i jalisse

"ABBIAMO CANZONI DA PRESENTARE A SANREMO PER I PROSSIMI 28 ANNI" - I JALISSE, ESCLUSI DAL FESTIVAL PER LA 27ESIMA VOLTA, NON DEMORDONO: "CONTINUEREMO A PROPORRE LE NOSTRE CANZONI, LA TRADIZIONE CONTINUA E SI TRAMANDA" - "SIAMO SEMPRE POSITIVI E LUNGIMIRANTI, LA NOSTRA FILOSOFIA È QUELLA DELLA RESILIENZA E DEL NON MOLLARE MAI" - "L'IRONIA È ALLA BASE DELLA NOSTRA ESISTENZA, SIAMO PROFESSIONISTI MA ANCHE PASSIONALI E NON BISOGNA MAI PRENDERSI TROPPO SUL SERIO" - VIDEO

 

Estratto dell'articolo di Vittoria Melchioni per il "Corriere della Sera"

 

i jalisse fabio ricci e alessandra drusian foto di bacco

«27 No! Cadi dalla bici, ti sbucci il ginocchio, ti rialzi togliendo la polvere e riparti». Sono le parole che accompagnano una foto di Alessandra Drusian e Fabio Ricci, ovvero i Jalisse. Sorridenti e vicini come sempre, nonostante la nuova (ennesima) esclusione dal Festival di Sanremo.

 

Ma di polemiche non ne vogliono sentire parlare, tantomeno di critiche nei confronti delle scelte del direttore artistico Amadeus o della “macchina” sanremese. Dopotutto, la vittoria all'Ariston nel 1997 con "Fiumi di parole"  resta per loro una delle emozioni più grandi, artisticamente parlando. 

 

Dopo questa nuova esclusione, come vi sentite?

«Come due artisti esclusi dal Festival da 27 anni. Un Festival che amiamo perché ci ha permesso di farci conoscere in tutto il mondo e di poter partecipare all'Eurovision Song Contest arrivando quarti.

 

jalisse

Siamo sempre positivi e lungimiranti, la nostra filosofia è quella della resilienza e del non mollare mai, con educazione e perseveranza. L'ironia è alla base della nostra esistenza, siamo professionisti ma anche passionali e non bisogna mai prendersi troppo sul serio».

 

Di cosa parlava la canzone che avete presentato?

«È un brano che parla di amore e dei valori veri della vita ai quali ci aggrappiamo quotidianamente per andare avanti. Un testo di buoni sentimenti, messaggio tipico della nostra scrittura. Credo che oggi ci sia bisogno di fare attenzione alla comunicazione: si può essere controcorrente, alternativi, ma dobbiamo sempre ricordarci chi ci ascolta e quanto possiamo esercitare la nostra comunicazione sui deboli o su chi non sa distinguere il bene dal male». [...]

 

jalisse

Anche il prossimo anno presenterete un brano per Sanremo?

«Certo che sì, la tradizione continua e si tramanda, almeno per altri 28 anni abbiamo brani da proporre e collaborazioni. Crediamo che ormai la gente sappia che due artigiani come noi non si fermano mai nella ricerca e sperimentazione di stili e anche featuring. Al centro però sempre la melodia ed un contenuto di testo importante». [...]

jalisse 1JALISSEjalisse

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…