FRANA IL CASTELLITTO - LE RECENSIONI AMERICANE DI “VENUTO AL MONDO” SONO UN MASSACRO (MA I GIORNALI DE’ NOANTRI NON LEGGONO LA STAMPA STRANIERA?) - “A CASTELLITTO E PENELOPE CRUZ ANDREBBE NEGATO IL VISTO. TRABOCCANTE DI UN DIALOGO COSÌ PESANTEMENTE FALSO CHE NESSUN ATTORE DOVREBBE ESSERE OBBLIGATO A RECITARE” - ECCO PERCHÉ È STATO PRESENTATO A TORONTO E NON A VENEZIA O ROMA…
DAGOREPORT
Un massacro. Le recensioni americane di "Venuto al mondo", il film che Sergio Castellitto ha tratto dal romanzo della moglie Margaret Mazzantini, interpretato da Penelope Cruz e Emile Hirsch, presentato al Festival di Toronto solo un mese fa, rivelano un autentico disastro. E forse ora capiamo perché sia stato meglio non presentarlo a Venezia ed evitare perfino Roma.
"E' nell'interesse di entrambi (Castellitto e Cruz) che alla loro seconda collaborazione, Venuto al mondo", scrive l'"Hollywood Reporter" cattivissimo, "sia negato il visto. Traboccante di un dialogo così pesantemente falso che nessun attore dovrebbe essere obbligato a recitare, questo mistery sulla paternità usa il conflitto bosniaco come scenario da manipolare per un lunghissimo melodramma assurdamente agitato".
E "Screen" perfido: "Seguendo una coppia divisa da guerra e tradimenti, Sergio Castellitto non si lascia sfuggire nessun cliché, inseguendo grandi emozioni che sono costantemente appiattite da una narrazione legnosa."
Non ci va più tenero "Variety": "Agitato, con degli sbalzi di recitazione e ambientato durante l'assedio di Sarajevo come con i paraocchi (non è mai chiaro chi e per cosa si combatta), questo racconto sulle difficoltà di paternità e d'amore al tempo di guerra, ha poco da offrire oltre a qualche pietoso colpo di scena. La coppia strana, senza chimica, messa in piedi da Penelope Cruz e Emile Hirsch, non ha chance per il Box Office, salvo in Italia, dove il libro è stato un best seller".
Da noi arriverà infatti a metà novembre.



