gino castaldo emis killa

“CI MANCA SOLO LA CACCIA ALLA STREGHE NEI CONFRONTI DEI RAPPER” – GINO CASTALDO DIFENDE EMIS KILLA IL CUI CONCERTO A LADISPOLI E’ STATO ANNULLATO IN SEGUITO ALLE POLEMICHE PER I TESTI “SESSISTI” DEI SUOI BRANI: “LE CANZONI DI QUESTI RAPPER SONO POCO GARBATE NEI CONFRONTI DELLE DONNE, DA LÌ A CONSIDERARLE UN INCORAGGIAMENTO AL FEMMINICIDIO CE NE CORRE. QUESTE ASSOCIAZIONI SONO INDIMOSTRABILI E PERICOLOSISSIME PERCHÉ EMANANO UN PESSIMO ODORE DI CENSURA. TOM JONES CANTAVA DELILAH, NÉ PIÙ NÉ MENO UN FEMMINICIDIO CONFESSATO. E LOU REED…”

Gino Castaldo per "la Repubblica" -Estratti

 

gino castaldo

Ci manca solo la caccia alla streghe del rap, come se la causa di ogni male fosse una manciata di canzoni che sono poco garbate nei confronti delle donne, per non dire di peggio. Queste canzoni — ce ne sono di tremende — non sono la causa ma casomai parte del problema, soprattutto quando rispecchiano quel vecchio drammatico sentire di arroganza e prevaricazione maschile. Da lì a considerarle un incoraggiamento al femminicidio ce ne corre.

 

Queste associazioni meccaniche sono indimostrabili e pericolosissime perché giustificano percorsi tutt’altro che scontati ed emanano un pessimo odore di censura. Un cantante ha il diritto di pubblicare un brano maschilista e prendersene la responsabilità, così come ognuno di noi ha il diritto di sostenere che quello è un brano maschilista.

 

emis killa

A guardarsi bene in giro di canzoni discutibili ce ne sono da ogni parte, perfino nella tradizione più classica, vedi Tom Jones che cantava Delilah, né più né meno un femminicidio confessato. I crimini, quelli veri, sono un’altra cosa. Se andassimo ad analizzare i gusti musicali dei mostri che maltrattano le donne, che le ritengono oggetti di loro possesso, forse scopriremmo associazioni tutt’altro che prevedibili.

 

Charles Manson, leader della setta che ha compiuto la strage di Bel Air, era un accanito fan dei Beatles, i suoi seguaci scrissero Helter skelter sul muro col sangue delle vittime. Quando i Velvet Undeground incisero il pezzo di Lou Reed intitolato Heroin in molti lo accusarono di istigare all’uso di droga e lui si difese dicendo che ciò che raccontava era l’inferno della tossicomania, altro che un incitamento. Il confine è molto labile, a volte inesistente, e questo vale per serie tv, film e videogame dove la violenza è un’apoteosi devastante; eppure nessuno si sogna di bandirli perché diseducativi o inneggianti alla barbarie.

 

(...)

emis killa emis killa

Ultimi Dagoreport

matteo salvini daniela santanche giorgia meloni renzi giovanbattista giovambattista fazzolari

DAGOREPORT – MATTEO FA IL MATTO E GIORGIA INCATENA LA SANTANCHÈ ALLA POLTRONA: SALVINI, ASSOLTO AL PROCESSO OPEN ARMS, TURBA QUOTIDIANAMENTE I SONNI DELLA MELONI CON IL “SOGNO DI TORNARE AL VIMINALE” – PER LA DUCETTA, PERÒ, IL RIMPASTO È INDIGERIBILE: TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI, SPECIE IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO PER DANIELA SANTANCHÈ – E COSÌ, ECCO IL PIANO STUDIATO INSIEME A “SPUGNA” FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO PRIMO GRADO, PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? (C’È UNA GROSSA DIFFERENZA NEL CASO VISIBILIA: NON ERA MAI ACCADUTO DI UN MINISTRO ACCUSATO DI AVER TRUFFATO LO STATO IN MERITO A VERSAMENTI ALL’INPS…)

angelo bonelli nicola fratoianni giorgia meloni simona agnes

FLASH – LA DISPERATA CACCIA AI VOTI PER ELEGGERE SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI FA UN’ALTRA VITTIMA: AVS! NICOLA FRATOIANNI SI È ADIRATO PER L’ARTICOLO DI “REPUBBLICA” SUL POSSIBILE INCIUCIONE DELL’ALLEATO, ANGELO BONELLI, CON LA DESTRA. E HA MESSO AL MURO IL LEADER VERDE SBIADITO: NON TI PERMETTERE DI FARE UN’INTESA CON IL NEMICO, O SALTA TUTTO – I RAS MELONIANI DELLA RAI CI AVEVANO GIÀ PROVATO CON GIUSEPPE CONTE E IL M5S, MA LA FRONDA INTERNA DI CHIARA APPENDINO SI È MESSA DI TRAVERSO…

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI, IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO, COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025...

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...