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UN SECOLO DI BELLEZZA VARIABILE - DALLE “GIBSON GIRL” AL “BOOTYLICIOUS”, DALLA “SIRENA SEXY” ALLA “TROVATELLA” – COM’È CAMBIATO L’IDEALE DI CORPO “PERFETTO” DEL TEMPO (VIDEO)

VIDEO – 100 ANNI DI BELLEZZA IN UN MINUTO

 

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Oggi le famose chiappe di Kim Kardashian potranno anche “rompere il web”, ma non è sempre stato così. Se torniamo indietro di 100 anni, l’ideale femminile era tutt’altra storia. Il “dailymail” ha percorso un viaggio a ritroso nelle ultime generazioni per esaminare come sono cambiati i canoni di bellezza nel tempo.

 

Dalla “ragazza Gibson” del 1900 al “Bootylicious” di oggi, passando per l’”Eroin Chic” di Kate Moss, vi stupirà quanto siano cambiate le forme più ambite e desiderate.

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Nel 1910, Charles Dana Gibson personificava l’ideale di bellezza assoluto, con il suo fisico alto e magro, ma con un seno formoso e fianchi larghi. Il corpo seguiva le linee sinuose di una “s”, modellate da un corpetto stretto in vita.

 

Gli anni ’20 sono stati dominati dalle “Flapper girls”, che in abiti corti, paillettes e piume, fumavano e ballavano a ritmo di jazz. I loro modelli erano le star del cinema muto, come Alice Joyce.

 

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Nel 1930, quando il morale era basso in seguito al crollo del mercato, le curve tornano alla ribalta e le donne si scoprono le spalle, prendendo spunto da Jean Harlow. Quest’aspetto più voluttuoso è stato abbracciato dai media negli anni ’40. Con gli uomini in guerra, la moda era cambiata. Il look cercava di allietare gli eroi di ritorno con abiti stretti e floreali, e corpetti che lasciavano intravedere il reggiseno.

 

L’ideale di Marilyn Monroe e Elizabeth Taylor negli anni ’50 va in netto contrasto con la figura molto più scarna in voga nel 1960, ispirata a top model, come Twiggy e Jean Shrimpton.

 

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Tornano le curve nel 1970, l’era delle pin up. Farrah Fawcett diventa la “ragazza poster” di questo periodo, mentre gli anni Ottanta sono il decennio delle top model, alte, atletiche, tra cui Elle MacPherson, Naomi Campbell, Linda Evangelista.

 

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Poi vennero gli anni ‘90. E venne Kate Moss, che con la sua magrezza divenne la “trovatella” che dominava le passerelle di tutto il mondo. Nel 2000 ci pensa Britney Spears a influenzare le generazioni cresciute durante i primi anni del nuovo millennio. E arriviamo ad oggi, con Kim Kardashian, Nicki Minaj, Beyoncé e il loro mantra del “più grande è, meglio è!”

 

 

 

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