“LA POLITICA HA ROTTO I COGLIONI” - FELTRI: “NEL SUO ‘PORTA A PORTA’ DI MERCOLEDÌ VESPA SI E’ OCCUPATO DEL DOPO-RENZI E HA FATTO IL 4,70% DI SHARE. POI E’ PASSATO ALLA CRONACA, CON IL GIALLO DI SARONNO, E IL PROGRAMMA E’ SALITO AL 13,10%. LA POLITICA HA ROTTO I COGLIONI PERCHÉ NON INCIDE SE NON NEGATIVAMENTE SULLA NOSTRA VITA, CHE PEGGIORA OGNI DÌ”

Vittorio Feltri per “Libero Quotidiano”

 

VITTORIO FELTRI   VITTORIO FELTRI

Domenica scorsa lo spoglio relativo al referendum indubbiamente ha appassionato gli italiani, che difatti si sono recati in massa a votare perché, come si dice in gergo sportivo, sentivano la partita. Ovvio che fossero interessati al risultato finale, il momento clou. Constatato che Matteo Renzi aveva perso, hanno spento il televisore e hanno archiviato con soddisfazione la pratica: bene, abbiamo fatto secco anche questo, avanti il prossimo cui riserveremo lo stesso trattamento. Non è un caso che nel nostro Paese non tramonti mai il detto: piove governo ladro.

 

matteo renzi a porta a porta da bruno vespa  6matteo renzi a porta a porta da bruno vespa 6

L'accanimento contro il giovin fiorentino è stato particolarmente intenso per il semplice motivo che egli si è sempre comportato con una spavalderia, ai limiti del bullismo, che a lungo andare ha irritato il popolo afflitto da problemi concreti che gli hanno impedito di apprezzare l' ottimismo esagerato del premier.

 

Va da sé che alla massa premeva castigare il ragazzaccio, mentre non gliene importava e non le importa un accidente della Costituzione, i cui contenuti ignora bellamente, fottendosene dei medesimi. Silurato il reprobo, sulla politica patria è ripiombato il menefreghismo generale. Tanto è vero che i travagli di Mattarella, alle prese con la crisi più complicata della storia repubblicana, non suscitano la minima emozione in alcuno. Volete la prova dell'indifferenza dominante?

 

bruno vespa a che tempo che fabruno vespa a che tempo che fa

Mercoledì notte su Raiuno è andata in onda Porta a Porta, magistralmente condotta da Bruno Vespa, il più bravo di tutti, il quale lavorando per il servizio pubblico è stato obbligato in apertura a occuparsi della politica attuale, e ha invitato nel suo candido salotto quattro signori del Palazzo. Non poteva fare diversamente.

 

Ebbene i dati di ascolto sono precipitati al 4,70 per cento. Vespa ha mestiere da vendere ed era consapevole che le chiacchiere sul dopo Renzi avrebbero messo in fuga i telespettatori, cosicché chiusa la parentesi iniziale riservata alla crisi, ha immediatamente acceso i motori della cronaca e gli indici di gradimento sono decollati. Quale cronaca? La più appassionante, cioè il giallo di Saronno, il medico e la sua amante infermiera accusati di aver compiuto una strage di pazienti per il piacere di uccidere.

 

renzi intervistato da riotta parallelo italiarenzi intervistato da riotta parallelo italia

Dal 4,70 per cento il programma è salito al 13,10. I numeri hanno dato ragione a Vespa al quale non c' è nulla da insegnare essendo il più intelligente della compagnia dei mezzibusti e dei bellimbusti da telecamera. Non ci vuole molto per capire come mai il povero Semprini su Raitre fatica a stare sul 2 per cento: per forza, insiste con i dibattiti noiosi sugli starnuti di deputati e senatori nella convinzione che i nostri connazionali si eccitino ad ascoltarli, quando invece la prima cosa che fanno nell' udire i soliti discorsi in politichese è mettere mano al telecomando allo scopo di cambiare canale.

intervista di renzi alla tv cinese intervista di renzi alla tv cinese

 

La politica ha rotto i coglioni perché non incide se non negativamente sulla nostra vita, che peggiora ogni dì. D' altronde anche i quotidiani cartacei, incluso il nostro, se sono a terra è perché pubblicano dieci articoli tutti uguali per segnalare un peto di Padoan.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?