IL CINEMA DEI GIUSTI - “EDGE OF TOMORROW” È UN MEGA-VIDEOGIOCO DA 175 MILIONI DI DOLLARI CON TOM CRUISE: SPETTACOLARE, VELOCE E RIUSCITO

Marco Giusti per Dagospia

Edge of Tomorrow - Senza domani di Doug Liman

Ma non sono già morto altre 500 volte? Era dai tempi del grandioso "Il giorno della marmotta" con Bill Murray che non vedevamo qualcosa di simile. Magari c'è anche un po' di "Source Code" di Duncan Jones, con Jake Gillenhall che riviveva la stessa situazione del passato su un treno pendolari solo per scoprire chi aveva la bomba che lo avrebbe fatto scoppiare.

In questo riuscito, spettacolare, montatissimo "Edge of Tomorrow - Senza domani", diretto con gran grinta da Doug Liman, il regista di "The Bourne Identity", scritto da Christopher McQuarrie (quello de "I soliti sospetti), assieme a Jez e John-Henry Butterworth e tratto da un romanzo di Hiroshi Sakurazaki ("All You Need Is Kill"), entriamo nel loop temporale del maggiore William Cage, cioè Tom Cruise, media-man fighetto che si ritrova sbalzato da soldato semplice nel pieno di una battaglia suicida nel nord della Francia contro le truppe aliene che stanno invadendo il mondo e si preparano a distruggere Londra dopo che hanno preso Parigi.

E' vero che Cage muore, come tutti soldati che vengono sbarcati assieme a lui, dopo pochi minuti dall'inizio degli scontri, ma dopo ogni sua morte potrà rivivere esattamente la sua storia, dal momento che si sveglia nel campo dei soldati che si preparano all'attacco a Heathrow fino allo sbarco e alla guerra con gli alieni, i terribili mimic, sorta di polipetti giganti che si dimenano troppo, e ogni volta capire un po' di più quello che sta vivendo. Diciamo come un videogioco che ti azzera tutto, tranne la tua memoria precedente.

Ma solo lui ha la possibilità di azzerare e rivivere la situazione, cambiandola ogni volta, mentre i soldati accanto a lui ripeteranno dall'inizio le stesse battute. Sarà però l'eroina del gruppo, Rita, la bella Emily Blunt, a spiegargli che anche lei aveva avuto lo stesso dono per la battaglia di Verdun dopo che aveva ucciso un alieno blu e il suo sangue l'aveva sommersa.

Dono che però aveva perso. In pratica Cage-Cruise controlla il tempo e oggi sua morte resetta la situazione e solo grazie alla sua memoria delle mosse degli avversari, e alle sue illuminazioni, si potrebbe arrivare a vincere la battaglia una volta capito dove si trova la mente aliena che controlla come un generatore centrale tutti i mostri dell'invasione.

Cage, con l'aiuto di Rita, cercherà di sfruttare il suo controllo del tempo, che è l'arma più forte che hanno le truppe aliene per invadere il mondo, per vincere una guerra che altrimenti sarebbe inevitabilmente persa. Come hanno già scritto in molti è un mischione di "Starship Troopers" e "Il giorno della marmotta", ma Liman, il direttore della fotografia Dion Beebee ("Collateral"), e due grandiosi montatori, James Hebert e Laura Jennings, ne fanno un megavideogioco di grande resa spettacolare e di grande velocità piuttosto esaltante.

I soldati indossano delle armature pesantissime per affrontare i mimic che Cage-Cruise imparerà a usare poco alla volta, solo grazie alle sue tante morti e ai suoi tanti azzeramenti. Divertente giocattolone da 175 milioni di dollari, è piaciuto parecchio ai critici americani, anche con ragione, visto che è uno dei migliori action movie di Tom Cruise da anni, la sceneggiatura è particolarmente buona e sarà un divertimento per tutti. In sala dal 29 maggio.

 

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