''FREGATENE DEGLI EDITORI E RISPONDI SOLO AL TUO PUBBLICO''. LA PALOMBA E LA LEZIONE DI MONTANELLI, CHE OGGI RIDEREBBE DELLA STATUA IMBRATTATA, ''ANZI L'AVREBBE SFREGIATA PER PRIMO''. I GIORNALI E LE TV DA CUI È STATA LICENZIATA, ''NON PORTO RANCORE, TROPPA FATICA'', IL ME TOO CHE È DIVENTATO UNA CACCIA AGLI STREGONI E L'INFANZIA DA RAGAZZINA TERRIBILE: ''NON SO COME SONO RIUSCITA A SOPRAVVIVERE. IL MIO UNICO SCOPO ERA USCIRE DI CASA. MI INVENTAVO QUALSIASI COSA: DICEVO A MIA MADRE CHE…''
Laura Rio per ''il Giornale''
barbara palombelli stasera italia
«Montanelli mi chiamò mentre stavo conducendo la rassegna stampa su Radio 3. E, in diretta, mi chiese di scrivere quello che stavo dicendo sul suo Giornale il giorno dopo. Per me fu un premio enorme. Avevo amato pazzamente i suoi libri e i suoi articoli, ma non lo conoscevo di persona. Poi ci siamo incontrati tante volte: mi invitava a pranzo all' Assassino a Milano. Lui mangiava solo pere e parmigiano. Anch' io ora, quando lavoro, faccio lo stesso».
Parte dal ricordo del fondatore del Giornale la chiacchierata con Barbara Palombelli. Su di lei si potrebbe scrivere un' enciclopedia: quarant' anni di giornalismo tra radio, carta stampata, televisione, libri e quasi (a ottobre) 67 anni di vita tra quattro figli, di cui tre adottati e un marito «di peso», Francesco Rutelli.
barbara palombelli stasera italia
Anchorwoman da record, di ascolti e di presenza in video (700 ore nella scorsa stagione tv secondo il calcolo di Sorrisi e Canzoni), a guidarla da sempre è l' insegnamento che le ha lasciato il leggendario Indro: «Fregatene degli editori e rispondi solo al tuo pubblico».
Così, spirito ribelle fin da bambina, ha fatto dell' anticonformismo la sua linea guida, evitando con maestria l' ortodossia «de sinistra».
Dopo anni di lavoro a Repubblica, ha un approccio laico al fenomeno Salvini. Sposata con un avversario storico di Berlusconi, non ha mai snobbato le sue reti. E a Mediaset tornerà tra pochi giorni: alla guida di Forum dal 2 settembre su Canale 5 e a quella di Stasera Italia, la striscia quotidiana serale di approfondimento, dal 14 su Rete 4.
Barbara, sarà un rientro molto complicato
barbara palombelli foto di bacco
«Per il Paese e per tutti. In questi mesi ho visto due Italie: quella che ha affrontato il lockown con serietà e disciplina e quella che si è lasciata andare nelle ultime settimane. Io sono un' ultrasessantacinquenne e mi fanno arrabbiare i comportamenti irresponsabili».
Ti sei offerta come cavia per il vaccino che stanno testando allo Spallanzani di Roma «Certo. E non capisco perché questo possa creare scandalo.
La mia non è una provocazione: io ho seriamente paura, temo più il virus delle possibili controindicazioni. Ho fiducia nei medici, anche perché vengo da una famiglia di illustri pediatri. Mi sono messa in lista, anche se dubito mi chiameranno».
Hai dovuto interrompere Forum a metà marzo per il virus, ora come si riparte?
«Innanzitutto sono stata molto contenta che le repliche del programma andate in onda in quel periodo abbiano avuto un grande ascolto. Forum è una trasmissione popolare che ti mette in contatto con la gente vera, al di là degli snobismi di chi si chiude nelle torri di avorio. Ora ripartiamo con il pubblico in studio molto ridotto, una nuova scenografia e regole ferree. I nostri spettatori potranno collegarsi da casa. Abbiamo inventato anche la figura dell' avvocato d' ufficio per rappresentare chi non può o ha paura di venire. Per Stasera Italia è più semplice, avendo pochi ospiti in studio: saremo di nuovo in prima linea sui temi della pandemia».
Tornando a Montanelli, che pensi delle ultime polemiche sul suo passato coloniale e la ragazzina «sposata» in Africa?
«Era un uomo pieno di ironia: la sua statua imbrattata con la vernice? Ci avrebbe riso su, anzi sarebbe stato il primo a sfregiarla. Non avrebbe voluto alcun monumento, né giardini intitolati. Per lui tutto questo era muffa, come le sterili polemiche di chi si riempie la bocca col politicamente corretto».
Tu dici cose che in certi ambienti sono proibite
«Non mi faccio condizionare dai pregiudizi ideologici. Prima di leggere Montanelli, è stato mio padre a regalarmi lo spirito critico: era un liberale antifascista e ha visto in azione la parte ipocrita della resistenza partigiana. Mi diceva sempre ricordati che Roma l' hanno liberata gli americani. Mi ha vaccinato contro tutti i radicalismi. A casa mia si leggevano tutti i giorni il Messaggero e Paese Sera».
Non temi neppure di sposare argomenti cari alla destra
paolo mieli. -corriere-della-sera-
«Io ho fatto dell' accoglienza una ragione di vita, adottando tre bambini, di cui uno, Francisco, di colore, nato in Ecuador. Ma domando a tutti come si risolve il problema dell' immigrazione. Si deve accogliere nella legalità perché altrimenti gli italiani che vivono in condizioni disagiate nelle periferie non capiscono. Non si tratta di razzismo, ci vogliono regole ferree: se chi nasce in Italia va a scuola per 13 anni, anche chi arriva dall' estero deve studiare. Ancora non comprendo perché si nasconda la questione sotto una nuvola di buonismo: sono 30 anni che aspettiamo risposte concrete dalla sinistra. E dunque è naturale che la gente si rivolga a chi solleva questi temi come Salvini, anche se poi lui li rigira pro domo sua».
Quindi ti auguri che questa esperienza di governo finisca?
«Questo governo è nato perché bisognava bloccare le spinte sovraniste non solo in Italia ma anche in Europa. Ed è andato avanti perché Giuseppe Conte è stato ampiamente sottovalutato dagli alleati e dagli avversari e invece si è dimostrato un grande lavoratore. Ora non ci possiamo permettere una crisi politica e, anche grazie all' arrivo dei fondi europei, credo che la maggioranza abbia buone probabilità di reggere».
Il tuo spirito libero ti ha fatto chiudere in faccia diverse porte. Hai cambiato molte aziende: dalla Rai al Corriere a Repubblica passando per L' Europeo di Pirani e Panorama di Rinaldi.
barbara palombelli iva zanicchi forum
«Da Domenica In nell' 87 mi cacciarono perché Mastella non apprezzò un' intervista che feci a Ciriaco De Mita uscita su Panorama. Da Raitre nel '94 mi fece mandare via Letizia Moratti perché voleva mettere in difficoltà Angelo Guglielmi. Dal Corriere nel 2006 mi licenziò Paolo Mieli facendomi mandare una raccomandata anonima: non ho mai capito il motivo e non gliel' ho mai chiesto, ma anni dopo abbiamo fatto pace. Da Repubblica nel 2000 me ne andai io perché mio marito si candidava alle elezioni politiche contro Berlusconi. Ma alla fine benedico ogni rottura perché si è trasformata in qualcosa di positivo che mi ha dato l' occasione per cambiare».
Alla fine sei approdata a Mediaset, nonostante ti sia schierata spesso contro il suo fondatore.
«A Mediaset ho trovato più libertà che in qualsiasi altra azienda in cui abbia lavorato. Quando stavo a Radio2 ho intervistato molte volte Berlusconi facendogli tutte le domande che andavano fatte e già in quel periodo collaboravo con Mediaset».
La tua è serenità d' animo o avventatezza?
«Non porto rancore perché è troppo faticoso, uno spreco di energia. Durante il lockdown, senza l' impegno di Forum, mi sono immersa nella lettura del Talmud: ogni riga ti insegna ad analizzare le sfaccettatura delle cose che ti capitano finché non trovi quella positiva. Mi sono avvicinata al Talmud perché stavo leggendo la biografia di Woody Allen e lui lo cita spesso. Il caso di Allen mi fa rabbrividire: il MeToo è uno di quei movimenti partito da una giusta causa e trasformatosi in una caccia agli stregoni. Se una donna subisce una violenza la deve denunciare entro pochi giorni, non anni dopo».
Anche tu hai raccontato di essere stata molestata da ragazza.
«Parecchie volte: ho preferito tenermelo per me e ancora oggi incontro quelle persone che fanno finta di nulla».
Anche da bambina eri così ribelle?
francesco rutelli barbara palombelli foto di bacco
«Ero una peste. Ho fatto cose terribili: non so come sono riuscita a sopravvivere. Giravo in motorino senza casco, mi sono schiantata due volte, rischiando di morire. Il mio unico scopo, a 13, 14 anni era uscire di casa. Mi inventavo qualsiasi cosa: dicevo a mia madre che andavo in giro a fare interviste su Dio per conto dei Padri Gesuiti e invece correvo in centro a Roma a comprare il rimmel. A 16 anni guidavo la macchina senza patente».
Ma ai tuoi figli hai permesso queste libertà?
«Beh, i miei tre figli adottivi (Francisco, 32 anni, Serena, 30 e Monica, 27) dovevano pensare a ben altro che a ribellarsi. Fin dalla nascita hanno dovuto sopravvivere alle loro situazioni familiari. Ora sono grandi e hanno preso la loro strada, anche la più piccola non vive più con noi. Ho cercato di allevare tutti e quattro (compreso Giorgio, il primo figlio, 37 anni, attuale vice direttore di Dagospia) in piena autonomia. E sono orgogliosa di loro».
Serena, che hai adottato insieme alla sorella Monica, grazie alla partecipazione al Grande Fratello ora è quasi più famosa di te e di Rutelli
«E va bene così. È stato molto difficile convincere Francesco. Lei me lo chiedeva da dieci anni. Ci ha aiutato anche il parere dello psicologo che l' ha sempre seguita. Alla fine è stata un' esperienza importante che l' ha aiutata a consolidare la sua autostima».
Quarant' anni insieme a Rutelli. Come si sopravvive a un matrimonio così lungo e con un personaggio così ingombrante?
francesco rutelli e barbara palombelli
«Siamo ancora sorprendentemente felici e innamorati. Non è stato facilissimo stargli accanto ma il segreto è lasciare libero l' altro di dire e pensare quello che vuole. Anche dall' esterno siamo stati percepiti fin da subito come due entità diverse».
Dopo aver lavorato in tv, radio, carta stampata, che vorresti fare ancora?
«Magari scrivere una serie tv.
Chissà che un giorno non lo faccia. D' altronde ho quasi 67 anni, potrei anche andare in pensione se non fosse che, come diceva Baudelaire, lavorare è meno noioso che divertirsi».