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''SONO LO ZIO CHE TUTTI I RAGAZZI VORREBBERO AVERE'' - JERRY CALÀ GIRA L'ITALIA TRA DISCOTECHE E FESTE DI PIAZZA: ''NOI 'VECCHI' YUPPY AVEVAMO UN ENTUSIASMO CHE NE BASTEREBBE METÀ, OGGI, PER RISOLLEVARE L'ITALIA'' - ''QUANDO REGISTRAVAMO I 'GATTI DI VICOLO MIRACOLI', BERLUSCONI SI PORTAVA LE PORTAVA A CASA LE CASSETTE PER FARLE VEDERE ALLA FIGLIA MARINA. SE LEI RIDEVA, LE PUNTATE ANDAVANO IN ONDA. SENNÒ VENIVANO TAGLIATE''
Pierluigi Diaco per ''Oggi'' - www.oggi.it
Dai Gatti di Vicolo Miracoli al rap con J-Ax, dai cinepanettoni ai film d’autore, la vita di Jerry Calà non ha mai conosciuto confini. Oggi, a 65 anni portati con la disinvoltura che solo un uomo autoironico e leggero può avere, Jerry non vive né di ricordi né di nostalgie, anzi.
Gira l’Italia come una trottola facendo il tutto esaurito: locali, discoteche, feste di piazza... La sua “industria del buon umore” è un’inarrestabile catena di montaggio. Con una certezza, che ogni giorno si fa più solida e sorprendente: i giovani lo adorano. Corrono a sentirlo cantare perché, come lui stesso ammette a Oggi, «io sono lo zio che tutti i ragazzi vorrebbero avere».
Zio Jerry, ma un “anziano” yuppy come lei cosa avrà mai da dire di così interessante ai giovani?
«Che i sogni vanno coltivati e per realizzarli non basta protestare. Se uno desidera qualcosa, deve avere l’abilità di andarsela a prendere».
Niente di originale, però.
«Non sarà originale, ma è così. Noi “vecchi yuppy”, come ci apostrofa lei, avevamo un ottimismo e un entusiasmo che ne basterebbe metà, oggi, per risollevare l’Italia. Eravamo dei “pistola”, ma con le idee chiare. Volevamo conquistare il mondo».
Palma d’Oro dei “pistola” nell’Italia di oggi: Renzi, Grillo o Berlusconi?
«Nessuno dei tre».
Nemmeno il suo amico Berlusconi che ha compiuto 80 anni?
«Berlusconi è stato tutto tranne che un “pistola”. Gli devo i miei primi passi nella tv commerciale. Ci sono persone che hanno ricevuto molto da lui, eppure oggi fanno finta di non conoscerlo. Invece in molti hanno beneficiato delle sue televisioni e dei suoi generosi investimenti. Noi Gatti di Vicolo Miracoli gli saremo sempre riconoscenti: fu il primo a credere in noi, scritturandoci per Tele Milano. Anche se devo molto pure a sua figlia Marina».
A Marina Berlusconi? E perché?
«Perché quando registravamo con i Gatti nei suoi studi, Silvio veniva a prendersi le cassette la sera e se le portava a casa per farle vedere a Marina. Se lei rideva, le puntate potevano andare in onda. In caso contrario venivano tagliate».
Ma era una ragazzina ai tempi…
«Sì, ma già molto in gamba».
E lei che ragazzino è stato?
«Sono sempre stato un outsider. Ho sempre fatto di testa mia. E anche oggi non sono legato a nessun carro, a nessun agente, a nessuna lobby».
berlusconi umberto smaila jerry cala
Vuole dirmi che esiste una lobby che decide chi lavora e chi no nel mondo dello spettacolo?
«Mi pare evidente. Esiste un carro guidato da agenti potenti che a loro volta sono comandati da personalità ancor più potenti».
E lei è fuori dal giro: perché?
«Perché sono un uomo libero e vivo di una grande eredità artistica: se i giovani ancora oggi mi apprezzano e vengono a sentirmi dal vivo, è perché ho girato film ancora riproposti nei palinsesti di tutte le tv. Sono dei cult, oramai. I ventenni di oggi conoscono il mio repertorio a memoria».
silvio baldoria silvio berlusconi con smaila e jerry cala e mariano apicella
Chi fa più paganti nelle serate? Lei o Umberto Smaila?
(ride) «Ma dai, siamo amici... Diciamo che ho un leggero vantaggino. Lui ha un pubblico più selezionato».
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JERRY CALA AL BAR DELLO SPORT
JERRY CALA
jerry cala e marco trani allarea di cortina
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