2023divano0919

IL DIVANO DEI GIUSTI - CHE VEDIAMO STASERA? MAGARI POSSIAMO RIVEDERE “NO TIME TO DIE”, TV8 ALLE 21,30. QUANDO USCÌ MI DELUSE. CERCA DI RISPETTARE LE NUOVE REGOLE DEL #METOO, MA SPROFONDA NELLE BANALITÀ DI GENERE, O “THE IMITATION GAME” SU LA7 ALLE 21, 15 - IN SECONDA SERATA ARRIVANO FILM INTERESSANTI, COME IL BELLISSIMO “C’ERA UNA VOLTA A NEW YORK", LA COMMEDIA GROTTESCA “PERDUTAMENTE TUO MI FIRMO MACALUSO CARMELO FU GIUSEPPEE LO STRACULTISSIMO “GOLE RUGGENTI”, PARODIA DEL FESTIVAL DI SANREMO… - VIDEO

daniel craig no time to die

Marco Giusti per Dagospia

 

Che vediamo stasera? Magari possiamo rivedere “No Time To Die”, ultimo James Bond con Daniel Craig, che non ne poteva più, diretto da Cary Fukunaga con Rami Malek, Ralph Fiennes, Naomie Harris, Rory Kinnear e Léa Seydoux, Tv8 alle 21, 30. Quando uscì due anni mi deluse. Lo trovai davvero molto modesto. Un film che cerca di rispettare le nuove regole del #Metoo, ma sprofonda nelle banalità di genere.

 

james bond 007 no time to die 5

Frutto di troppe teste a pensare (male), a dare ordini (peggio), e troppe mani a scrivere senza essere specialisti dello spy, il film si rivela presto un pasticcio che un regista pur funzionale, ma arrivato tardivamente a sostituire Danny Boyle, in rotta con la produzione, a tre mesi dall’inizio delle riprese, e una serie di grandi attori, da Rami Malek a Christoph Waltz, da Jeffrey Wright a Ralph Fiennes, non possono del tutto salvare. Spesso anche dal ridicolo. Ma come si fa a credere a Blofeld che, dalla prigione, lancia il grido “Fate uscire le pecore!” in quel di Matera per bloccare l’Austin Martin di Bond? A questa Giamaica da cartolina, a questa Cuba perennemente in festa? Alle tombe che esplodono come 007 si avvicina. Bum!!!

 

ana de armas no time to die 1

Ma, soprattutto, se togli a James Bond, al vecchio 007, oltre al numero, che viene appiccicato alla nuova spia, la gigantesca Lashana Lynch, mentre a lui rimane solo lo 00 come nei film di Franco e Ciccio, insomma, anche il cinismo-machismo della spia con licenza di uccidere, e di scoparsi più o meno tutte, per farne un nuovo eroe umano e pieno di cuore, perché dovremmo andarlo a vedere? Dopo 25 film, veniamo a sapere che è un essere umano fragile, con desiderio di famiglia e di pantofole come tutti? Come me, come il ragionier Filini?

 

daniel craig no time to die

Inoltre, pieno di acciacchi con tutte le botte che ha preso sul set, al punto che la signora Craig, cioè Rachel Weisz, ha detto subito che suo marito non potrà mai fare un altro 007, perché lui gli acciacchi e i dolori se li porta anche a letto, e che questa è l’ultima volta. Ma su! Avete aspettato sessant’anni per uscirvene con questa trovata? Sean Connery, come lo Straniero di Clint Easywood era una macchina per uccidere anni 60, macho, cattivo, senza cuore. E dalla battuta facile. E Daniel Craig, cresciuto bondianamente, in cinque film anche molto buoni, come “Skyfall” di Sam Mendes, non è in grado di inventarsi un personaggio diverso.

 

no time to die

 Non ci credi quando fa l’innamorato, quando si china per raccogliere il coniglietto di pezza Dou-Dou, come fosse Berlusconi rincojonito con Marta Fascina. Ci credi invece quando, in quel di Cuba, acchiappa la bellissima Ana De Armas e assieme diventano una grande coppia bondiana nella scena più classica e riuscita del film, quella a Cuba durante il gran ballo della Spectre alla ricerca del pessimo scienziato russo corrotto, al soldo più o meno di tutti, che ha inventato il veleno legato al tuo Dna, cioè che ammazza solo te.

 

lashana lynch no time to die

Male, anzi malissimo, che con Ana De Armas, ultrasexy, non finiscano a letto, come nei vecchi tempi, anche se il finalino della scena sembrerebbe rimandare a qualcosa che potrebbe accadere, prima o poi. Ma il nuovo Bond è innamorato di Léa Seydoux, la francese, forse perché il film è pensato prima dell’arrivo della Brexit e man mano che va avanti la loro relazione tumultuosa ne diventa un po’ la cartina di tornasole. Bond non sfiora nemmeno la nuova 007, gigantessa nera, che incontra nel localino hot della Giamaica, omaggio a Ian Fleming, che lì abitava.

the blade

Darei anche un’occhiata all’action “The Blade” del maestro Tsui Hark con Chiu Man-cheuk, Xiong Xinxin, Moses Chan, Valerie Chow, Warner TV alle 21, 30. Non mi sembrò invece molto riuscito “Ruggine” di Daniele Gaglianone con Stefano Accorsi, Valeria Solarino, Filippo Timi, Valerio Mastandrea, Anita Kravos, Tv2000 alle 20, 55. Controllo quel che scrissi quando lo vidi nel 2014. Dopo 45 minuti buoni di proiezione purtroppo ancora non era accaduto nulla. Valerio Mastandrea faceva il siciliano (“Minchia, non si dice cazzo al nord, si dice minchia…”) in un bar di Torino, Stefano Accorsi giocava col figlio, Valeria Solarino, professoressa di educazione artistica, era presa da un’interminabile consiglio di classe.

ruggine

 

Nel flash back il Mastandrea bambino urlava in siciliano (“Coppola di minchia..”), l’Accorsi bambino era biondo, buono e pugliese, la Solarino bambina andava pazza per Accorsi. Poi, nel flash back, entra in scena Filippo Timi, come dottor Boldrini, e il pubblico capisce subito dalla sua faccia da pazzo che è uno stupatore di bambini fuori di capoccia. Tutto bene, se Timi non esagerasse come faceva qualche volta Carlo Cecchi nei film dove non c’era controllo registico.

ruggine

 

 Con l’entrata in scena del maniaco le tre storie dovrebbero prendere consistenza nel mondo attuale. Purtroppo non è proprio così. Rimane un grande momento eroicamente ai limiti dello stracult Filippo Timi che canta “Una furtiva lacrima” svelando il suo terribile delitto. La cosa migliore è il video dei titoli di coda dove i tre protagonisti si incontrano sulla metro e Vasco Brandi canta “Un campo lungo cinematografico”.

noi e la giulia

 

 Su Cine 34 alle 21 passa “Noi e la Giulia”, miglior film da regista di Edoardo Leo con Edoardo Leo, Carlo Buccirosso, Luca Argentero, Claudio Amendola, Stefano Fresi. Tratto dal bel romanzo d’esordio di Fabio Bartolomei, “Giulia 1300 e altri miracoli”, edizioni E/O, si distingueva dalla gran massa di commedie italiane per due motivi particolari. La prima è che cercava di mediare tra la commedia con il piccolo gruppo di amici un po’ falliti al sud e la commedia più giovanile e di ricerca, anche stilistica, alla Smetto quando voglio di Sydney Sibilia, dove Leo era protagonista assieme a Stefano Fresi, che ritroviamo puntualmente qui. La seconda è che cercava, credendoci, di dare una risposta vera alla domanda del cosa fare di fronte alla camorra e alla richiesta di pizzo.

ocean’s 13

Su Iris alle 21 trovate il più ricco e glamour “Ocean’s 13” , terzo episodio della saga con la banda di George Clooney, sempre diretto da Steven Soderbergh con una bella parata di divi, Brad Pitt, Matt Damon, Ellen Barkin e un inedito Al Pacino. Su Canale 20 alle 21, 15 troviamo il fantasy con streghe e cavalieri del 2014 “Il settimo figlio” di Sergey Bodrov con Jeff Bridges, Julianne Moore, Ben Barnes, Kit Harington, Olivia Williams, Djimon Hounsou, Alicia Vikander. Sembra che sia un disastro incredibile, con uno spreco pauroso di cast. Su Rai Movie alle 21, 10 torna il superwestern “Il grande paese” di William Wyler con Gregory Peck, Charlton Heston, Jean Simmons, Carroll Baker, Burl Ives, Charles Bickford.

20 anni di meno

 

Voglia di toyboy? Avete la commedia francese “20 anni di meno” di David Moreau con Virginie Efira, direttrice di giornale che si fidanzata col ventenne Pierre Niney,. Ci sono anche Charles Berling, Diana Stewart, François Civil, Cielo alle 21, 15. Su La7 alle 21, 15 torna “The Imitation Game” di Morten Tyldum con Benedict Cumberbatch, Keira Knightley, Matthew Goode, Mark Strong, Rory Kinnear, fortunato biopic sulla vita di Alan Turing, eroe di guerra, l’uomo che riuscì a decrettare il Codice Enigma dei tedeschi, e quindi a far vincere la guerra al proprio paese, e a dar vita al primo computer che cambierà la nostra vita, ma anche ma anche martire sfortunato di una guerra sociale interna.

 

the imitation game 6

Grazie anche all’incredibile interpretazione di Benedict Cumberbacht, che fa di Alan Turing qualcosa di indimenticabile, il film, che, pur elegantissimo e diretto con grande attenzione da Tydlum fu al centro di un grande interesse economico. Al punto che Harvey Weinstein, ancora in auge, per assicurarsene i diritti per l’America e il resto del mondo, dovette pagarlo ben sette milioni di dollari. Il suo potenziale, però, come ben capì Weinstein, andava ben oltre la storia drammatica di un genio sregolato e stravagante che accorcia la guerra di almeno due anni, come disse Winston Churchill, salvando la vita a milioni di individui, e poi finisce per essere incolpato di omosessualità e castrato chimicamente dai civilissimi inglesi negli anni ’50.

iron man la leggenda del dragone

 Tutto questo, però, è niente rispetto a quel che Turing rappresenta oggi per noi cresciuti coi computer e i social network. Perché Turing è l’uomo che per primo riesce a inventare un’intelligenza artificiale, un antenato del computer che cambierà radicalmente ogni tipo di comunicazione nel mondo. Su Rai4 alle 21, 20 avete il fantasy russo-cinese “Iron Man – La leggenda del dragone” di Oleg Stepchenko con Jason Flemyng, Xingtong Yao , Anna Churina, Jackie Chan, Arnold Schwarzenegger.

 

la fame e la sete

Passiamo alla seconda serata con “La fame, la sete” di e con Antonio Albanese, Lorenza Indovina, Aisha Cerami, Rosa Pianeta, Cine 34 alle 23, 20, dove Albanese presenta tre dei suoi storici personaggi con l’aiuto di uno sceneggiatore come Vincenzo Cerami e di un musicista come Nicola Piovani. La 7 alle 23, 30 passa invece un bellissimo film di James Gray, “C’era una volta a New York”, ma il titolo originale era molto più bello, “The Immigrant”, con Marion Cotillard, giovane polacca immigrata nella New York del 1921, divisa tra un orrendo Joaquin Phoenix e il funambolo Jeremy Renner.

 

joaquin phoenix marion cotillard c’era una volta a new york

Gray prende il plot da “La strada” di Federico Fellini con Phoenix come lo Zampanò stupido e violento di Anthony Quinn e Renner come il Matto di Richard Basehart. Il produttore, Harvey Weinstein, voleva un altro finale, che facesse diventare il film una sorta di musical alla “Tutti insieme appassionatamente”. Gray si oppose. Allora si disse che il film venne molto tagliato da Weinstein. La cosa sicura è che dopo la prima a Cannes, il film venne malamente distribuito in America e, pur facendo incassi accettabile, venne tolto dalle sale.

 

vera cruz

Mettiamoci anche il più raro, magari un filo noioso, “Genius” diretto da Michael Grandage, scritto da John Logan, con Colin Firth, Jude Law, Nicole Kidman, Guy Pearce, dedicato all’editore Max Perkins e ai suoi rapporti col bizzarro scrittore Thomas Wolfe, Iris alle 23, 40. Vediamo se stavolta riesce a recuperare “Vera Cruz”, capolavoro di Robert Aldrich con Gary Cooper, Burt Lancaster, Cesar Romero, Denise Darcel, Sara Montiel, Ernest Borgnine, Rai Movie alle 0, 15, un film che amo alla follia e che segnerà per sempre non solo la Nouvelle Vague e Jean-Luc Godard, ma anche gli spaghetti western per l’idea di avventuriero che incarna Burt Lancaster.

the babe la leggenda

Su Iris all’1, 50 abbiamo il biopic sul leggendario campione di baseball Babe Ruth, “The Babe – La leggenda” di Arthur Hiller con John Goodman, Kelly McGillis, Trini Alvarado, Bruce Boxleitner. Remake di un celebre film di Susanne Bier, va detto che “Brothers” di Jim Sheridan, con Jake Gyllenhaal, Natalie Portman, Tobey Maguire, Bailee Madison, Mare Winningham, vive anche di vita propria a un lavoro sulla storia e ai suoi due stupendi protagonisti.

perdutamente tuo... mi firmo macaluso carmelo fu giuseppe

 

 Nella notte arrivano vecchi film interessanti, come il thriller “Il gatto dagli occhi di giada” di  Antonio Bido con Corrado Pani, Paola Tedesco, Franco Citti, Fernando Cerulli, Rete 4 alle 2, 10, la commedia grottesca “Perdutamente tuo mi firmo Macaluso Carmelo fu Giuseppe” di Vittorio Sindoni con Stefano Satta Flores, Macha Méril, Luciano Salce, Umberto Orsini, Cine 34 alle 2, 45.

 

pippo franco valeria marini gole ruggenti

Arrivano anche lo stracultissimo “Gole ruggenti”, parodia del Festival di Sanremo in versione Bagaglino diretta da Pier Francesco Pingitore e interpretata da Pippo Franco, Pamela Prati, Leo Gullotta, Stefano Antonucci, Manlio Dovì, Cine 34 alle 4, 15, o “Anna perdonami” di Tanio Boccia con Aldo Fiorelli, Maria Frau, Silvana Jachino, Tamara Lees, Marisa Merlini, Iris alle 4, 55. Chiudo con la commedia americana “La verità è che non gli piaci abbastanza” di Ken Kwapis con Ginnifer Goodwin, Jennifer Aniston, Jennifer Connelly, Scarlett Johansson, Rai Movie alle 5.

james bond 007 no time to die 1la verita' e' che non gli piaci abbastanza 1gole ruggenti la verita' e' che non gli piaci abbastanza 3la verita' e' che non gli piaci abbastanza 2pamela prati gole ruggenti anna, perdonami leo gullotta pamela prati gole ruggenti 2the babe la leggenda jo squillo pippo franco gole ruggentiperdutamente tuo... mi firmo macaluso carmelo fu giuseppe perdutamente tuo... mi firmo macaluso carmelo fu giuseppeil gatto dagli occhi di giada il gatto dagli occhi di giada no time to die 3genius no time to die 10vera cruz no time to die 11gary cooper vera cruz colin firth jude law genius 20 anni di menono time to die 13no time to die 2il grande paeseruggineruggineC ERA UNA VOLTA A NEW YORK C ERA UNA VOLTA A NEW YORK C ERA UNA VOLTA A NEW YORK marion cotillard c’era una volta a new york marion cotillard joaquin phoenix c’era una volta a new york il grande paeseiron man la leggenda del dragone the imitation game 1the imitation game 5the imitation game 2the imitation game 3the imitation game 4il grande paese noi e la giulia anna foglietta noi e la giulia noi e la giulia 1il settimo figlio il settimo figlio jeff bridgesil settimo figlio il settimo figlioana de armas no time to die

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