musica da funerale

QUAL E' LA MIGLIORE MUSICA SUL LETTO DI MORTE? LO SCOTTISH ENSEMBLE DI GLASGOW SUONA I PEZZI DI ADDIO PREFERITI DAI PAZIENTI TERMINALI, CHE VANNO DAGLI U2 A CELINE DION, DA PHILIP GLASS A LOUIS ARMSTRONG, MA 'TABULA RASA' DI ARVO PART BATTE TUTTI - VIDEO

Kate Molleson per “The Guardian

 

VIDEO ‘TABULA RASA DI ARVO PART’

 

MUSICA DA FUNERALE

Perché c’è così poca musica per chi ddta per morire? Forse in un momento così intimo dà fastidio un suono estraneo, eppure i monaci di Cluny nell’undicesimo secolo si dedicavano ai canti gregoriani per accompagnare quegli ultimi momenti. A volte il rito durava settimane. Nel ventunesimo secolo Rufus Wainwright e la famiglia hanno cantato sul letto di morte della madre Kate McGarrigle, e il ‘Vanishing Point’ di Glasgow, tramite il suo Scottish Esemble, sta esplorando il ruolo della musica negli ultimi momenti di vita.

 

 

joey

Non si sa aiuti a trascendere davvero o se siano tutte stronzate, ma il fatto resta intrigante. Secondo diversi studi, la musica diminuisce i sintomi della depressione, stimola i ricordi e porta al rilassamento. I terapisti spesso raccomandano canzoni che hanno un’associazione personale, tipo il primo ballo al matrimonio del paziente, la canzone che cantava sua madre. C’è chi vuole sentire Enya, Louis Armstrong, Celine Dion. Joey Ramone nel 2001 morì ascoltando ‘In a Little While’ degli U2.

 

Il compositore Philip Glass

Scottish Esemble ha fatto le sue ricerche. I violinisti hanno chiesto ai pazienti di una clinica di Dundee quale musica li calmasse, li aiutasse ad essere più presenti. Hanno provato con le canzoni di Philip Glass, La Monte Young, le variazioni di Goldberg composte da Bach, e tutte hanno funzionato ma per poco.

 

Qualcuno è rimasto ipnotizzato dall’ultraminimalismo di Le Monte Young, altri però lo hanno trovato severo, desolato. La scelta più popolare è stata la musica dell’estone Arvo Pärt, che si distingue da altri minimalisti per la schietta spiritualità. Le sue prime opere furono denunciate dalle autorità sovietiche e, dopo anni di silenzio, riemerse nel 1976, con Für Alina, un movimento che oscilla fra l’istante e l’eternità.

 

LA MORTE

Matthew Lenton, direttore del ‘Vanishing Point’ di Glasgow, ha scelto di portare sul palco ‘Tabula Rasa’, concerto per due violini del 1977. Ha letto che il secondo movimento è quello spesso richiesto dai pazienti di AIDS a New York: «Non dà la nota finale sulla scala, lascia un silenzio scritto, sembra che la musica continui anche se gli strumenti non possono seguirla. E’ come il corpo che non può più essere il contenitore dell’anima o della coscienza».

 

‘Tabula Rasa’ introdusse Pärt al pubblico occidentale nel 1984, ha uno stile medievale dentellato di armonie moderne. Fu accolta come musica senza tempo.

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…