rocco casalino vladimir luxuria enrico mentana

CHICCO MACINATO – CHE È SUCCESSO TRA CASALINO E MENTANA? IL DIRETTORE DEL TG LA7 IERI SI È PRESO 5 MINUTI PER FARE UN’INTEMERATA CONTRO CONTE E PARAGONARLO A CHAVEZ – EPPURE FU LUI A PRESENTARE ROCCO A CAIRO, SUGGELLANDO IL LEGAME TRA IL M5S E LA7, CHE PER ANNI NEI SUOI TALK HA TIRATO LA VOLATA AI GRILLINI. LE ACCUSE DI CENSURA, LA REPLICA E I TWEET: “SE AVESSI SAPUTO CHE AVREBBE FATTO UN USO PERSONALISTICO DEL SUO TG, NON AVREI GUARDATO QUELLA PARTE” – VIDEO

 

 

 

 

 

 

Laura Cesaretti per “il Giornale”

 

GIUSEPPE CONTE ENRICO MENTANArocco casalino scrive a mentana

«L' Italia non è il Venezuela di Chavez, e la tv non è la buca delle lettere del governo». Ieri sera il duello Mentana-Conte (via Casalino) si è arricchito di un nuovo scambio di sciabolate.  Il direttore del Tg di La7, nell' edizione delle 20 di ieri sera, ha prima diligentemente dato lettura del verbosissimo e debordante comunicato, laboriosamente concepito in quel di Palazzo Chigi tra il venerdì santo e il lunedì dell' Angelo, in cui lo si bacchettava per aver criticato il premier. E poi ha replicato per le rime alle accuse di Palazzo Chigi Secondo cui il giornalista, contestando a Conte un «uso personalistico delle reti unificate con l' attacco alle opposizioni», aveva sostenuto «la singolare opinione secondo cui il presidente del Consiglio non dovrebbe smentire fake news e calunnie nel corso di una conferenza stampa».

 

rocco casalino scrive a mentana 32001 vladimir luxuria con rocco casalino ospite di muccassassina

Per Mentana il comunicato del tandem Conte-Casalino costituisce una sorta di pressione indebita del governo sull' informazione: «La libertà è una cosa seria e noi preserviamo la nostra, nel rispetto di chi segue questo telegiornale e tutti gli altri telegiornali. Spero che venga preservata ancora, nonostante comunicati molto scomposti», è l' auspicio del direttore del Tg La7. Il presidente del Consiglio «ha tutto il diritto di indirizzarsi al paese e ha gli strumenti per farlo. Ed è giusto ascoltare quando ci sono notizie, provvedimenti, svolte da chi sta guidando il paese, ed è il premier. Ma non le polemiche politiche. Per cosa? Le fake news?» E affonda: «Hugo Chavez in Venezuela può pretendere di intervenire in televisione quando, quanto e come gli pare. In democrazia però non è permesso».

enrico mentana matteo salvini

 

cosa c'e' dietro conte? le ciabatte di casalino?

La vicenda Mes, oltretutto, è molto «controversa», ricorda, e le posizioni «molto dure e sguaiate» di Matteo Salvini e Giorgia Meloni (peraltro, ma questo Mentana non lo dice, posizioni identiche a quelle espresse dallo stesso partito del premier, ossia M5s, e avallate dal capo del governo) potevano essere smentite «con un post, un comunicato, un' intervista per ristabilire la verità».

enrico mentana matteo salvini (2)

 

Ma non può «esser data la possibilità ad un capo del governo per intervenire su quello che vuole, quando vuole, perché questo non succede nella democrazia, diversa da tutti gli altri sistemi perché c' è l' opposizione, un elemento di equilibrio e pungolo. E quando sbaglia rafforza chi governa».

 

vladimir luxuria con rocco casalino ospite di muccassassina (3)

Il giornalista ricorda poi di aver spesso criticato Salvini «su migranti, Ong, Carola Rackete, 25 aprile, censimento dei rom, sui 49 milioni, su Savoini e la Russia. Sulla citofonata di Bologna, quando non era più ministro del gioverno Conte». Mentre gli attuali fustigatori grillini di Salvini, incluso il presidente del Consiglio, «sono stati zitti o hanno approvato perché erano d' accordo o perché i loro beniamini erano alleati di governo».

giuseppe conte e rocco casalino

 

«Voglio ricordare - aggiunge perfidamente - che si è anche votato entusiasticamente per sottrarre Salvini ad un processo, anche grazie all' expertise di un omonimo dell' attuale presidente del Consiglio, anche lui Conte, anche lui premier». A «tutto c' è un limite», conclude la sfuriata contro Conte, «Anche al fatto di volere l' ultima parola. Se ci tengono la lasciamo a Palazzo Chigi, contenti loro...».

GIUSEPPE CONTE ROCCO CASALINOrocco casalino scrive a mentana

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”