bottura 9

IL CUOCO DEI CUOCHI - LO CHEF BOTTURA OTTIENE PER LA PRIMA VOLTA IL MASSIMO DEL PUNTEGGIO DELLA GUIDA DEI RISTORANTI DE L’ESPRESSO: “I CUOCHI DEVONO RICOMINCIARE A ENTRARE IN CUCINA CON LE MANI SPORCHE DI TERRA E PROFUMATE DI LATTE”

BOTTURABOTTURA

Licia Granello per “la Repubblica”

 

Un cuoco solo al comando. Ma così solo e così in alto da dare le vertigini. Nessuno, prima di oggi, nei quasi quarant’anni di vita della Guida Ristoranti Espresso, era mai stato insignito dei venti ventesimi. Il massimo dei massimi, ovvero Bottura, 53 anni appena compiuti, fisico svelto e barba sale e pepe, aria da adolescente restio a crescere eppure capace di pensieri e pratiche piuttosto forti, saggi, originali. Il tutto, a corollario di una cucina felicemente pencolante tra Modena (dove vive e prospera la sua tristellata Osteria Francescana) e il mondo.

 

Ieri mattina, ospiti di Pitti Immagine, produttori vinicoli, cuochi e ristoratori si sono dati appuntamento per l’evento che inaugura l’autunno dell’editoria enogastronomica, con la Guida dei Vini, uscita in edicole e librerie qualche giorno fa, a fare da battistrada. Se la presentazione della guida Michelin (quest’anno fissata il 10 dicembre) viene frequentata dalla schiera degli eletti stellati (questione di timore reverenziale nei confronti degli storici maestri francesi), la guida Espresso gode di un parterre più popolare, dove la voglia di trovarsi conta quasi più della posizione in classifica.

BOTTURA 2BOTTURA 2

 

Così, tra pacche sulle spalle e abbracci robusti — soprattutto se ci sono di mezzo Tonino Cannavacciuolo e Ilario Vinciguerra — la Stazione Leopolda si è riempita di chiacchiere e applausi per i premiati della nuova edizione, chiamati sul palco dal curatore Enzo Vizzari. Spazio per Matteo Baronetto, autore del pranzo dell’anno, e Valeria Piccini (cuoca 2016), mentre tra i nuovi cuochi è stato scelto il catanzarese Luca Abbruzzino e tra i cultori della pasta Salvatore La Ragione, longa mano caprese di Gennaro Esposito (Mammà).

 

Le emozioni forti sono slittate nella parte finale della mattinata, quando è stato chiamato sul palco per il premio alla carriera Alfonso Iaccarino, patron del “Don Alfonso” di Sant’Agata sui Due Golfi, l’uomo che ha portato l’alta cucina del sud a rivaleggiare ad armi pari con quella del nord. A merito ulteriore, la famiglia Iaccarino ha saputo anticipare e sposare i temi dell’ecosostenibilità e del riconoscimento delle produzioni artigiane virtuose.

BOTTURA 1BOTTURA 1

 

Una summa di ragioni che il pubblico ha tradotto in una standing ovation. Subito dopo, Vizzari ha radunato i 33 cuochi raggrumati in cima alla piramide, tra quota 18 e quota 19.75, dove quest’anno brilla solitaria la cucina essenziale e immaginifica di Enrico Crippa.

 

Bottura è stato spinto un passo oltre, realizzando l’impossibilità del ristorante perfetto. Il cuoco dei cuochi, lanciato per aria dai colleghi come succede ai campioni dello sport, non ha nascosto l’emozione. «Il segreto della Francescana è avere armonizzato l’intelligenza di mia moglie Lara con la precisione di Taka, la cocciutaggine di Beppe, l’anima Slow Food di Enrico, la forza di Davide... e la mia follia.

 

BOTTURA 6BOTTURA 6

Se pensassi di essere solo a meritare tutto questo, non saprei guardare oltre il mio naso. Penso all’avventura del Refettorio Ambrosiano, al progetto dell’Università di Agricoltura a Castelfranco Emilia, nato dal disastro del terremoto. Gli ingredienti fondamentali della cucina sono etica e cultura. I cuochi devono studiare di più e ricominciare a entrare in cucina con le mani sporche di terra e profumate di latte». 

 

Alla fine, brindisi al Four Season, con flûte di Pommery a battezzare il piatto dell’anno: spaghetti aglio olio calamaretti e caviale di piselli. E un bel diciotto ventesimi a premiare il talento dei fratelli Cerea.

BOTTURA 9BOTTURA 9BOTTURABOTTURAMASSIMO BOTTURAMASSIMO BOTTURABOTTURABOTTURA

 

Ultimi Dagoreport

elly schlein almasri giuseppe conte giorgia meloni

DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI CHURCHILL PER NON FINIRE NELLA TRAPPOLA PER TOPI TESA ALL'OPPOSIZIONE DALLA DUCETTA, CHE HA PRESO AL BALZO L’ATTO GIUDIZIARIO RICEVUTO DA LO VOI PER IL CASO ALMASRI (CHE FINIRÀ NELLA FUFFA DELLA RAGION DI STATO) PER METTERE SU UNA INDIAVOLATA SCENEGGIATA DA ‘’MARTIRE DELLA MAGISTRATURA’’ CHE LE IMPEDISCE DI GOVERNARE LA SUA "NAZIONE" - TUTTE POLEMICHE CHE NON GIOVANO ALL’OPPOSIZIONE, CHE NON PORTANO VOTI, DATO CHE ALL’OPINIONE PUBBLICA DEL TRAFFICANTE LIBICO, INTERESSA BEN POCO. DELLA MAGISTRATURA, LASCIAMO PERDERE - I PROBLEMI REALI DELLA “GGGENTE” SONO BEN ALTRI: LA SANITÀ, LA SCUOLA PER I FIGLI, LA SICUREZZA, I SALARI SEMPRE PIÙ MISERI, ALTRO CHE DIRITTI GAY E ALMASRI. ANCHE PERCHE’ IL VERO SFIDANTE DEL GOVERNO NON È L’OPPOSIZIONE MA LA MAGISTRATURA, CONTRARIA ALLA RIFORMA DI PALAZZO CHIGI. DUE POTERI, POLITICO E GIUDIZIARIO, IN LOTTA: ANCHE PER SERGIO MATTARELLA, QUESTA VOLTA, SARÀ DURA...

donald trump zelensky putin

DAGOREPORT - UCRAINA, LA TRATTATIVA SEGRETA TRA PUTIN E TRUMP È GIA' INIZIATA (KIEV E UE NON SONO STATI NEANCHE COINVOLTI) - “MAD VLAD” GODE E ELOGIA IN MANIERA SMACCATA IL TYCOON A CUI DELL'UCRAINA FREGA SOLO PER LE RISORSE DEL SOTTOSUOLO – IL PIANO DI TRUMP: CHIUDERE L’ACCORDO PER IL CESSATE IL FUOCO E POI PROCEDERE CON I DAZI PER L'EUROPA. MA NON SARA' FACILE - PER LA PACE, PUTIN PONE COME CONDIZIONE LA RIMOZIONE DI ZELENSKY, CONSIDERATO UN PRESIDENTE ILLEGITTIMO (IL SUO MANDATO, SCADUTO NEL 2024, E' STATO PROROGATO GRAZIE ALLA LEGGE MARZIALE) - MA LA CASA BIANCA NON PUO' FORZARE GLI UCRAINI A SFANCULARLO: L’EX COMICO È ANCORA MOLTO POPOLARE IN PATRIA (52% DI CONSENSI), E L'UNICO CANDIDATO ALTERNATIVO È IL GENERALE ZALUZHNY, IDOLO DELLA RESISTENZA ALL'INVASIONE RUSSA...

donnet, caltagirone, milleri, orcel

DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1% DI GENERALI? ALL’INIZIO IL CEO DI UNICREDIT SI POSIZIONERÀ IN MEZZO AL CAMPO NEL RUOLO DI ARBITRO. DOPODICHÉ DECIDERÀ DA CHE PARTE STARE TRA I DUE DUELLANTI: CON IL CEO DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, OPPURE CON IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI? DIPENDERÀ DA CHI POTRÀ DARE PIÙ VANTAGGI A ORCEL - UNICREDIT HA IN BALLO DUE CAMPAGNE DI CONQUISTA: COMMERBANK E BANCO BPM. SE LA PRIMA HA FATTO INCAZZARE IL GOVERNO TEDESCO, LA SECONDA HA FATTO GIRARE LE PALLE A PALAZZO CHIGI CHE SUPPORTA CALTA-MILLERI PER UN TERZO POLO BANCARIO FORMATO DA BPM-MPS. E LA RISPOSTA DEL GOVERNO, PER OSTACOLARE L’OPERAZIONE, È STATA L'AVVIO DELLA PROCEDURA DI GOLDEN POWER - CHI FARÀ FELICE ORCEL: DONNET O CALTA?