bilal hassani (1)

MAGHREBINO, GAY E DIRETTO IN ISRAELE CON UN BAGAGLIO DI TWEET ANTISEMITI: PEGGIO DI COSÌ NON PUÒ ANDARE A BILAL HASSANI, CHE RAPPRESENTERÀ LA FRANCIA ALL'EUROVISION. CHE SI TERRÀ A TEL AVIV - NATO IN FRANCIA DA FAMIGLIA MAROCCHINA, AMA LE PARRUCCHE E TRA I SUOI RIFERIMENTI C'E' CONCHITA WURST. MA C'ERA ANCHE DIEUDONNÉ, COMICO ANTISEMITA. ''AVEVO 14 ANNI, SONO STATI I MIEI AMICI A TWITTARE''

 

 

Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera

 

bilal hassani

«Lasciatemi vivere, lasciatemi tranquillo», chiede Bilal Hassani ai suoi tanti detrattori. È un ragazzo di 19 anni che rappresenterà la Francia alla fase finale del concorso Eurovision, prevista per metà maggio a Tel Aviv, in Israele. Hassani è nato a Parigi in una famiglia marocchina originaria di Casablanca, è omosessuale e tra i suoi modelli c' è Conchita Wurst, la drag queen austriaca che ha vinto l' Eurovision nel 2014.

bilal hassani

 

Il suo interesse per le parrucche come parte del costume di scena gli ha attirato l' odio di centinaia di persone che sui social media lo offendono e lo accusano di essere un traditore, un occidentale decadente che ha ripudiato l' islam e la cultura maghrebina di appartenenza. Ce l' hanno con lui anche gli omofobi e pure i razzisti che non lo considerano degno di rappresentare la Francia.

bilal hassani

 

Da quando Bilal Hassani ha acquisito una certa notorietà il suo passato è stato verificato con attenzione, e come ormai accade di frequente in questi casi sono stati controllati i suoi interventi nei social media. È saltato fuori quindi un video di qualche mese fa nel quale Bilal sembra prendersi gioco delle stragi terroristiche del 2015. «Ma è un video legato alla vittoria della Francia alla Coppa del Mondo - si è difeso ieri in un' intervista al Parisien -. C' era una persona per strada che saltava di gioia ed esultava perché quel periodo tremendo del terrorismo sembrava finito, "attentati di qui, attentati di là, la Francia ha davvero sofferto molto", diceva. Quelle immagini sono diventate virali, tutti le hanno usate e modificate, e l' ho fatto anche io con i miei amici. Ma certo non esultavo per gli attentati, è una follia».

bilal hassani

 

Il senatore della destra Henri Leroy ha scritto una lettera ufficiale alla giuria francese di Eurovision, con in copia Emmanuel Macron e alcuni ministri, per chiedere che Hassani non rappresenti più la Francia in Israele. «Di fronte al dramma che ha colpito il nostro Paese - scrive il senatore Leroy -il comportamento di Bilal Hassani è indegno.

bilal hassani

Questo individuo è un triste esempio per la nostra gioventù, incita alla banalizzazione del terrorismo».

 

Poi sono spuntati dei tweet del 2014 nei quali Bilal Hassani accusava Israele di crimini contro l' umanità e prendeva le difese dell' ex comico antisemita Dieudonné. «Avevo 14 anni, ero giovane e stupido - si difende ancora Hassani -.

 

Ho lasciato il telefonino a disposizione dei miei amici, se avessi scritto io quelle cose nel frattempo le avrei cancellate». La polemica e le accuse continuano, simili a quelle che un anno fa costarono alla 23enne Mennel Ibtissem l' esclusione dalla trasmissione The Voice e la spinsero a trasferirsi negli Stati Uniti.

bilal hassani dieudonne e alain soral DIEUDONNE MBALA MBALA conchita wurstconchita wurst vince l eurovisionquenelle dieudonne conchita wurst nuovo look 3conchita wurst maria in the sound of musicbilal hassani

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…