1- UN GOVERNO CHE HA GIÀ DETTO IN TEMPI NON SOSPETTI DI NON VOLER FAR NIENTE SULLA FIAT SABATO POMERIGGIO METTERA’ IN SCENA L’ENNESIMA PRESA PER I FONDELLI 2- LINGOTTI IN FUGA? PENNE IN LIBERA USCITA! I GIORNALONI, NATURALMENTE, SI PRESTANO ALLEGRAMENTE. CHE COSA SI DEBBANO FAR CHIARIRE DA UNO COME MARPIONNE NON SI CAPISCE PROPRIO. I SOLDI SU FABBRICA ITALIA NON CE LI METTE. I SINDACATI GIALLI E GLI ADORATORI ROSÈ DEL PD, LEGGI FASSINO, SI SONO FATTI METTERE L’ANELLO AL NASO 3- BEN CHE VADA, IL FURBETTO COSMOPOLITA CON IL PULLOVERINO ANDRÀ A CHIEDERE I SOLDI DELLO STATO PER UNA VALANGA DI CASSA INTEGRAZIONE. MA L’EX CONSIGLIERE FIAT RIGOR MONTIS, FRIGNERO IN TESTA, FA FINTA DI “VOLER CAPIRE” ED ESIGE “CHIARIMENTI”

a cura di COLIN WARD e CRITICAL MESS (Special Guest: Dj Patriot)


1- IL SABATO DEL VILLAGGIO SCEMO...

"Monti convoca la Fiat. Sabato vertice con Marchionne a Palazzo Chigi" annuncia speranzoso in prima pagina il Messaggero. "Caso Fiat, interviene Monti" titola baldanzoso in prima il Corriere delle banche creditrici. Un governo che ha già detto in tempi non sospetti di non voler far niente sulla Fiat mette in scena l'ennesima presa per i fondelli.

E i grandi giornali, naturalmente, si prestano allegramente. Che cosa si debbano far chiarire da uno come Marpionne non si capisce proprio. I soldi su Fabbrica Italia non ce li mette. I sindacati gialli e gli adoratori rosè del Pd si sono fatti prendere per i fondelli. Ben che vada, il Furbetto con il pulloverino andrà a chiedere i soldi dello Stato per una valanga di cassa integrazione.

Ma il governo del Rigor Montis, Frignero in testa, fa finta di "voler capire" ed esige "chiarimenti". Anzi, a leggere il Corriere, per la ministra del Welfare (di suo marito opinionista della Stampa) c'è proprio di che scodinzolare perché il manager svizzero non parlerà solo con Eziolo Mauro: "Sono contenta. Siamo tutti contenti di avere quest'opportunità" (p. 2). Lei porta la macchina fotografica.

2- LINGOTTI IN FUGA E PENNE IN LIBERA USCITA...
Lo sgarbo dell'intervista a Repubblica costa a Marpionne un puntuto editoriale del vicedirettore a se stesso Massimo Mucchetti, in cui si spiega "perché non possiamo dirci tranquillizzati dallo strillo della prima pagina di Repubblica ‘La Fiat resterà in Italia". Don Flebuccio de Bortoli e Abramo Bazoli ribadiscono così a Yacht Elkann che in via Solferino comandano loro, mentre Mucchetti regola più che altro i conti personali con editorialisti più coraggiosi di lui su banche e dintorni, scrivendo che "l'esternazione del top manager era stata preparata, il giorno prima, da un lungo elogio dell'economista Alessandro Penati".

Sul Cetriolo Quotidiano, Giorgio Meletti smonta una per una tutte le balle che Marpionne ha raccontato a Eziolo Mauro ("Le idee confuse del supermanager", p. 9). Si parte dalla prima: "Io allora puntavo su un mercato che reggeva, ed e' crollato". Ma il il 21 aprile 201, presentando Fabbrica Italia, aveva detto: "In Italia senza incentivi le vendite scenderanno del 30% nel secondo semestre dell'anno". E via cosi', tra 'sorpresa' per il flop della Panda e richieste di nuove (contro)riforme del lavoro. Mentre sul Giornale ricordano: "A Torino un fiume di denaro pubblico: 400 milioni solo negli ultimi 4 anni" (p. 3).

3- LA BAVA SEPARATA DALLE NOTIZIE...
Purtroppo nessuno ha voluto firmare il pregevole riquadrino "Sergio pinocchio? Sì come l'Handelsblatt" sul Messaggero (p. 8). L'autorevole quotidiano romano, diretto dall'autorevolissimo Mario Orfeo, accusa il giornale tedesco di "aver perso ogni credibilità nel descrivere le vicende europee" e di "raccontare balle a più non posso sull'Italia e sulla situazione degli italiani".

E poi concede: "Ora è possibile che Marchionne, per un lungo periodo particolarmente loquace sui piani della casa torinese, abbia impropriamente alimentato le attese del mercato e dei lavoratori magari illudendo persino se stesso; ciò però non autorizza giudizi improbabili targati Deutschland". Però Marpionne che ha "probabilmente illuso se stesso" non è mica poco. Specie per un rinomato manager. Non male anche questo titolo del Corriere: "Elkann: investiamo in Italia, ma il mercato è contro" (p. 3). Povero piccino, ce l'hanno tutti con loro.

4- IL COMMESSO IN REDAZIONE...
"Riforme, avanti piano. L'attenzione di Monti" (Corriere, p. 10)

5- QUESTI NON HANNO CAPITO UN CAVOLO...
"Controlli sui conti, il muro dei deputati. Alla Camera salta la certificazione esterna. Ma Pd e Udc: la faremo comunque. La paura di verIfiche indipendenti su 72 milioni di fondi pubblici" (Corriere, p. 6). "Bilanci, i partiti frenano sui controlli esterni. ‘Possiamo verificarli noi'. Pd, Udc e Idv: noi procederemo lo stesso" (Stampa, p. 1). Il Corriere si era dimenticato dalla lista dei ‘buoni' gli odiati dipietristi.

Comica la giustificazione di Sposino Sposetti, il cassiere dei compagni comodamente intervistato da Repubblica: "Anche Pamalat e Lehman certificavano ma se uno vuole rubare, neanche Gesù lo ferma" (p. 7). E nonostante i roboanti annunci del Messaggero di qualche settimana fa, oggi si "scopre" che "La legge anti-corruzione è sul binario morto" (Repubblica, p. 15).


6- FIORITO, UNO GIA' PRONTO PER IL PROSSIMO FILM DI VERDONE...

"Me sento er federale de Anagni. Perché dovrei dimettermi? Io amo far tardi la notte, ma in un eremo come questo, lontano da tutti. Altri colleghi sono ostriche e champagne". Intervistato al volante da Corrado Zunino di Repubblica (p. 10), Franco Fiorito smentisce fermamente di essere Batman. Anche perché pesa 170 chili "e dallo scandalo non è dimagrito un etto".

Per migliorare la sua situazione, ha ingaggiato come legale anche Carlo Taormina che lancia i primi messaggi: "Sbagliano se vogliono far credere che in quel porcile sguazzasse soltanto Fiorito. C'è chi andava a puttane con i soldi dei partiti. Siamo pronti a consegnare ai pm i documenti che provano cosa è stato questo sistema" (Repubblica, p. 11). Il Corriere sistema la governatora indignata: "Foto per 75 mila euro. Tutte le spese della Polverini". Però 75 mila per i ritocchi non sono mica tanti, considerato il soggettone.

7- I MILIONI TRUFFANO I MILIONI...
Due settimane fa, quando il broker genovese Giovanni Paganini Marana si era buttato dalla finestra, i più azzardati avevano ricordato che era "il re degli scudi fiscali". Ma ora quel suicidio di un eminente socio del Circolo degli scacchi comincia ad avere qualche spiegazione. "Roma, truffa da 80 milioni dietro il suicidio del manager. Nuovo caso Lande a Prati, vip e professionisti tra le vittime" (Messaggero, p. 12). La procura ha aperto il classico fascicolo-pilota per istigazione al suicidio, ma i migliori avvocati della capitale stanno già preparando le istanze di restituzione dei milioni affidati alla Auditors Italiana di Roma e alla Abbacus Sim di Genova.

8- E L'INPS BEFFA I POVERACCI...
Nuova impresa dell'Inps di Mastrapasqua, il lettiano con la faccia da impresario delle pompe funebri che occupa una quarantina di poltrone. "Restituite la quattordicesima". Beffa per 200mila pensionati. Erogata nel 2009 a chi aveva la ‘minima'. Inps: ‘Sbagliati i calcoli" (Repubblica, p. 20).

9- PER LIBERARVI DI NOI. MA ANCHE NO...
colinward@autistici.org
www.criticalmess.noblogs.org

 

 

 

IL QUOTIDIANO TEDESCO #HANDELSBLAT# CHE CITA MARCHIONNE COME IL #PINOCCHIO DEL GIORNO#ELKANN MONTI MARCHIONNEMARCHIONNE ED ELKANN IN PANDA DA MONTIMARCHIONNE - FORNERO - PASSERA - JOHN ELKANNElsa Fornero e Corrado Passera Massimo Mucchetti lusi e sposetti SPOSETTI E SALLUSTI ALLA FESTA DEL PDfiorito polverinifiorito B Antonio Mastrapasqua

Ultimi Dagoreport

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...