turci sardine

FATTI BELLA PER TE E PER LE SARDINE – L’ENDORSEMENT DI PAOLA TURCI: "FORTISSIMO IL MESSAGGIO DI CIVILTÀ E DEMOCRAZIA DELLE SARDINE. SABATO CI SARÒ ANCH'IO A ROMA. VOGLIO PARTECIPARE A QUESTO RISVEGLIO DELLE COSCIENZE" – "LA PIAZZA PER LILIANA SEGRE A MILANO? COMMOVENTE, HO SCRITTO A SALA. QUELLA PIAZZA È IL MONDO CHE VORREI…” - "IO CANDIDATA ALLA CAMERA? GRAZIE NON MI INTERESSA" - VIDEO

Francesca Schianchi per la Stampa

paola turci

 

«Seguo con curiosità il movimento delle sardine». Trent' anni di musica, nove Festival di Sanremo, Paola Turci è un' artista che non teme di esporsi: dalla scorta a Liliana Segre («assurdo, inconcepibile, osceno») al caso dell' ex sindaco di Riace Mimmo Lucano («umanità, la parola dal significato più nobile sembra diventata una parolaccia»), dai suoi social commenta spesso l' attualità. In questo autunno di manifestazioni, ragiona con interesse di piazze e partecipazione.

 

Che impressione le fa il ritorno delle persone in piazza?

«Quando c' è stata la prima piazza delle sardine a Bologna, il 14 novembre, ero lì per la seconda data del mio tour.Ci siamo sentiti con Gianni Morandi, abbiamo commentato Salvini al Paladozza e la contromanifestazione. Avevo invitato al concerto un' amica, Elly Schlein (ex europarlamentare di Possibile, ndr.): "Non posso - mi ha detto - devo andare dalle sardine".

 

Poi mi ha mandato la foto della piazza piena, bellissima. Io mi sento di sinistra all' emiliana, quella accogliente e solidale. Non avessi avuto il concerto quella sera sarei andata in piazza anch' io».

 

Andrà sabato a Roma?

PAOLA TURCI

«Penso di sì, ci stiamo scrivendo con le mie amiche in queste ore. Vorrei partecipare a questo risveglio delle coscienze, per scuotere una classe politica bloccata da slogan, algoritmi, becera propaganda».

 

Le sardine nascono in contrapposizione alla Lega, ma molti le interpretano anche come monito al centrosinistra. È d' accordo?

PAOLA TURCI

«Io penso che la decisione di scendere in piazza nasca prima di tutto dalla volontà di ribadire il concetto di antifascismo. Sembrerebbe qualcosa di antico, ma è importante arginare derive pericolose».

Quindi hanno fatto bene i fondatori a chiarire che CasaPound non è la benvenuta

«Certo. La cosa bella di questi ragazzi è che sanno riconoscere i loro errori: hanno commesso un' ingenuità, lo si dice e si va avanti».

Chi li critica dice: protestano ma non propongono.

«Quando qualcuno lo dice penso: ti dispiace eh che non ci hai pensato tu a questo movimento?... Le sardine non devono proporre nulla, il loro ruolo è far scendere la gente in piazza con un linguaggio civile. Il loro messaggio di civiltà e democrazia è fortissimo».

 

Non vogliono diventare un partito. Tutta questa energia alle urne dove andrà a finire?

liliana segre con la scorta

«Chi lo sa, forse come faccio io alle Politiche, in una scheda bianca perché non so chi votare».

Martedì c' è stata un' altra piazza piena, a Milano, accanto a Liliana Segre.

«Commovente. Ho scritto al sindaco Sala via Instagram: "Sarebbe ora per me di tornare a Milano". Quella piazza è il mondo che vorrei, dove la società civile risponde con dolcezza prendendosi per mano».

«Lasciamo l' odio agli anonimi da tastiera», dice la Segre.Lei ha haters?

sardine

«Oh sì. Quando sono state assegnate le Olimpiadi invernali a Milano ho scritto: "E a Roma, la città più bella del mondo, vanno le Olimpiadi della monnezza". Non ce l' avevo col sindaco, constatavo come è messa la mia città, qualunque ne sia la ragione. Mi hanno massacrata. Su Twitter segnalo gli haters, anche quelli non miei».

Si dice che i renziani pensino a lei come candidata alle suppletive per il collegio Roma 1 alla Camera

«Grazie, non mi interessa. Se qualcuno mi proponesse di lavorare attivamente a qualche associazione probabilmente accetterei, in particolare sulla questione delle donne. Ma la politica no».

paola turci 3segre prima alla scala toscapaola turcipaola turci 8

 

paola turcipaola turciPAOLA TURCI NEL 1987paola turci 5paola turci 7sardine insulti casapoundmattia santori in piazza paola turci 4

 

Ultimi Dagoreport

elon musk trump zelensky jd vance

DAGOREPORT – LE SPARATE DI ELON MUSK SONO SOLO UN MODO PER ATTIRARE L’ATTENZIONE E RISPONDERE AL PRESENZIALISMO DI JD VANCE, CHE MR. TESLA CONSIDERA UN “BURINO” – IL MILIARDARIO KETAMINICO HA PRESO MALISSIMO LA VISIBILITÀ OTTENUTA DAL VICEPRESIDENTE USA GRAZIE ALL’IMBOSCATA TESA A ZELENSKY. TRUMP CONOSCE BENE L’EGO-MANIA DEL SUO “DOGE”: PER QUESTO HA CHIESTO AL CONGRESSO UNA STANDING OVATION PUBBLICA PER MUSK (E QUELLO, TUTTO TRONFIO, SI È ALZATO COMPIACIUTO MOSTRANDO IL POLLICE)…

matteo salvini donald trump ursula von der leyen giorgia meloni ue unione europea

DAGOREPORT – IL VERTICE TRA GIORGIA MELONI E I SUOI VICEPREMIER È SERVITO ALLA PREMIER PER INCHIODARE IL TRUMPIAN-PUTINIANO SALVINI: GLI HA INTIMATO DI NON INIZIARE UNA GUERRIGLIA DI CRITICHE DAL MOMENTO IN CUI SARÀ UFFICIALE L’OK ITALIANO AL RIARMO UE (DOMANI AL CONSIGLIO EUROPEO ARRIVERÀ UN SÌ AL PROGETTO DI URSULA VON DER LEYEN), ACCUSANDOLO DI INCOERENZA – LA DUCETTA VIVE CON DISAGIO ANCHE LE MOSSE DI MARINE LE PEN, CHE SI STA DANDO UNA POSTURA “ISTITUZIONALE” CHE METTE IN IMBARAZZO LA PREMIER

ursula von der leyen giorgia meloni macron starmer armi difesa unione europea

DAGOREPORT – SI FA PRESTO A DIRE “RIARMIAMO L’EUROPA”, COME FA LA VON DER LEYEN. LA REALTÀ È UN PO’ PIÙ COMPLICATA: PER RECUPERARE IL RITARDO CON USA E RUSSIA SUGLI ARMAMENTI, CI VORRANNO DECENNI. E POI CHI SI INTESTA LA RIMESSA IN MOTO DELLA MACCHINA BELLICA EUROPEA? – IL TEMA È SOPRATTUTTO POLITICO E RIGUARDA LA CENTRALITÀ DI REGNO UNITO E FRANCIA: LONDRA NON È NEMMENO NELL’UE E L’ATTIVISMO DI MACRON FA INCAZZARE LA MELONI. A PROPOSITO: LA DUCETTA È ORMAI L’UNICA RIMASTA A GUARDIA DEL BIDONE SOVRANISTA TRUMPIANO IN EUROPA (SI È SMARCATA PERFINO MARINE LE PEN). IL GOVERNO ITALIANO, CON UN PUTINIANO COME VICEPREMIER, È L’ANELLO DEBOLE DELL’UE…

trump zelensky vance lucio caracciolo john elkann

DAGOREPORT – LUCIO E TANTE OMBRE: CRESCONO I MALUMORI DI ELKANN PER LE SPARATE TRUMPUTINIANE DI LUCIO CARACCIOLO - A “OTTO E MEZZO” HA ADDIRITTURA SOSTENUTO CHE I PAESI BALTICI “VORREBBERO INVADERE LA RUSSIA”- LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO È STATA L’INTERVISTA RILASCIATA A “LIBERO” DAL DIRETTORE DI “LIMES” (RIVISTA MANTENUTA IN VITA DAL GRUPPO GEDI) - L'IGNOBILE TRAPPOLONE A ZELENSKY? PER CARACCIOLO, IL LEADER UCRAINO "SI E' SUICIDATO: NON HA RICONOSCIUTO IL RUOLO DI TRUMP" - E' ARRIVATO AL PUNTO DI DEFINIRLO UN OPPORTUNISTA INCHIAVARDATO ALLA POLTRONA CHE "FORSE SPERAVA DOPO IL LITIGIO DI AUMENTARE IL CONSENSO INTERNO..." - VIDEO

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – DA DE GASPERI A TOGLIATTI, DA CRAXI A BERLUSCONI, LE SCELTE DI POLITICA ESTERA SONO SEMPRE STATE CRUCIALI PER IL DESTINO DELL’ITALIA - ANCOR DI PIU' NELL’ERA DEL CAOS TRUMPIANO, LE QUESTIONI INTERNAZIONALI SONO DIVENTATE LA DISCRIMINANTE NON SOLO DEL GOVERNO MA DI OGNI PARTITO - NONOSTANTE I MEDIA DEL NOSTRO PAESE (SCHIERATI IN GRAN MAGGIORANZA CON LA DUCETTA) CERCHINO DI CREARE UNA CORTINA FUMOGENA CON LE SUPERCAZZOLE DI POLITICA DOMESTICA, IL FUTURO DEL GOVERNO MELONI SI DECIDE TRA WASHINGTON, LONDRA, BRUXELLES, PARIGI – DOPO IL SUMMIT DI STARMER, GIORGIA DEI DUE MONDI NON PUÒ PIÙ TRACCHEGGIARE A COLPI DI CAMALEONTISMO: STA CON L’UE O CON TRUMP E PUTIN?