giancarlo magalli

MAGALLI SOVRANI – IL CONDUTTORE STA CON SALVINI: “È UN PROTEZIONISTA, NON UN RAZZISTA. PIÙ CHE ODIARE GLI STRANIERI PREFERIREBBE CHE NON VENISSERO”. QUANDO SI PARLA DI SOVRANISMO IL PROBLEMA È LA DESINENZA: “SE SI CHIAMASSE SOVRANITÀ NAZIONALE SAREBBE PIÙ EROICO” – DA MEME (“TURBOFREGNA”) A SPONSOR DEL GOVERNO PASSANDO PER LA CANDIDATURA SOCIAL AL QUIRINALE – VIDEO

 

 

 

1 – MAGALLI STA CON SALVINI: "PROTEZIONISTA, NON RAZZISTA". E DIFENDE LA SOVRANITÀ NAZIONALE

Chiara Sarra per www.ilgiornale.it

 

magalli

"Più che odiare gli stranieri preferirebbe che non venissero", dice, "Non li odia in quanto stranieri, ma non vuole che vengano perché sono persone che spesso portano delinquenza, portano disordine... Però il fatto che ogni volta ne dice una la dice più grossa di quella prima e ogni volta aumenta i voti vuol dire che forse non parla proprio nel vuoto... Forse esprime cose che la gente almeno in parte condivide, no?".

 

Il popolare conduttore ha parlato anche del sovranismo e in particolare di "questa desinenza brutta" che gli dà una connotazione negativa: "Tutto quello che finisce in ismo - dal nazismo, al marxismo, al leninismo, al socialismo, al razzismo - sembra sempre una cosa brutta", dice, "E a me non sembra una cosa brutta. Forse se si chiamasse sovranità nazionale sarebbe più eroico come termine. È la stessa cosa, però suona meglio. Invece quando uno dice 'il sovranismo...' sembra sempre si parli di massoneria, di una cosa segreta. In realtà si fonda sull'amore e il rispetto della propria identità nazionale, sul fatto che non sta scritto da nessuna parte che la sovranità di un popolo debba essere esecitata da un altro popolo".

 

marcello cirillo demo morselli giancarlo magalli

E mentre dalla platea arrivavano applausi e qualche "bravo", Magalli ha continuato, parlando in particolare dell'Unione europea: "O da un assieme di popoli addirittura. Che non ci riguardano, che non ci conoscono". "Per carità", ha spiegato, "Gli accordi commerciali sono i benvenuti: la Comunità europea è nata nel '57 e ha fatto tante cose buone. Ma un conto è mettersi seduti a un tavolo e dire 'come la facciamo l'economia? Come sviluppiamo l'agricoltura?', un conto è che si siedono al tavolo in tre e dicono a tutti gli altri come devono fare le cose. Questo non lo ritengo molto giusto".

 

2 – LA PARABOLA DI MAGALLI, DALLA 'TURBOFREGNA' AL TURBOSOVRANISMO

Mattia Salvia per www.vice.com/it

 

virginia raggi con magalli a capodanno

Buongiorno! Stamattina mi sono svegliato e la prima cosa che ho visto è stato un video con Giancarlo Magalli. Ora, nel 2014 sarebbe stato un buon risveglio. Era il periodo in cui l’ultra-sessantenne conduttore de I fatti vostri era diventato un meme, ne era consapevole e divertito e tutti ridevamo con lui di questa cosa.

 

L’avevo anche intervistato al riguardo: non scorderò mai l’emozione di rispondere a una telefonata di un numero sconosciuto con “Pronto?” e sentirmi dire “Salve, è Magalli” mentre prendevo il caffè alle macchinette (caffè: sputato). Ah, bei tempi quelli. Nel 2018, invece, Magalli è “sovranista” e appoggia Salvini.

 

magalli quirinale flash mob

L’ha detto lui stesso questo fine settimana a Cantiere Italia, kermesse organizzata da Gianni Alemanno e altri esponenti di estrema destra (inclusi neofascisti romani ed esponenti del Rassemblement National) per un "sovranismo responsabile." Il suo intervento si chiamava "Analisi semiseria dell’Italia di un mancato presidente della Repubblica." Sul profilo Twitter di Salvini c’è il video (con tanto di ringraziamento per l’endorsement): Magalli viene intervistato e alla domanda “secondo te Salvini è razzista?” risponde che no, “Salvini è un protezionista più che un razzista” perché “più che odiare gli stranieri preferirebbe che non venissero.”

 

GIANCARLO MAGALLI VERSIONE NAPOLEONE

Ma non è che preferisce non farli venire perché li odia in quanto stranieri, ci informa subito dopo Magalli, bensì “perché sono persone che spesso portano delinquenza, portano disordine.” E prosegue spiegando che visto che a ogni sparata Salvini aumenta il suo consenso, “forse esprime cose che la gente poi condivide.”

 

Applausi del pubblico. Subito dopo gli chiedono anche se si considera sovranista e lui risponde che il sovranismo è un’idea bella, a parte la desinenza: “gli hanno dato sta desinenza brutta, tutto quello che finisce in -ismo, dal nazismo, al marxismo, al leninismo, al socialismo, al razzismo sembra sempre una cosa brutta.”

 

ADRIANA VOLPE E GIANCARLO MAGALLI

E invece il sovranismo “in realtà si fonda sull’amore e il rispetto per la propria identità nazionale, sul fatto che non sta scritto da nessuna parte che la sovranità di un popolo debba essere esercitata da un altro popolo, o da un insieme di popoli addirittura, che non ci riguardano e non ci conoscono.”

magalli pechino express

 

Altri applausi. Poi inizia a parlare dell’Unione Europea, dicendo che ha fatto anche cose buone, ma per fortuna il video si interrompe per cui non sapremo mai cosa propone Magalli per l’Italexit. Che morale possiamo trarre da questo breve video, a parte forse che non si dovrebbe intervistare su temi di scienza politica un conduttore tv settantenne la cui acme professionale è stata collaborare con Pippo Franco? Io personalmente ne ho una: i nostri meme morti ritorneranno indietro dalle tombe per tormentarci.

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