pasolini la ricotta

“LA RICOTTA” DI PASOLINI TORNA A DARE SCANDALO - STASERA UNA VERSIONE RESTAURATA DALLA CINETECA NAZIONALE (E REINTEGRATA DI DUE TAGLI DI CENSURA) VERRÀ PROIETTATA AL FESTIVAL DEL CINEMA RITROVATO DI BOLOGNA – GIRATO NEL 1963, E’STATO IN SALA DIECI GIORNI PRIMA DI ESSERE SEQUESTRATO PER VILIPENDIO ALLA RELIGIONE - SCENA MADRE: PASOLINI INTERPRETATO DA ORSON WELLES CHE TUONA CONTRO DESTRA E SINISTRA: ‘‘L’ITALIA HA IL POPOLO PIÙ ANALFABETA E LA BORGHESIA PIÙ IGNORANTE D’EUROPA’’ - ‘’L’UOMO MEDIO È UN PERICOLOSO DELINQUENTE, UN MOSTRO. RAZZISTA, SCHIAVISTA, QUALUNQUISTA’’ – VIDEO DEL FILM!

 

Alberto Anile* per il “Venerdì di Repubblica”

* l'autore è il Conservatore della Cineteca Nazionale al festival del cinema ritrovato

 

pasolini La ricotta

Sui treni e nelle stazioni la gente dimentica di tutto, persino dei film. Anche quelli di una volta, voluminose e pesanti "pizze" di pellicola a 35 millimetri. Per anni i materiali cinematografici abbandonati negli scali ferroviari sono stati radunati e venduti a peso alla Cineteca Nazionale; sono pellicole perlopiù commerciali, considerate troppo poco preziose per andarsele a riprendere, ma fra loro possono nascondersi delle perle.

 

Nel 2005, riordinando questi cumuli di celluloide e triacetato, Francesca Angelucci notò la scritta Rogopag e si mise a indagare: scoperse così che si trattava della versione originale del film a episodi del 1963, sequestrato per vilipendio alla religione dopo dieci giorni in sala. La pietra dello scandalo era l'episodio di Pasolini, La ricotta, protagonista un sottoproletario affamato che recita in un film sulla Passione, e che muore sulla croce dopo essersi abbuffato di formaggio. Per tornare al cinema, La ricotta dovette subire tagli e modifiche, effettuati dallo stesso regista. La versione considerata canonica non è quindi quella inizialmente concepita e licenziata da Pasolini, ora miracolosamente recuperata e ricomposta.

 

pasolini La ricotta

Il 27 giugno questa versione, l'unica esistente, verrà proiettata al festival del Cinema Ritrovato di Bologna, restaurata dalla Cineteca Nazionale e reintegrata di due tagli di censura che non si erano visti neanche in quei dieci fatidici giorni in sala. Un autentico "director' s cut" che riemerge sessant' anni dopo la sua realizzazione e nel centesimo anniversario del suo autore. «Il sogno dell'archivista è quello di riportare alla luce documenti preziosi» dice Francesca Angelucci. «Se poi si restituisce al pubblico un'opera realizzata da uno degli artisti e intellettuali italiani più importanti del nostro paese, allora l'emozione e la soddisfazione sono indescrivibili».

 

La ricotta

Le differenze sono parecchie, e vanno dal cartello iniziale, il cui incipit suona profeticamente agghiacciante («Non è difficile predire a questo mio racconto una critica dettata dalla pura malafede», che nella versione rivista diventerà un più conciliante «Non è difficile prevedere per questo mio racconto dei giudizi interessati, ambigui, scandalizzati»), fino alla battuta conclusiva pronunciata dal regista interpretato da Orson Welles («Povero Stracci! Crepare è stato il suo solo modo di fare la rivoluzione», poi addolcito in «Povero Stracci! Crepare... non aveva nessun altro modo per ricordarci che anche lui era vivo»).

 

laura betti e Pasolini La ricotta

In mezzo, altro venne rimaneggiato, nel montaggio e nel doppiaggio, dall'eliminazione di alcune comparse che mangiano il "cestino" della produzione sedute su una croce, alla riduzione dello strip-tease di una giunonica comparsa, fino all'eliminazione del primo piano di Stracci che vi assiste, legato alla croce e in preda a un singhiozzo digestivo. Un singulto che i magistrati avevano scambiato per un rutto: lo scandalo è sempre negli occhi (e nelle orecchie) di chi guarda. la versione senza censure dell'opera di Pasolini. Rinvenuta per caso.

Orson Welles - La ricottaOrson Welles - La ricottaStracci - La ricottaOrson Welles Pier Paolo Pasolini La ricottaStracci - La ricottaNinetto Davoli e Pasolini si conobbero sul set de La ricottaPasolini - La RicottaOrson Welles Pier Paolo Pasolini il produttore BiniPasolini - La RicottaORSON WELLES – LA RICOTTA – DI PIER PAOLO PASOLINIpasolini La ricottaOrson Welles Pier Paolo Pasolini La ricotta La ricotta

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…