shark

IL CINEMA DEI GIUSTI - BOMBA! GRAZIE A UN GIGANTESCO SQUALO PREISTORICO E UN COATTISSIMO JASON STATHAM CHE LO COMBATTE PRATICAMENTE A PUGNI E PIEDI NUDI, IL PUBBLICO È TORNATO AL CINEMA: LA CAZZATONA CINO-AMERICANA 'SHARK' È DIRETTA DA UNO DEI PEGGIORI REGISTI DI OGNI TEMPO, MA È COSTATA 280 MILIONI E LA WARNER SI ASPETTA UN BELL'INCASSO - VISTO CHE I SOLDI SONO CINESI, LUI SI INNAMORA DI LI BINGBING

 

 

 

Marco Giusti per Dagospia

 

Shark – Il primo squalo di Jon Turteltaub

 

statham e li bingbing

Fermi tutti! Grazie alle fauci di un gigantesco squalo preistorico risvegliato dal sonno, un megalodonte di 25 metri scomparso duemila anni fa e ribattezzato simpaticamente Meg, e alla forza del coattissimo Jason Statham che lo combatte praticamente a pugni e piedi nudi, il pubblico è tornato al cinema. Anche da noi, incredibilmente. Shark – Il primo squalo, così è tradotto il titolo originale The Meg, cazzatona cino-americana da 150 milioni (più altri 130 di pubblicità), malgrado la regia di Jon Turteltaub, uno dei peggiori registi di ogni tempo (Phenomenon, Il mistero dei Templari), già nelle preview americane e cinesi porta a casa 10 milioni di dollari, mentre da noi, sveglia il pubblico portandosi a casa 800 mila euro nei due giorni più caldi dell’anno.

 

shark il primo squalo

Alla Warner Bros si aspettano che superi questa settimana il potente Mission Impossible – Fallout portandosi a casa tra i 20 e i 30 milioni, per arrivare almeno a 400 milioni di dollari finali, visto tutto quello che hanno speso per produrlo. Il film, pur finito nelle mani sbagliate dopo cinque mesi di preparazione di Eli Roth alla regia, che voleva farne qualcosa di più adulto, R Rated, e per questo è stato sbattuto fuori, è divertente e abbastanza scemo e scritto con i piedi per poter sopportare il caldo, Salvini, i no-Vax, i no-Tav, le liti tra Travaglio e Bonini, l’arrivo di Cristiano Ronaldo e tutto il resto, anche se Ciro Ippolito ha preferito vedersi, unico spettatore in sala all’Adriano, il nuovo noir di Stefano Calvagna, Cattivi&Cattivi, e dice anche che gli è piaciuto. Insomma…

shark il primo squalo

 

La storia è quello di un un povero megalodonte preistorico che viveva tranquillo a 11 mila metri sott’acqua. Per esigenze scientifiche, un po’ alla King Kong, il mostro marino viene molestato dal solito gruppo di scienziati rompicojoni con tanto di miliardario stronzo che ha pagato il tutto, e, ovviamente, Meg reagisce. Per salvare il sottomarino attrezzatissimo a 11 mila metri e la bella Lori ferita, Jessica McNamee, viene chiamato il suo ex-marito, il baldo Jonas Taylor, cioè Jason Statham, che sta in Tailandia a farsi du’ birrette al porto per dimenticare le tragedie della vita e una brutta missione di cinque anni prima dove aveva già incontrato, senza saperlo, Meg.

 

Lui dice no, no, no, poi lascia le birrette (è un film per tutti…) e parte subito. Salva l’ex moglie Lori, ma non si rimette certo con lei, visto che i soldi in questo film sono cinesi, quindi nasce una storia con la figlia dello scienziato a capo della missione, la bella Sunye, interpretata dalla superstar firmatissima Li Bingbing, anche lei divorziata e con tanto di figlioletta a carico. Jonas/Jason, anche senza birre, ci casca come una pera e per Sunye farà qualsiasi cosa perdendo completamente la capoccia.

shark il primo squalo

 

Ma quando vengono su, bucando una sorta di cuscinetto che teneva tutti i mostri del profondo sotto il mare, lasciano aperto uno spiraglio proprio per Meg, che salirà su. Il resto ve lo potete immaginare facilmente, anche perché gran parte delle situazioni sono un plagio piuttosto evidente del vecchio Squalo, c’è pure il mega-attacco alla spiaggia cinese alla moda, e il cagnolino in pericolo, certo Pipping, che tutti noi spettatori vorremmo vedere morto.

jason statham shark il primo squalo

 

Malgrado i continui attacchi di Meg, Jonas/Jonas seguita a menarlo di brutto come fosse Braccio di ferro, mentre Li Bingbing non lascia affatto trasparire i suoi quasi cinquant’anni e rimane elegantissima a qualsiasi profondità.

 

Gran parte delle battute fanno ridere clamorosamente, come quando il padre di Sunye le dichiara il grande segreto della sua vita, “Sono sempre stato un po’ duro con te…”, ma un paio di inquadrature dello squalone cavernicolo sono notevoli, e Jason Statham, anche se tratta il poro squalo come fosse Salvini che rimanda in Libia i migranti, salva tutto dimostrando di essere una bella alternativa a The Rock. Già in sala. Non vi addormentate. 

il cast di the shark

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