GRAMMY SUPERFLUI - JUSTIN BIEBER, KANYE WEST E FRANK OCEAN PROVANO A BOICOTTARE I GRAMMY: “SONO FUORI MODA, IRRILEVANTI, SERVONO SOLO PER I VECCHI” - SI SHICERANO ANCHE ETICHETTE E ARTISTI GIOVANI E BLACK CONTRO “L’ESTABLISHMENT” DELLA MUSICA: “TRASCURANO GLI AFROAMERICANI”
Filippo Brunamonti per “la Repubblica”
«Premiazioni, nomination e selezioni sono tutte fuori moda». A poche notti dai Grammy Awards (12 febbraio) il rapper Frank Ocean lascia il graffio su una contestazione che mette sottosopra gli Oscar della musica. "Antiquati", sentenzia Ocean, 29 anni, due Grammy vinti. «Sono sempre stato riluttante ad esibirmi agli MTV Video Music Award o ai Grammy», ha dichiarato in un' intervista al New York Times. «Dicevo sì perché hanno un significato nostalgico. Volevo strofinare le spalle addosso a quella gente. Essere notato».
Oggi, dopo una causa per diffamazione da parte del padre e qualche scazzottata con Chris Brown nei parcheggi di West Hollywood, si sente "finalmente libero". E fuori dal sistema. Da qui la scelta di non presentare i suoi dischi - Blonde e il "visual album" Endless - pubblicati ad agosto. Da Billboard confermano che nessuno dei due lavori sia stato candidato alle nomination, prima della data di scadenza (fine settembre).
La volontà di stare nell' ombra e di dare del "datato" ai Grammy coinvolge anche Justin Bieber, 22 anni. Stando a TMZ, il primo artista ad aver sorpassato i 10 miliardi di visualizzazioni in totale sul canale Vevo, reputa i Grammy "irrilevanti" nel panorama della musica contemporanea, un dinosauro che non rappresenta i giovani artisti.
Nel caso di Ocean si aggiunge l' elemento black: i Grammy escluderebbero gli afroamericani. Nell' 89 Jazzy Jeff & The Fresh Prince (Jeff Townes e Will Smith) vinsero il primo rap Grammy ma non andarono ad alzare il trofeo, d' accordo con altri rapper, perché la loro performance non sarebbe stata trasmessa.
Nella lista dei cantanti intenzionati a boicottare i Grammy - Drake con Views e Bieber con Purpose sono in lizza anche per l' album dell' anno - entra in gioco Kanye West: dopo un crollo nervoso e relativo ricovero a Los Angeles, il rapper che ha ricevuto 21 Grammy in passato (ma ha sempre perso nel testa a testa con un cantautore bianco) vorrebbe saltare il giro.
Un suo collaboratore ci dice che il motivo per cui non calcherà il palco è dovuto unicamente al bisogno di "decomprimere" e riposare. In concerto, in autunno, aveva fatto sapere invece che per lui, i Grammy, sarebbero finiti con un "no-show", se l' amico Frank Ocean fosse stato snobbato: «Come artisti dobbiamo unirci e combattere le caste".
In realtà è stato proprio Frank Ocean a non prendere in considerazione i Grammy e, nel caso del "visual album" Endless, di mezzo c'è il rischio idoneità: il lavoro infatti è disponibile solo in formato streaming video attraverso Apple Music che lo rende fuori radar nella classifica Billboard. L'industry ha aggiornato le sue restrizioni sullo streaming soltanto a giugno.
Su Twitter, utenti come Free-Gates, Young Black Jesus o J.U.I.C.E. fanno il pieno di cospirazioni: Drake avrebbe pagato Frank Ocean per oscurare la promessa dell' hip hop e della dancehall Tory Lanez (uscito con il disco I Told You lo stesso giorno di Ocean).
Un' alleanza che porterebbe a un #BoycottGrammy molto più ampio: etichette e artisti giovani e black contro l' establishment. Contro tutti. Anche se, rileva il produttore esecutivo dello show Ken Ehrlich, c' è ancora speranza per i fan di Bieber e West. «Siamo in contatto con Justin », ha detto Ehrlich ad Entertainment Tonight, mentre con Kanye, «se qualcosa accadrà, sarà a ridosso dello show». Intanto, una marcia indietro del cantante di Sorry è all' orizzonte a dieci giorni dalla premiazione: Kanye resta un punto di forza dei Grammy, secondo Ehrlich: «Ci sentiamo coinvolti nel suo successo. Alcune delle sue performance più memorabili arrivano dai Grammy ».
Il presentatore dello show, James Corden, re del Carpool Karaoke, ha detto scherzosamente: «Farò scendere dal piedistallo Kanye West se non si comporta bene! ». Sul palco, dati per certi Adele, Metallica, John Legend, Bruno Mars e la futura mamma Beyoncé: al massimo boicotterà il suo personal trainer durante la gravidanza.