LA SALMA DELLA THATCHER È PIÙ DECISA DI BERSANI

Riceviamo e pubblichiamo:

Lettera 1
Napolitano loda le larghe intese, Berlusconi vedrà Bersani, e al Quirinale metteranno il geometra Galliani...
Pietro@ereticodarogo

Lettera 2
Il movimento grillini che protesta perché non si sono formate le commissioni sembra quella moglie che protesta perché ha un marito cornuto
Elsa

Lettera 3
Caro Dago,
ma tu hai capito cosa dice Nonno Giorgio ?
Fa paragoni tra il 1976 e oggi ? Auspica le stesse grandi convergenze.... tra chi ?
Nel 1976 c'erano dei Giganti come Moro e Berlinguer... oggi gli interpreti principali sono solo pagliacci e comici... più Grillo...
Recondite Armonie

Lettera 4
Caro Dago,
Bisognerebbe sbrigarsi a farsi dare dagli Inglesi la salma della Thatcher prima che la tumulino. Margaret da morta, infatti, sarebbe un Premier assai più attivo e deciso di Bersani da vivo.
Salve
Natalino Russo Seminara

Lettera 5
6000 euro al mese a testa ad ogni eletto del movimento 5stelle. Per cosa? Per dire "zi badrone!" a Grillo o, in alternativa, far finta di essere dissidente e vendersi alla sinistra. Sono più meritati e onesti i 10 milioni di euro dei rapinatori in assetto da guerriglia che hanno fermato un blindato portavalori, imbracciando i kalashnikov a Como. Hanno rischiato la vita, non hanno fatto male a nessuno e non hanno sparato cazzate!
Antonio Pastori

Lettera 6
Dago i grillini sembrano un po' confusi, l'okkupazione di solito si fa a inizio anno scolastico, non dopo la scampagnata dei "100 giorni", a meno che non sia solo (pre)occupazione per gli esami di giugno e la probabile bocciatura
Anne

Lettera 7
Prodi che attacca la Thacher non si puo sentire parla lui che asservito hai poterieconomici finanziar economici ha portato noi italiani alla rovina e questo uomo dovrebbe diventare Presidente della Repubblica? Che dio ci salvi!
dante antonio

Lettera 8
Caro Dago, è una mia impressione o vi sono nella sinistra due distinti schieramenti ben rappresentati anche nel paese? La prima formazione, della quale Bersani si fa interprete, deve annientare il nemico Berlusconi, poi per il paese si vedrà. La seconda, rappresentata da Renzi, sembra abbia più a cuore la soluzione della crisi economica e quindi possibilista su un accordo con il PDL.

La rappresentazione di questa macroscopica differenza sta nelle interviste rilasciate nei vari talk che sono andati in onda in questi 40 giorni, dal dopo elezioni. Quelli che, per la stragrande maggioranza sono collegati direttamente o indirettamente al mondo del lavoro, auspicano un accordo. Quelli che secernono il loro odio per questa eventualità, in grandissima parte, o vivono alle spalle di qualcuno o sono dei fancazzisti pluridecorati.
Max

Lettera 9
Caro Dago, 17 arresti e 78 indagati fra gli impiegati del comune a conclusione dell'indagine "torno subito" della GdF a Reggio Calabria per un danno erariale stimato in circa 480 milioni. Non ci vuole Einstein per fare due conticini, i comuni in Italia sono oltre ottomila, se ci aggiungiamo province, regioni , ministeri, ospedali, enti pubblici, enti inutili mai aboliti, i tribunali le scuole e quant'altro, quanto fa?

Altro che IRAP, IMU o TARES o incidenza di IRPEF sui redditi minimi, di cui ormai non si parla più, o peggio, evasione fiscale. E che non mi si venga a dire dai soliti interessati, Sindacati e Politici, che si tratta delle solite mele marce, perché così non è. Sappiamo tutti da dove comincia a puzzare il pesce. Gli alti (?) funzionari, come i politici, fanno incetta di incarichi onerosi e relativi emolumenti, salvo poi cadere dal pero quando salta fuori la magagna.
Marannui

Lettera 10
Caro Dago,
il sempre monitante Napolitano ha evocato le larghe intese sul modello del 1976, quando la Dc e il Pci si accordarono per permettere la nascita di un governo in un'Italia sfiancata dalla crisi economica e dal terrorismo. Sarebbe bene però ricordare che il governo che nacque in quella occasione fu un monocolore Dc, e non un "governissimo" multipartitico come invece sembra auspicare Napolitano, che quindi contraddice in parte se stesso.

Inoltre, il capo dello Stato dimentica che il Pci di Berlinguer appoggiò il governo Andreotti senza chiedere favori in cambio, a differenza del caro Silvio, che appoggerebbe un governo Bersani solo in cambio di un nuovo presidente della Repubblica "amico".

In ultimo, non va dimenticato quali furono i risultati del "coraggio" e della "responsabilità" messi in campo con il compromesso storico: e cioè un inasprirsi del terrorismo (Napolitano se lo ricorda il 1977?) e, dulcis in fundo, il sequestro e l'assassinio di Moro nel 1978. La storia ha già dimostrato che il compromesso storico fu un fallimento, qualcuno spieghi a Napolitano che è meglio evitare il bis. RP

Lettera 11
Caro Dago,
credo che per il default Italiano, con conseguente uscita dall'euro, sia solo questione di tempo. Con la pressione fiscale in inesorabile ascesa, e con prospettive politiche che non lasciano intravedere nessuna possibile soluzione del problema, come possiamo sperare che l'economia nazionale inverta la tendenza e si risollevi? Il problema rimane solo CHI ci condurra' al ritorno alla Lira.
Perche' e' chiaro che se, al momento fatidico, il potere sara' ancora nelle mani dei vecchi dinosauri della politica, per i cittadini saranno cazzi amari, e per le banche ed il potere finanziario (da sempre manovratori del governo) sara' una passeggiata, se non una ulteriore occasione di lucro. La sola speranza di salvezza dei nostri risparmi la possiamo riporre nel M5S.
Stefano55

Lettera 12
Caro Dago,
vedo un certo placido distacco da parte di Repubblica nei confronti del partito democratico, a tal punto che persino il pazdaran Giannini è arrivato ad affermare che "Renzi possa far bene al partito". Che dopo la fine del pericolo della "dittatura Berlusconiana" e la lunga stagione dei Commissari Davanzoni, pace all'anima sua, sia in atto un riposizionamento da parte di tutto il giornale verso posizioni più moderate?
Alessandro

Lettera 13
Se ci pensate la posizione di Bersani, contrario a ogni genere di accordo ragionevole, è cosa alquanto strana. Infatti, all'apparenza, è non solo perdente ma priva di prospettive. E pone il partito stesso in conflitto aspro tra sensibilità differenti all'interno mentre, all'esterno, confligge nientemeno che con il presidente della repubblica, il presidente più presidenzialista della storia.

A meno che, unica teoria che potrebbe spiegare razionalmente il comportamento di Bersani, non vi sia qualche ragione per considerare la segreteria del PD più importante del governo del paese. Quale può mai essere questa ragione vitale, questo fatto a dir poco strategico che fa ritenere più importante, cosa che è nei fatti, la segreteria del PD rispetto al paese? Se dovessi ipotizzare un'ipotesi (ah ah) sarei tentato di rifarmi alla cronaca... ma non voglio ipotizzare. Preferisco concludere con: ah, saperlo...

 

 

Margaret Thatcher PIERLUIGI BERSANI Beppe Grillo giorgio napolitano Aldo Moro ENRICO BERLINGUERSILVIO BERLUSCONI

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