FUNKY JUNKIE! – L’AUTOBIOGRAFIA AL CETRIOLO DI GEORGE CLINTON, LEGGENDA DELLA BLACK MUSIC – CRACKE LSD, MITOLOGIE ULTRATERRENE, ALTER EGO E SCARSO SUCCESSO CON LE DONNE: “CI SIAMO ROSICCHIATI PER BENE FINO ALL’OSSO”
Lo sgangherato Dr. Funkenstein non è un uomo dai grandi segreti. Non si trattiene e vomita le fesserie commesse in una vita da junkie nel memoriale “Brothas Be, Yo Like George, Ain’t That Funkin’ Kinda Hard on You?”.
Come molte band nel corso degli anni ’60, George Clinton e i suoi compagni di Parliament e Funkadelic s’ingozzavano tra crack e LSD.
"Il problema dell’acido è che rovina lo stomaco. Ci siamo rosicchiati per bene l’anima fino all’osso e per punizione abbiamo trascorso ore e ore in bagno, con più emorroidi di quanto si possa immaginare."
E parte del fascino del suo P-Funk sta proprio nel delirante e carnevalesco circo imbandito con sfarzo sul palco: un mix surreale di musicisti, costumi stravaganti (come un pannolino), erbaccia da fumare in abbondanza e navicelle spaziali.
Clinton ha creato una mitologia lirica ultraterrena, tra alieni e alter ego, come il Dr. Funkenstein e Sir Nose D'VoidofFunk. E se li è trascinati anche nella vita fuori scena, con l’inevitabile conseguenza di perdere fascino sulle donne. Nel libro, ricorda quando una volta nel 1970, una groupie ha annunciato con decisione l’intenzione di andare a letto con uno dei Funkadelic. Poi indica Clinton, dicendo: “Ma non tu!”
"Indossavo stelle tra i capelli, conchiglie sui jeans, tutti i tipi di cose più strane," ricorda. "In realtà mi sbalordivo quando le ragazze mi volevano e pensavo che fossero più pazze di me!"
Pulito da 30 anni, oggi Clinton continua a registrare. Un nuovo album, che porterà lo stesso titolo del libro, verrà lanciato questo martedì.