haber lucia lavia giuliana de sio

"IL BACIO CON LA LINGUA A LUCIA LAVIA? TIRAI FUORI MEZZA LINGUA PERCHÉ ERA IL PERSONAGGIO CHE LO RICHIEDEVA. LEI PIANSE. SCOPPIÒ L’IRA DI DIO SUL NIENTE. IO NON HO MAI AGGREDITO UNA DONNA IN VITA MIA” - LE CONFESSIONI DI ALESSANDRO HABER: “GIULIANA DE SIO BACIÒ UN ALTRO E IO LA TRADII CON LE SUE AMICHE” – "MORETTI NON MI CHIAMA PIÙ, NON SO PERCHÉ. UN GIORNO, QUANDO GLIELO HO CHIESTO, NANNI HA BOFONCHIATO QUALCOSA CHE NON HO CAPITO. PASSO PER ROMPISCATOLE" - CARMELO BENE E I 70 SCHIAFFI A SERA E QUELLA VOLTA CHE IN TV FINI’ COL SEDERE DI FUORI…

alessandro haber fuma

Valerio Cappelli per il “Corriere della Sera” - Estratti

 

«Questa è un’altra storia, vabbé...». La vita di Alessandro Haber sono tanti racconti insieme. E lui, così emotivo, istintivo, sensibile, selvaggio, è il maestro della digressione. Apre la porta di casa, ha la stampella, non più la sedia a rotelle, dopo l’intervento andato male per un’operazione alla schiena. Anzitutto come sta? «Meglio, della stampella non so se potrò liberarmi, ho 76 anni, i fisioterapisti mi hanno detto: non pensavamo di vederla in piedi. Per un anno e mezzo ho fatto tutti i giorni piscina e fisioterapia. È stata dura. Ero depresso. Una notte ho sognato di essere Tarzan che salva i migranti».

 

(…)

Ha fatto 150 film.

«Con Bellocchio, La Cina è vicina , il mio debutto, avevo 18 anni. Pupi Avati mi diede il primo ruolo da protagonista, poi Monicelli, Nanni Loy, Nuti, il mio amico Veronesi...

francesco nuti alessandro haber

Con chi tornerei subito tra Pieraccioni e Moretti? Con Nanni. Lo amo. Mi ha voluto in Sogni d’oro. Faceva cinquanta ciak per una scena. Era venuto a vedermi a teatro in Dialogo di Natalia Ginzburg.

 

Mi disse: ceniamo insieme, solo noi due, e non parliamo di donne e di calcio. Ho sofferto che non mi abbia più richiamato. Ha preso spesso Silvio Orlando, attore che adoro. Un giorno Nanni, quando gli ho detto ma perché non mi hai più chiamato, ha bofonchiato qualcosa che non ho capito. Passo per rompiscatole. Io le dico le cose. Poi torno, mi scuso, si ricomincia, mi piace inventare, mettermi in discussione. Si sparse ’sta voce perché sono esuberante. Sono un emotivo costruttivo, come avrei potuto fare 150 film e tanto teatro?».

 

È vera la storia dei 70 schiaffi di Carmelo Bene?

alessandro haber fuma

«Me ne diede anche di più. Era La cena delle beffe , c’era un altro gigante, Gigi Proietti. Avevo scoperto Carmelo nel monologo del Faust di Marlowe, parlava per cinque minuti con un manichino dicendo: è bella.Tutto qui. È bella. E finiva: è bella il cazzo. Ma questo è un genio, mi dissi. Mi allontanai da lui perché sarei diventato suo vassallo. Due anni prima di morire mi propose Sancho Panza, lui doveva interpretare Don Chisciotte. Avrei pagato io per farlo. Non ci fu tempo».

 

Questa cosa degli scherzi...

giuliana de sio alessandro haber 1

«Perché ci credo, ci casco. Sono un buon punching ball. Ve ne racconto uno. Squilla il telefono, risponde mia madre: ti vuole la segretaria di Luchino Visconti. Io, mai visto né conosciuto. Il maestro la vuol vedere domani per affidarle un ruolo importante, mi dice una voce femminile. Mi dà indirizzo e orario. Metto giù gongolando. Risquilla il telefono, era la mia amica attrice Antonella Squadrito. Non la faccio nemmeno parlare. Sai chi mi ha chiamato cinque minuti fa? E lei: la segretaria di Visconti».

 

Veniamo all’episodio con Lucia Lavia. Anno 2011. Otello in prova. Il bacio con la lingua, lo spintone di Lucia, lei reagisce con una sberla, poi manda un messaggio per chiarirsi col padre, Gabriele Lavia, che non le risponde. Possiamo dire un episodio «haberrante»?

«Allora, Gabriele due anni dopo mi telefonò proponendomi un film... Con Lucia provavamo Otello, che è innamorato pazzo e dopo il tradimento nello spettacolo si trasformava, diventavo scimmiesco, parlavo con un linguaggio animalesco. Alle prove a Lucia avevo chiesto: quanto posso osare?

giuliana de sio alessandro haber 2

 

Quel giorno davanti a venti persone e non in camerino, tirai fuori mezza lingua perché era il personaggio che lo richiedeva. Lucia pianse, chiamò sua madre, Monica Guerritore. Scoppiò l’ira di Dio sul niente. Io non ho mai aggredito una donna in vita mia».

 

 

La sua ex Giuliana De Sio le fu solidale. Com’è due ansiosi insieme?

«Però lei mi calmava. E adesso anche Giuliana si è molto calmata. Ricordo che a casa provavo Strindberg, c’erano sette ruoli femminili e lei li faceva tutti e sette».

 

Perché la storia finì?

HABER

«Mi chiamò e disse che mi aveva tradito con un bacio a un uomo. Un giorno mi domandò: ma tu mi hai mai tradita? Sì, anche con delle tue amiche. Mi ero vendicato del bacio. Cominciò a star male. Non vorrei scendere nei particolari, sono cose brutte. Siamo rimasti amici».

 

In tv con Veronesi, Rubini, Papaleo, avete fatto flop con uno spettacolo colto, di nicchia, un po’ misogino, pieno di testosterone. Lei a una puntata si calò i pantaloni e rimase col sedere di fuori.

«Era un programma fuori dai canoni. A teatro Maledetti amici miei aveva avuto una risposta forte. Io ero la vittima sacrificale, mi mettevano in mezzo. Il sedere scoperto era una provocazione, l’ho vissuto come un gioco. Ci sono state cose belle e meno belle, mi piace l’imperfezione, chi non sbaglia nella vita?».

ALESSANDRO HABER IN UN DISEGNO DI RICCARDO MANNELLI

 

Dietro la maschera dell’ansia, chi è davvero Alessandro Haber?

«Sono un libro aperto. E non sono un ipocrita. Mi ha salvato la dedizione al lavoro e mia figlia, un miracolo che ho avuto tardi, a 55 anni. Ha 19 anni, vive con la mamma. Ci vediamo, ci amiamo».

HABERalessandro haber giovanni veronesi foto di bacco (1)alessandro haberHABER E ANTONELLA BAVARO 19

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