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IL CINEMA DEI GIUSTI - TORNANO I SERIAL KILLER. ''PREMONITIONS'' È DALLE PARTI DI ''SEVEN'', CON COLIN FARRELL OMICIDA E ANTHONY HOPKINS VEGGENTE - REGIA FANATICHELLA, SCENEGGIATURA PASTICCIATA, MA NON MALE

Marco Giusti per Dagospia

 

Premonitions di Alfonso Poyart

 

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Ci risiamo coi serial killer. Anche se stavolta la storia ha una serie di svolte nel paranormale con Anthony Hopkins che vede nel futuro e nel passato della gente e è coinvolto in un gioco che si farà sempre più personale con l’assassino. Con Premonitions, che in inglese si intitola Solace, diretto dal giovane regista brasiliano Alfonso Poyart, al suo secondo film dopo il successo di 2 Coelhos, siamo più o meno dalle parti di Seven. Anzi, sembra che il progetto partisse proprio con l’idea di sequel di Seven, anche se poi il film ha preso un'altra strada.

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Anche un po’ pasticciata. Lo dimostrano le tante firme dietro lo script. Peter Morgan  è il geniale sceneggiatore di inglese di The Queen e Frost/Nixon, mentre il cosceneggiatore Sean Bailey è un produttore della Disney. Il soggettista Ted Griffin è lo sceneggiatore di Ocean’s Eleven, e al progetto ci ha lavorato anche il James Vanderbilt di Zodiac. Due agenti dell’FBI, interpretati da Jeffrey Dean Morgan e dalla bellissima Abbie Cornish, protagonista di Bright Star di Jane Campion, si ritrovano tra le mani un terribile caso di omicidi seriali accompagnati da bigliettini-indovinelli del killer.

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Si rivolgono quindi a un vecchio esperto, il dottor Clancy, cioè Anthony Hopkins, un uomo che vede frammenti di futuro e di passato della gente. Il serial killer, però, un grande Colin Farrell, come il Kevin Spacey di Seven, non tarderà a giocare coi suoi inseguitori e soprattutto col dottor Clancy, a qualcosa che toccherà il loro privato.

 

Ovviamente tutti i protagonisti della storia hanno dei punti deboli o qualcosa da nascondere che nel corso della storia verrà a galla. Diciamo subito che Hopkins e Farrell fanno quasi un film a parte, mentre tutto l’inizio di caccia al serial killer è più tradizionale.

 

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La regia del brasiliano Poyart è un po’ fanatichella, ma sarà stato chiamato proprio per questo. Non male, anche se c’è qualche esagerazione e si capisce che non deve essere stato un film facile da portare a termine. Uscito in Turchia nell’aprile del 2014, è stato presentato qualche mese fa a Toronto, ma non è ancora stato distribuito in America. Bel cast, però. Hopkins e Farrell fantastici. In sala dal 12 novembre.

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