1. L’EURO-SPACCONE È ITALIANO E SI CHIAMA RENZI MATTEO. COME DAGO-ANNUNCIATO, IERI IL PREMIER RAGAZZINO HA DECISO DI SFANCULARE BARROSO E I SUOI CAVOLETTI DI BRUXELLES PRATICAMENTE IL BULLO HA SCAMBIATO LA COMMISSIONE PER LE REGIONI DI CHIAMPARINO 2. NON PAGO DELLO SBERLEFFO AGLI EURO-BOSS, HA RIDICOLIZZATO ANCHE IL CONTENUTO DELLA LETTERA DICENDO CHE SI TRATTA DI AGGIUNGERE 2 MILIARDI. NON È UN PROBLEMA, “LI POSSIAMO ANCHE DARE DOMANI MATTINA”. IN REALTÀ CI CHIEDONO UNA CORREZIONE DEL DEFICIT STRUTTURALE DI 10 MILIARDI, MA ALLA FINE UN COMPROMESSO VERRÀ TROVATO 3. UN BELL’AZZARDO CHE PERÒ RENZI CORRE CON LA CONVINZIONE DI CHI È PRONTO A FAR SALTARE IL BANCO DEL PATTO DI STABILITÀ PER PORTARE A CASA IL SUO RISULTATO, CHE È UNA RIDUZIONE DELLE TASSE CAPACE DI SMUOVERE L’ECONOMIA ITALIANA. CE LA FARA'?

Colin Ward (Special Guest: Pippo il Patriota)

 

1. AVVISI AI NAVIGATI

matteo renzi andrea orlandomatteo renzi andrea orlando

L’euro-spaccone è italiano e si chiama Matteo Renzi. Ieri ha deciso di rendere pubblica una lettera “strettamente confidenziale” della Commissione sulla nostra legge di Stabilità e alle rimostranze di Jose Manuel Barroso ha risposto con parole sprezzanti: “E’ finito il tempo delle lettere segrete. Con l’Italia la trasparenza sarà totale. E credo che pubblicheremo non solo la lettera, ma tutti i dati economici, quanto si spende in questi palazzi: sarà molto divertente”. Praticamente ha scambiato la Commissione per le Regioni di Chiamparino.

 

renzi e barrosorenzi e barroso

Il testo della lettera della UE a RenziIl testo della lettera della UE a Renzi

Poi, non pago dello sberleffo, ha ridicolizzato anche il contenuto della lettera dicendo che si tratta di aggiungere 2 miliardi. Non è un problema, “li possiamo anche dare domani mattina”. In realtà ci chiedono una correzione del deficit strutturale di 10 miliardi, ma alla fine un compromesso verrà trovato. Il punto, come osserva Repubblica, è che l’euro-spaccone “vuole portare la discussione sulla conformità dei conti pubblici italiani a livello di confronto politico di principio tra i capi di governo, in modo da scavalcare la Commissione”. Un bell’azzardo che però Renzi corre con la convinzione di chi è pronto a far saltare il banco del Patto di Stabilità per portare a casa il suo risultato, che è una riduzione delle tasse capace di smuovere l’economia italiana.

matteo renzi angela merkelmatteo renzi angela merkel

 

Renzie, anche grazie a Juncker, probabilmente ce la farà a farsi approvare la manovra da Bruxelles. Ma dopo, la manovra dovrà funzionare davvero. E lì non basteranno le spacconate da esportazione.

 

 

2. I MUSCOLETTI DI PITTIBIMBO

matteo renzi pier carlo padoanmatteo renzi pier carlo padoan

Lo scontro con Barroso tiene banco sui principali giornali. Repubblica: “Barroso e Renzi ai ferri corti. Avviso all’Italia: violate il patto. La replica: non decide lui. Padoan pubblica la lettera, il presidente della Commissione protesta. Il premier: ‘Basta con i segreti, e poi si parla di appena 2 miliardi”. Il Corriere titola in prima: “Duro scontro tra Renzi e Barroso” e dentro riporta: “Lo schiaffo di Renzi a Barroso. ‘L’Europa sia più trasparente” (p. 3). La renzianissima Stampa invece preferisce titolare in prima pagina così: “Manovra, verso il sì della Ue”.

 

giorgio napolitanogiorgio napolitano

All’atto pratico, si scommette comunque su un accordo tra Roma e Bruxelles. Per Repubblica, “Roma vede l’intesa: la spuntiamo come ha fatto Parigi. Il Tesoro prepara la risposta ed è pronto a inserire una nuova correzione fino allo 0,35% del deficit” (pp. 2-3). Secondo il Corriere “Il governo è pronto a usare il tesoretto. Le condizioni per il compromesso. Sul tavolo gli accantonamenti per ridurre il deficit, ‘ma la manovra resta espansiva’” (p. 5). Il Messaggero sintetizza la posizione italiana: “Il Tesoro invoca circostanze eccezionali: le manovre restrittive peggiorano i conti. Padoan prepara la replica: con recessione e deflazione servono misure pro-crescita” (p. 2).

 

 

3. NON FA SOSTA LA SUPPOSTA

silvio berlusconi inaugura la biennale di antiquariatosilvio berlusconi inaugura la biennale di antiquariato

La manovra è stata controfirmata da Re Giorgio ma dà sempre l’impressione di essere un cantiere. “Via al bonus bebè, mancano 300 milioni. Il tfr in busta paga non fa scattare l’Irpef. Stretta sulle dichiarazioni Isee per i conti correnti” (Corriere, p. 6). La Stampa è piuttosto tranchant: “Spariscono 10 miliardi di risparmi. Tagli alle spese inferiori alle attese. Le entrate crescono di 5 miliardi: potrebbero salire a 31 miliardi nel 2016” (p. 4).  Il Messaggero aggiorna invece il capitolo tagli: “Scure su sicurezza e sindacati. Ridotto di 76 milioni di euro il budget del ministero dell’Interno alla voce ordine pubblico. Sui patronati stangata da 150 milioni” (p. 5).

 

Repubblica registra qualche scricchiolio nel ministero guidato da Padoan: “Malumori sui conti al Tesoro, dimissioni del supermanager che pianifica la manovra. Roberto Codogno vuole andarsene, Padoan lo prega di restare. Dubbi non solo sulle coperture ma anche sulle stime del Pil” (Repubblica, p. 6). Il Tesoro smentisce tutto.

 

Il Cetriolo quotidiano marca stretto il governo sui fondi per Genova e racconta: “Alluvione di Genova, Renzi rimane a secco: zero euro. Dopo due settimane il Cdm non delibera lo stato d’amergenza né concede soldi e si scopre che il fondo per le calamità è dimezzato a 50 milioni” (p. 5).

Matteo SalviniMatteo Salvini

 

 

4. GRAZIE MILLE, PRESIDENTE!

“Basta paralisi, l’Ue imbocchi la strada di politiche più favorevoli alla crescita”. Nuovo prezioso monito di Re Giorgio (Repubblica, p. 8).

 

 

5. AGENZIA MASTIKAZZI

“Basta zavorre, è ora di crescere’. Sintonia tra Quirinale e Bankitalia” (Stampa, p. 5).

 

 

6. ULTIME DA FARSA ITALIA

Le trattative segrete sulle tv e sulla riforma della legge Gasparri devono essere a buon punto. Lo si capisce dall’atteggiamento conciliante del Cavaliere: “Berlusconi, svolta renziana. Sì su gay, ius soli, Italicum. Ma in Forza Italia è rivolta. L’ex premier: ‘Pronti a votare col governo anche su altro’. Fitto: quando abbiamo cambiato linea? L’ira di Salvini. L’ironia di Giorgia Meloni: ‘Siamo passati dal patto del Nazareno al patto del Gay Village’” (Repubblica, p. 12).

giorgia melonigiorgia meloni

 

Sul Corriere due virgolettati del Banana abbastanza illuminanti: “L’Italicum con il premio alla lista? Non è un’idea negativa. Con Matteo mi confronterò anche su altro” (p.10). Il Messaggero pubblica un’intervista al Berlusca: “Con Renzi ci siamo sentiti e confrontati per dare governabilità a questo Paese. Cambiare l’Italicum in senso bipolare è una grande opportunità” (p. 9).  Anche il Giornale della Real Casa intervista il Sire di Arcore, per il quale la proposta di Renzi “E’ un passo avanti verso il bipolarismo, credo che a gennaio o febbraio potremmo chiudere” (p. 5). In tempo per votare in primavera?

 

 

7. PASTICCIACCIO CONSULTA

Forza Italia conciliante anche sulle nomine per la Corte Costituzionale: “Consulta, anche Forza Italia per le donne. Grillo: Violante è fuori grazie a noi. Berlusconi annuncia una rosa di giuriste. Tra Pd e M5S dialogo difficile sui nomi. Tra le ipotesi del centrodestra le docenti Cerrina Ferroni, Violini e Ferraioli. Ma anche Severino e Grazia Volo” (Corriere, p. 9). Sarebbe fantastico vedere Berlusconi che indica alla Consulta la Severino, grazie alla cui legge è fuori dal Parlamento.

 

GIOVANNI BAZOLI SI RIPOSA FOTO LAPRESSE GIOVANNI BAZOLI SI RIPOSA FOTO LAPRESSE

 

8. L’ALTRA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA

“Il Papa contro l’ergastolo. ‘Pena di morte nascosta’. E critica il carcere preventivo. ‘No all’abuso della custodia cautelare, le condanne non si anticipano’. L’anatema contro la corruzione: ‘E’ un male più grande del peccato” (Repubblica, p. 24). Chissà che cosa ne pensano le decine di deputati che si dicono fieramente cattolici.

 

 

9. BANCHE, CHE STRESS (TEST)

In attesa delle euro-pagelle di domenica (ma le lettere sono arrivate ieri sera), le banche di casa nostra si fanno l’esame di coscienza e aggiornano le strategie. “Il giorno degli esami, promossi e bocciati. Per l’Italia c’è l’ipotesi che tre banche non riescano a superare il verdetto della Bce di domenica. Il presidente di Intesa, Bazoli: fusioni possibili per chi dovesse fallire il giudizio di Francoforte”. “Siena-Genova-Milano, nuove alleanze allo sportello. Caso Mps e mossa in extremis di Carige sulle polizze” (Corriere, p. 41).

banche europa stress test banche europa stress test

 

Per la Stampa, invece, le indiscrezioni su una possibile bocciatura riguarderebbero due banche italiane (p. 22). Banche che secondo il Messaggero sono Montepaschi e Carige (p. 19). Più cauto, ma sulla stessa linea, il Sole 24 Ore: “Stress test, a rischio Mps e Carige. Nel mirino della Bce anche due popolari medie” (p. 9).

 

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