weinstein

L'EFFETTO HARVEY - SAPENDO CHE STAVA PER ESPLODERE LO SCANDALO, WEINSTEIN CHIESE A NETFLIX 25 MILIONI DI DOLLARI PER 'EMERGENZA', CIOE' PER PAGARE IL SILENZIO DI CHI LO ACCUSAVA - PER LE CORPORATION AMERICANE SARA' IL NATALE PIU' NOIOSO DELLA STORIA: VIETATI I BACI E REGOLE FERREE PER SCONGIURARE DENUNCE DI MOLESTIE

 

Emily Smith per “Page Six

 

weinstein

Qualche settimana prima che lo scandalo sessuale esplodesse, Harvey Weinstein cercò di incassare 25 milioni di dollari da Netflix per salvarsi. Il mogul sapeva che il ‘New York Times’ e Ronan Farrow stavano lavorando alla sua storia, raccogliendo testimonianze di attrici e impiegate molestate, perciò si rivolse a Netflix chiedendo contanti di emergenza – con il senno di poi, forse il prezzo del silenzio per salvarsi la pelle – ma senza rivelare il motivo preciso della richiesta.

 

hollywood netflix

Alcuni insider a Hollywood sostengono che cercasse di vendere i diritti di parte del suo catalogo di film in cambio di quei 25 milioni di dollari. Nexflix però rifiutò saggiamente. Come rivelato da Farrow, Weinstein ha speso una fortuna fra avvocati e investigatori addestrati dal Mossad, nel tentativo di screditare le sue accusatrici. Un’altra fonte dice: «Non si rivolse solo a Netflix, anche ad altre aziende». Non si sa se la sua mossa sia stata avallata dalla Weinstein Company.

 

Il “New York Post” rivela che il procuratore di Mahattan Cyrus Vance sta indagando per capire se Weinstein abbia pagato per far tacere le sue accusatrici e se abbia indebitamente tratto soldi dalla sua azienda o dalla Miramax.

 

Giampaolo Pioli per “Quotidiano.net

 

weinstein

New York, 19 dicembre 2017 - È un appuntamento tradizionale e obbligatorio, abituato a bruciare centinaia di milioni di dollari in pochi giorni. Per qualche ora abbatte le barriere all’interno delle grandi corporation e dei piccoli uffici e fa sentire tutti eccitati e uguali. Non sarà più così.

 

WEINSTEIN

In questi giorni i cosiddetti ‘After Weinstein Party’, le feste tenute nelle aziende per scambiarsi gli auguri di Natale e Capodanno, avranno nuovi codici di condotta e di accesso. L’ondata di denunce per abusi sessuali, iniziata colpendo il famoso produttore cinematografico e, successivamente, attori come Dustin Hoffman e Kevin Spacey, ma anche donne in carriera, direttori d’orchestra e aspiranti politici, ha prodotto mutamenti radicali.

 

Alle Nazioni Unite da giorni sono visibili enormi cartelli azzurri su cui è stampato cosa viene considerato un abuso e cosa si ritiene un commento spregiudicato e inopportuno. Alcune corporation, che avevano già prenotato locali e casse di champagne per ospitare liberamente dalla segretaria al grande manager, hanno deciso di legare al polso dei partecipanti un braccialetto magnetico, che autorizza il consumo di non più di due cocktail a testa.

 

sesso in ufficio

I più zelanti hanno addirittura abolito l’alcool, mentre chi per tradizione pensava di scambiare un bacio augurale prima delle vacanze natalizie e di Capodanno sotto un rametto di muschio, potrà farlo solo se munito di una solida autorizzazione della parte che si vuole baciare. Sta per scoppiare la ‘tolleranza zero’. Anche sulle carezze e le pacche sulle spalle.

 

vino

Le signore intenzionate a mettersi un abito corto per poter fare finalmente colpo sul capufficio o sul collega della stanza accanto dovranno usare molta attenzione. La giustificazione del party di Natale non basta più per coprire un’avance e potrebbe essere punita come un’azione provocatoria e impropria dallo stesso codice aziendale. Con queste restrizioni comportamentali in atto e milioni di persone che si muovono in acque sconosciute, è probabile che la serata di svago dove si poteva alzare il bicchiere e usare anche un linguaggio non censurato sia destinata ad andare in archivio.

 

scappatella in ufficio

Chi ha lavorato per settimane per cercare un tocco di novità, usando Babbi Natale maschi e femmine magari in abiti sexy, dovrà disdire ogni prenotazione per evitare contraccolpi. Weinstein, Spacey, ma anche la bella candidata democratica del Kansas Andrea Ramsey con già la vittoria in tasca, sono stati cancellati ed emarginati rispettivamente dalla corsa agli Oscar e dal Congresso, soprattutto dopo la travolgente ondata della campagna ‘Me Too’ che si è addirittura guadagnata la copertina di ‘Time’.

 

illusioni ottiche

Scherzi, battute e barzellette finiranno al bando durante questi ‘parties’ che si preparano a diventare più noiosi che mai, dove chiunque avrà paura nel lasciarsi andare dopo un paio di birre e qualche bicchiere di spumante. Gli unici a guadagnarci in questo divertimento controllato e censurato ‘post Weinstein’ saranno le società di taxi e limousine. Per loro gli affari rimangono d’oro perché nessuno vuole rischiare di tornare a casa in macchina con un tasso alcolico troppo alto o la pancia troppo piena. Infatti in quel caso non si rischia la lettera di rimprovero ma il ritiro della patente e anche il carcere.

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