, "Jagten", letteralmente "la caccia", mal tradotto da noi come "Il sospetto", diretto dal Thomas Vintemberg targato Zentropa di "Festen" è qualcosa di più di un gran thriller psicologico ambientato in un paesino sperduto della Danimarca.

Diciamo il ritratto di un paese apparentemente tranquillo e festoso che si rivela cattivo e pericoloso di fronte al solo sospetto di un professore pedofilo. A Cannes il film ebbe la sfortuna di essere presentato lo stesso giorno di "Amour" di Michael Haneke, ma ha poi recuperato il terreno sia grazie alla bravura e al fascino del suo protagonista, sia grazie alla regia di Vintenberg, che firma anche la sceneggiatura assieme a Tobias Lindholm, che torna al successo internazionale a 14 anni da "Festen".

Il maestro Lucas, cioè Mads Mikkelsen, cerca di ricomporre la sua vita dopo un recente divorzio, ma una bambinetta bionda di cinque anni, Klara, cioè Annika Wenderkopp, una specie di Lolita in miniatura figlia del suo miglior amico, Theo, Thomas Bo Larsen, lo accusa di pedofilia. Gli avrebbe fatto vedere il pisello e forse anche di più. Quello che per la bambina è una piccola vendetta nei confronti dell'amato maestro che non ha accettato il suo bacio e un cuoricino in regalo, diventa un incubo per il povero insegnante che si trova in breve tempo additato come un mostro dall'intera comunità.

Non solo nessuno gli crede, ma finisce sotto processo, perde il posto, la custodia del figlio. Costruito dal regista seguendo i suoi personaggi per due mesi, novembre, con una grande scena di caccia tra maschi iniziale, e dicembre con la preparazione del Natale, funziona per svelare i meccanismi di esclusione e di odio represso della piccola comunità e dell'intera società danese. Magari non un capolavoro, ma un film di grande intelligenza e finezza nascosto dentro un thriller alla "Cane di paglia", che ci mostra, come in certi classici dell'avventura, "Ciclone sulla Giamaica" per tutti, quanto certi angioletti possono essere maligni e pericolosi. Usce il 22 novembre.

 

 

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