berlusconi salvini marcello foa

FOA QUEL CHE FOA - DOMANI IL CANDIDATO ALLA PRESIDENZA RAI SARÀ IN VIGILANZA, LA COMMISSIONE VOTERÀ ALLE 19.30. L'USIGRAI LANCIA L'ALLARME, MA M5S E LEGA SONO PRONTI AL BLITZ SULLE NOMINE, E SPUNTA PURE IL NOME DI FRANCO DI MARE PER LA DIREZIONE DEL TG1, MENTRE TEODOLI AVENDO INFILATO UNA SERIE DI SUCCESSI PER RAI1 POTREBBE RESTARE AL SUO POSTO - IL PIDDINO MARCUCCI: ''È IN CORSO L'ACCORDO BERLUSCONI-DI MAIO''. E ANZALDI…

 

  1. RAI: MARCUCCI, È IN CORSO L'ACCORDO BERLUSCONI-DI MAIO

 (ANSA) - "Sulla Rai stiamo assistendo all'accordo Berlusconi-Di Maio. Immagino i tanti provvedimenti che seguiranno a questo, chiaramente illegittimo, che hanno deciso di portare avanti. Così il capogruppo del Pd al Senato Andrea Marcucci commenta il voto sulla presidenza della Rai, a margine di una conferenza stampa a Palazzo Madama.

MARCELLO FOA

 

  1. RAI: DOMANI FOA IN VIGILANZA ALLE 13, VOTO COMMISSIONE 19.30

 (ANSA) - Doppio round domani in commissione di Vigilanza sulla presidenza Rai: alle 13 la commissione ascolterà Marcello Foa, che il 21 settembre è stato nuovamente nominato dal cda della tv pubblica per la carica di presidente; poi alle 19.30 tornerà a riunirsi a San Macuto per ratificarne la nomina, con parere vincolante espresso a maggioranza di due terzi. Lo ha stabilito oggi l'ufficio di presidenza della stessa bicamerale.

 

Nell'audizione delle 13, Foa avrà venti minuti di tempo per la sua relazione; dopo gli interventi dei gruppi (dieci minuti di tempo per i più grandi cinque per i più piccoli), spazio alla replica del presidente in pectore (per altri 20 minuti). Il voto su Foa 'slitterà' alle 19.30, anche per evitare la concomitanza con i lavori dell'Aula (il Senato, in particolare, è convocato per le 15.30).

 

franco di mare

  1. RAI: USIGRAI, ATTENZIONE A RISCHI ILLEGITTIMITÀ FOA

 (ANSA) - "Vi invitiamo a un approfondito esame per assicurare la legittimità - al di là di ogni ragionevole dubbio - del voto che vi apprestate a esprimere. Occorre infatti evitare che la Rai finisca in un pantano di contenziosi legali che ne metterebbero a rischio l'operatività, ciò che l'Usigrai non può consentire". Si conclude così la lettera che il sindacato ha inviato oggi ai presidenti di Senato e Camera, Casellati e Fico, e alla Vigilanza, con allegato il parere legale "nel quale si evidenziano ragioni di illegittimità della riproposizione" di Foa alla presidenza.

 

"Alla luce del dibattito sulla riproposizione come presidente della Rai di un consigliere di amministrazione che non ha ottenuto il quorum previsto dalla legge - spiega l'Usigrai - abbiamo ritenuto doveroso un approfondimento legale. Vi trasmettiamo quindi il parere legale che ci è stato fornito, nel quale si evidenziano ragioni di illegittimità della riproposizione". Un parere, firmato dallo studio Principato & Porraro, in cui si rilevano in punta di diritto i rischi che la nomina sia "invalida per abuso del diritto" o comunque "inefficace".

 

mara venier alberto matano

 "Tra le altre considerazioni - scrive ancora il sindacato dei giornalisti Rai - si evidenza un parere già espresso dalla stessa commissione di Vigilanza: nella seduta del 12 luglio 2005 il presidente della commissione (Petruccioli, ndr) diede atto che 'la totalità della commissione" condivideva l'opinione dell'allora ministro delle Comunicazioni (Landolfi, ndr) secondo la quale " la mancata approvazione del Presidente designato dall'Assemblea da parte della commissione implica la decadenza di quest'ultimo anche dalla carica di consigliere di amministrazione".

 

 

  1. RAI, I 5S LITIGANO SULLE NOMINE MA SI PUNTA AL BLITZ GIÀ IL 26 SETTEMBRE

Estratto dall'articolo di Giovanna Vitale per https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2018/09/24/news/rai_i_5s_litigano_sulle_nomine_ma_si_punta_al_blitz_gia_domani-207278119/

 

(…) Troppe, secondo gli ortodossi, le due designazioni in quota 5S partorite dall'accordo con la Lega: quella di Alberto Matano e di Maria Pia Ammirati, rispettivamente alla guida del Tg1 e della Rete2. Entrambi considerati vicini al sottosegretario di Palazzo Chigi Vincenzo Spadafora.

 

vincenzo spadafora e alberto matano

Tant'è che ora, per il primo notiziario Rai si starebbe pensando a un'alternativa: ossia Franco Di Mare, inviato e conduttore di trasmissioni su Rai1. Un cambio in corsa che rischia di mettere in discussione anche l'ipoteca di Marcello Ciannamea (gradito al Carroccio) sulla direzione di Rai1: intorno all'uscente Angelo Teodoli, forte degli ottimi ascolti raggiunti, si sta infatti consolidando il partito di chi sostiene sarebbe meglio lasciarlo al suo posto.

 

Come pure dovrebbero restare Luca Mazzà e Stefano Coletta al Tg3 e alla Terza Rete. Mentre alla direzione del Tg2 dovrebbe arrivare Luciano Ghelfi (in quota Salvini). (…)

 

LUIGI DI MAIO MATTEO SALVINI

 

  1. RAI: ANZALDI (PD), BLITZ IMMEDIATO NOMINE TG? ILLEGITTIMO

 (ANSA) - "Davvero il cda Rai pensa di procedere a un blitz sulle nomine dei tg un minuto dopo la nomina di Foa in Vigilanza, già domani? Sarebbe vergognoso, oltre che lesivo della dignità e della professionalità dei direttori attuali, cui non è mai stata mossa alcuna contestazione né dai commissari della Vigilanza né sulla base dei dati dell'Osservatorio di Pavia, con rischi di cause per demansionamento e battaglie legali, e sarebbe palesemente illegittimo procedere a nomine dei tg senza che ancora ci sia alcun piano editoriale, come previsto dal Contratto di servizio".

 

michele anzaldi

Lo scrive su facebook il deputato del Partito democratico Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza Rai. "Sarebbe la conferma - prosegue Anzaldi - che l'unico obiettivo di Salvini e Di Maio è lottizzare e occupare il servizio pubblico, procedendo con epurazioni di carattere politico, ma questo ormai è evidente da mesi con buona pace delle chiacchiere di quando il Movimento 5 stelle era all'opposizione e presiedeva la Vigilanza. Con l'illegittima operazione Foa vogliono asservire l'informazione del servizio pubblico alla propaganda di Lega e M5s. Occorre mettere in campo qualsiasi strumento per difendere il pluralismo".

ANDREA MARCUCCI

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