
NAZI-TRIP! LA STORIA MAI RACCONTATA DELLE DROGHE DEL TERZO REICH, NESSUNA ESCLUSA: METH, EROINA, COCAINA, MORFINA - HITLER ERA FATTISSIMO DI "EUKODAL", I SOLDATI DOPATI DI "PERVETIN" GRAZIE AL QUALE INVASERO LA FRANCIA, LE GENTE COMUNE RINTONTITA DALLE PILLOLE NAZIONALSOCIALISTE - E MUSSOLINI ERA SEGUITO DAL MEDICO PERSONALE DEL FUHRER, "STESSI MEDICINALI" - TUTTO RACCONTATO NEL LIBRO "BLITZED", BESTSELLER IN GERMANIA E ORA TRADOTTO IN 18 LINGUE
Rachel Cooke per “The Guardian”
Il 6 ottobre Norman Ohler pubblica “Blitzed” per la “Penguin”, la storia mai raccontata
delle droghe usate dal Terzo Reich - nessuna esclusa, cocaina, eroina, morfina e soprattutto metanfetamina - e l’effetto che ebbero sugli ultimi giorni di Hitler.
In Germania lo scorso anno è diventato bestseller ed ora è tradotto in 18 lingue. Per l’autore Hitler era drogatissimo, nei giorni del bunker aveva ormai le vene distrutte. Le fonti usate sono le carte private del Dr Theodor Morell, medico personale del dittatore, e la storia inizia dalla Repubblica di Weimar, quando l’industria farmaceutica tedesca era fiorente, esportava oppiacei e la droga si trovava facilmente per strada.
All’epoca, 1930, per Hitler il corpo era un tempio, libero da tossine, nemmeno il caffè doveva contaminarlo. Si diceva che non beveva, mangiava solo verdure e non toccava le donne. Nel 1933 i drogati erano ritenuti “criminalmente insani”, alcuni venivano uccisi con iniezioni letali, altri spediti nei campi di concentramento. Addirittura furono sanzionate le aziende che producevano integratori ed energizzanti.
Tuttavia, il biologo di Hitler, Dr Fritz Hauschild, ispirato dal successo americano della benzedrina ai Giochi Olimpici del 1936, creò il “Pervitin” a base di anfetamina, inizialmente si poteva ottenere senza prescrizione medica. La prendevano tutti, dai ferrovieri alle segretarie. Alle donne era consigliata perché lavoravano meglio e le faceva dimagrire. Fu una specie di nazionalsocialismo in pillola.
la temmler di berlino fabbricava droga per soldati
Chiaramente anche l’esercito ne faceva uso. E’ stata ritrovata una lettera dal fronte del 1939 firmata Heinrich Böll, futuro Nobel, in cui supplicava rifornimenti di “Pervitin” per combattere il nemico più grande: il sonno. Il “Pervitin”, concluse il Dr Otto Ranke, è la medicina perfetta per i soldati esausti.
Si poteva lavorare 50 ore senza sentire la stanchezza, le inibizioni sparivano. Nel 1940, mentre si programmava l’invasione in Francia attraverso le Ardenne, la Wehrmacht ordinò grosse quantità di pillole per l’esercito tedesco e Luftwaffe. Da prendere ogni tre ore, se necessario. L’invasione quindi fu possibile, secondo l’autore del libro, grazie alle droghe. Senza quelle, probabilmente non sarebbe riuscita. Solo così i soldati riuscirono a tenersi svegli tre giorni e tre notti.
La droga era un’arma potente. Nel 1944-45, i tedeschi svilupparono le “U-boat”, sottomarini monoposto da inviare all’estuario del Tamigi, ma come potevano fare i piloti, da soli, a guidare per giorni e notti? Il Dr Gerhard Orzechowski inventò il potentissimo chewing gum alla cocaina, e lo testò prima sui prigionieri del campo di concentramento di Sachsenhausen. L’effetto era terribile. E i piloti tedeschi, chiusi nel metallo, impossibilitati a muoversi e vittime di forti episodi psicotici, dovevano guidare sette giorni pur di sancire la vittoria della Germania.
Il Führer intanto soffriva di dolori intestinali e assoldò il Dr Morell, diventando il suo “Paziente A”. Fu lì che iniziò il loro rapporto di dipendenza. Morell partì con il somministrare iniezioni di vitamina, poi ormoni animali, poi “Eukodal”, oppiaceo cugino dell’eroina. Hitler lo prendeva più volte al giorno, combinato con due dosi giornaliere di cocaina. I due parlavano sempre in termini di salute, ma di dipendenza. Così Hitler era un minuto euforico e l’altro fragile e depresso. Mussolini era il “Paziente D” del dottor Morell, gli venivano somministrate le stesse droghe di Hitler e ogni settimana si faceva rapporto sulla sua salute e sui suoi progressi.
Le fabbriche dove si producevano “Pervitin” e “Eukodal” furono però bombardate, i rifornimenti finirono. Hitler stava malissimo, si parla di Parkinson ma secondo il libro è chiaro che fosse in crisi di astinenza. Si legge: «Si pensa che il nazismo fosse ordine, invece fu caos totale. La gente sotto metanfetamina stava in quel sistema senza nemmeno pensarci».