CHIARA MUTI, CORE DI MAMMA E DI PAPÀ - CHI HA AUTORIZZATO L’UNIVERSITÀ DELLE LIBERTÀ DEL BANANA A VILLA GERNETTO? - COSA CI FACEVA UN MANGIAPRETI COME DILIBERTO ATTOVAGLIATO NEL CUORE INACCESSIBILE DEL VATICANO? - LA DOMANDA PER FAR ARRABBIARE ALFANO - LARA COMI A RUOTA LIBERA, DANIELA MELCHIORRE SENZA TRANSUMANZA - IL DUBBIO DELLA GIAMMANCO - CHI VESTE LA FORNERO FROU FROU? - L’INGUARDABILE NICOLETTA BRASCHI - GINEVRA ASPETTA UNA FEMMINUCCIA…

1- Cosa ci faceva nei giorni scorsi un mangiapreti come Oliviero Diliberto a pranzare nel cuore inaccessibile del Vaticano in un piccolo bar esclusivo per gli studiosi dell'archivio segreto e della biblioteca, nei pressi del Cortile del Belvedere? Chi lo ha fatto entrare? Ah, saperlo...

2- Il Banana continua ad annunciare iniziative dell'Università delle Libertà, con sede a Villa Gernetto. Ultimo l'annuncio di qualche settimana fa sulla prossima inaugurazione: "Il 29 settembre a villa Gernetto aprirà l'Università della libertà dove accoglierò rappresentanti delle classi politiche mondiali per farli incontrare con leader internazionali". Ma per costituire una università non serve una autorizzazione del Ministero? Come mai di questa università non vi è traccia presso le domande di autorizzazioni ministeriali? E chi saranno gli organi di amministrazione come rettore, presidi ecc.? Ah, saperlo...

3- Volete far arrabbiare Angelino Jolie Alfano? Chiedetegli quale fosse «la più grossa novità della politica italiana, che ne cambierà il corso nei prossimi anni», come aveva annunciato ad aprile, promettendo i dettagli subito dopo le elezioni amministrative ma di cui nessuno ha più saputo nulla...

4- Ricordare alla giovane Lara Comi, che a Bruxelles parla entusiasta di Stati Uniti d'Europa e cita l'europeismo di Mario Monti, che in merito all'Unione Europea e all'euro la posizione del Cavaliere del Cialis è lievemente diversa...

5- Non dite alla popputa Daniela Melchiorre, che come ha ricordato Il Giornale "cambia i partiti come gli abiti", che nelle riforme costituzionali in discussione al Senato si sta pensando di approvare l'emendamento che istituisce il vincolo di mandato e impedirebbe agli eletti la transumanza da un gruppo parlamentare all'altro...

6- Le elezioni si avvicinano, e Gabriellina Giammanco è sempre più indecisa se farsi ricandidare nella lista del Banana post-Pdl, oppure aderire alla lista animalista che sta preparando la Rossa Salmonata...

7- Davvero occorre mettere "Tengo famiglia" ricamato sulla bandiera tricolore! La cover di "Io donna" scodella il volto severo di Chiara Muti che debutta a 39 anni, dopo aver fallito come attrice nel cinema e nel teatro, alla regia di un'opera lirica. Bene, riassumendo l'albero ginecologico: Chiara, figliola prediletta del gran maestro Riccardo Muti, agiterà la bacchetta al festival di Ravenna, che guarda caso è diretto dalla mamma! E dopo Ravenna, quale teatro potrà dire di no alle regie di Chiara?

8- Su Panorama notana che alla festa sulla terrazza Caffarelli di Roma, starring Rupert Murdoch, tra un Procacci e una Ventura, era "particolarmente a suo agio Tarak Ben Ammar"

9- Carlo Rossella per "il Foglio" - Una domanda tormenta i salotti. I perfetti tailleur e i freschi vestitini estivi di Elsa Fornero sono di qualche griffe o di una buona sarta torinese? Non si sa. E nessuna ha il coraggio di chiederlo alla cara professoressa sabauda.

10- Su "Io Donna" velenosisismo Lucherini: "Deluso da Nicoletta Braschi, la moglie di Roberto Benigni. A teatro è strepitoso. Ma quando recita con lui diventa, letteralmente, inguardabile"

11- Vanity Fair - Dopo il primogenito Giacomo, 2 anni, Ginevra Elkann e il marito Giovanni Gaetani aspettano una bambina.

 

foto choc fan diliberto FORNERO AL CIMITEROVilla Gernetto altra residenza Berlusconi Da Corriere it ANGELINO ALFANO E MOGLIE TIZIANA FORMIGONI E LARA COMI ELSA FORNERO RICCARDO MUTI E FIGLIA CHIARA - Copyright PizziDANIELA MELCHIORRE ROBERTO BENIGNI NICOLETTA BRASCHI

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…