1- “PASSERA CORREGGE LA FORNERO”! ORMAI L’OPPOSIZIONE È AFFIDATA AL PAPA NERO DEL GOVERNO CHE PIACE ALLA GENTE CHE PIACE PERCHÉ I BANCHIERI, SI SA, SONO ECUMENICI 2- COMUNQUE È SEMPRE BELLO QUANDO QUALCUNO RIFA I COMPITI ALLA FORNARINA PIAGNENS, E CHE NON LA SI PUÒ NEPPURE CONTESTARE “SENNÒ TORNANO LE BRIGATE ROSSE 3- MONTI, DOVE SEI? “IL SALVAGENTE DELLA BCE È SGONFIO: LE BANCHE NON FANNO PRESTITI. I MILLE MILIARDI FATTI CADERE A PIOGGIA DA FRANCOFORTE NON SONO SERVITI. E I NOSTRI ISTITUTI DI CREDITO (IN ROSSO) LASCIANO A SECCO IMPRESE E FAMIGLIE” 4- DACCò PARTY! MEGA SPUTTANÈSCION PER IL SUPER GIOVANE FORMINCHIONI, IL POLITICO DEL FUTURO CHE SCEGLIE VESTITI, AMICI E COLLABORATORI GIOCANDO A MOSCA CIECA 5- IL FINANZIERE ANDREA BONOMI NON FA A TEMPO A ENTRARE NEL CDA DI RCS COME “AMMINISTRATORE INDIPENDENTE” CHE SUL ‘CORRIERE DELLA SERA’ PARTE LO SPOTTONE

A cura di COLIN WARD e CRITICAL MESS

1- IN VIAGGIO CON FORMINCHIONI...
Mega sputtanèscion per il Super Giovane Forminchioni, il politico del futuro che sceglie vestiti, amici e collaboratori giocando a mosca cieca. Sul Corriere, la ditta Guastella-Ferrarella lo fa a pezzi con classe e delicatezza: "Quei viaggi pagati da Daccò per Formigoni e per il fratello".

Il verbale del fiduciario svizzero, datato 14 dicembre, è stato allegato agli atti dell'inchiesta sulla Fondazione Maugeri. Giancarlo Grenci: "Daccò e il governatore erano in rapporti di amicizia. Ecco il rendiconto di una carta di credito. Daccò mi disse che con l'assessore Simone ospitavano spesso sulle loro barche il governatore. Il legale della Fondazione Maugeri, al telefono, assicura di poter monitorare Corriere della Sera e l'Espresso" (p. 13). Ma l'Espresso pubblica un articolo il giorno degli arresti e parla di 30 milioni spariti. Sono 70, ma va bene lo stesso.

Stamani i pm di Milano interrogheranno un altro sant'uomo di Comunione & Fatturazione che la sa lunga assai: Antonio Simone, ex assessore alla sanità della Regione Lombardia, vicino al Celeste Forminchioni. E il fronte della fondazione Maugeri promette dolore eterno. Però si ride anche un po', per adesso: "Dai cosmetici a Marte, ‘così le finte ricerche diventavano fondi neri'. Clinica Maugeri, spunta il figlio del premier di Malta", che ve lo diciamo subito, a scanso di equivoci, non è Vincenzo Scotti della mitologica Link University, ma un tipo che di cognome fa Gonzi. Sì, questi facevano affari con i Gonzi.

E il direttore della clinica, un certo Passerino (oh, ma ‘sta storia ha nomi pazzeschi) per evitare l'arresto provò anche a farsi ricoverare in Svizzera. Solo che ne parlava al telefono con la moglie, usando 23 schede sim croate. Cioè da solo, questo genio faceva un quinto del traffico telefonico della Croazia. E adesso che l'hanno blindato, dovrà intervenire la Bce.

E la Stampa di Mariopio Calabresi? Oggi non ha una riga. La Lombardia è così lontana, del resto. Perfino il Messaggero de Roma, oggi, ha un pezzo sugli scandali della sanità formigoniana.

2- SAPIENTONI CON LE ORECCHIE D'ASINO...
"Quanti svarioni nelle misure varate dal governo dei tecnici. Dall'Imu alla riforma del lavoro al trattamento degli esodati, le norme sono piene di falle che rischiano di produrre effetti negativi". Sul Giornale, Antonio Signorini mette in fila gli erroracci del governo di Rigor Montis. Gli altri grandi giornali, scivolati su un tappetino di bava, faticano a rialzarsi e a riordinare le idee.

3- RICUCITURA DI PASSERA...
Ogni tanto esce dall'ombra anche l'Airone Passera, il papa nero del governo che piace al centrodestra come al centrosinistra perché i banchieri, si sa, sono ecumenici. E la grande stampa indebitata va subito in solluchero: "Passera corregge la Fornero: ‘La riforma del lavoro andrà in porto ma accettiamo miglioramenti", ha detto ieri andando in tv da Lucia Annunziata (p. 2).

Sarebbe stata una notizia se avesse detto "Accettiamo peggioramenti", ma il gusto della provocazione manca del tutto a questi uomini grigi, divorati dal potere. Comunque è sempre bello quando qualcuno rifa i compiti alla Fornarina del Canavese, una professorina chiamata a fare il lavoro sporco a sua totale insaputa. E che non la si può neppure contestare "sennò tornano le Brigate Rosse".

E che palle! Ormai l'opposizione è affidata a Passera. Ma anche al padronato (dis)organizzato di Viale dell'Autonomia: "Articolo 18, Confindustria chiede modifiche. Gli industriali contestano anche altri punti del testo" (Corriere, p. 8). E il pdl del povero Alfano, ansioso di tornare in gioco in qualche modo, si mette subito a tappetino: "Giusto, problemi veri".

4- NON FA SOSTA LA SUPPOSTA...
Allegria, allegria! E' solo lunedì ma ci preparano già il prossimo culetto. "Conti pubblici, la crisi peggiora e produce più deficit. Manovra bis evitabile, ma addio tesoretto. Ridotte le stime sul Pil. Rischio sindrome spagnola: un'austerità che invece di risanare i conti, li aggrava" (Repubblica, p. 4). Ma va? Chi semina panico e tagli indistinti raccoglie recessione? Ma ciò è inaudito, cari nostri esimii professori! Gente che dice di amare lo studio e la ricerca e il merito - mica le cooptazioni reciproche nei cda - e poi tassa le borse di studio degli specializzandi (Corriere, p. 6).

Comunque, niente soldi per tutti. "Il salvagente della Bce è sgonfio: le banche non fanno prestiti. I mille miliardi fatti cadere a pioggia da Francoforte non sono serviti. E i nostri istituti di credito (in rosso) lasciano a secco imprese e famiglie" (Giornale, p. 4). Notizione anche questo.

5- CON EDDY LAVITOLA TORNA LA COMMEDIA ALL'ITALIANA...
Dopo tanta tristezza, e con l'inchiesta napoletana sulla P4 che si è sciolta al sole come un sorbetto di limone, tornano le comiche. "Lavitola si consegna ai pm: ‘In un video 5 anni di segreti'. Il faccendiere stamane a Fiumicino sarà subito arrestato" (Messaggero, p. 8). "Finisce oggi la latitanza di Lavitola. I suoi avvocati: ‘Chiederà confronti a Ghedini e Letta" (Repubblica, p. 12). Mette le mani avanti la presunta Macchina del Fango made in Hardcore: "Torna Lavitola: ‘Non dirò niente ai danni di Silvio" (Giornale, p. 11). Più che il fango, la cacarella?

Comunque il catalogo delle minchiate e dei ricattucci che possono essere scatenati dal ritorno di Lavitola lo potete già leggere sul Corriere della Sera a pagina 12 ("Il ritorno di Lavitola: ‘Voglio chiarire tutto').

6- NO, LO SCORPORO NO!...
Vanno bene gli affari a Piazzetta Ciuccia? Insomma, mica tanto. Vanno bene in Borsa le azioni di Piazzetta Ciuccia? Ecco, non proprio. Stanno bene i beneficiati di Piazzetta Ciuccia, tipo i Ligrestos o la Telecom? No, no, sembra proprio di no. E allora che c'inventiamo? Ma sì, facile, scomponi e ricomponi con qualche alchimia. Ne parla apertamente la bene informata Sara Bennewitz, con un bel pezzo intitolato "Mediobanca, scorporo in Piazzetta?" (Affari&Sfiganza di Repubblica, p. 4 e non P4, fare attenzione).

Succede che "il titolo di via Filodrammatici" è un dramma mai visto: "tratta al 40% in meno rispetto ai tempi della morte di Enrico Cuccia. Sono passati 12 anni da allora e prima è stata data tutta la colpa a Vincenzo Maranghi, poi al sistema di governance duale, poi a Cesare Geronzi". E allora si fa strada l'idea di dividere le partecipazioni in Generali, Rcs, Pirelli, Telco-Telecom eccetera dalle attività di mercato. Questo perché il valore del titolo è ormai inferiore a quello delle partecipazioni detenute. Sarebbe un bello scossone, per i nostri salottini marci.

7- MA FACCE RIDE!...
Guzzino Guzzetti, vecchia volpe democrista inchiavardato a se stesso e alla sua poltrona da novantamila anni, si fa intervistare da Affari&Sfiganza. E dice serio serio che le fondazioni bancarie sono "un firewall contro l'invadenza della politica" (p. 5).

8- FREE MARCHETT...
Il finanziere Andrea Bonomi non fa a tempo a entrare nel cda di Rcs come "amministratore indipendente" che sul giornale diretto da don Flebuccio de Bortoli parte lo spottone. Affidato alla sapiente tastiera di Federico De Rosa, ecco sfornato un terrificante soffietto al suo fondo di private equity "Investindustrial" (Corriere, p. 19), completo di colloquio rigeneratore con il nuovo padroncino.

9- AGENZIA MASTIKAZZI...
"Milano, più signor Hu che Brambilla. Così cambia la geografia dei cognomi". Repubblica ci dedica un'intera pagina (p. 21). La Stampa di Torino, città ormai svenduta a Milano, se ne occupa addirittura in prima pagina, con una dolorosa testimonianza del ciellino Michele Brambilla ("Quando noi, sciùr Brambilla, eravamo Milano"). Che s'ha da fare per non occuparsi della Tangentopoli lombarda.

colinward@autistici.org

 

 

FORMIGONI SULLO YACHT DI PIERO DACCO FORMIGONI SULLO YACHT DI PIERO DACCO Maugerisalvatore maugeri passera-forneroMARIO MONTIGHEDINI ANGELINO ALFANO LAVITOLA GIANNI LETTA

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