porno sul trasporto pubblico

PENDOLARI DEL PORNO - IL PORNO DILAGA NON A CASA MA SU AUTOBUS, METRO, TRENI, AEREI, NEI FAST FOOD E IN PIENO GIORNO - DAGLI ADOLESCENTI AGLI UOMINI MATURI NESSUNO SI FA PIU' PROBLEMI A GODERSI SCENETTE HARDCORE FRA LA FOLLA SU LAPTOP O CELLULARE E I CONTROLLORI PARLANO DI FENOMENO IN CRESCITA - LE STORIE PIU' ASSURDE E COME DIFENDERSI

da “BBC

molti consumano porno in metromolti consumano porno in metro

 

Su ‘Woman's Hour’, in onda su ‘BBC Radio 4’, le donne raccontano le loro esperienze  quando capita di incontrare uomini che guardano porno in pubblico. Siobhann Tighe

non sapeva cosa fare quando ha scoperto che chi stava seduto accanto a lei sul bus era intento a guardare un pornazzo sul telefono. La sua storia ha provocato dibattito, e quello che sembrava un caso isolato, si è rivelato routine.

 

Hellen, di Newcastle: «Viaggiavo da Londra a casa sul treno, con due bambini piccoli. Un uomo lì vicino aveva un pacco di riviste per adulti e le sfogliava tranquillamente. Mia figlia di 4 anni ha urlato: «Mamma, quel signore ha foto di donne con le tette enormi!».

 

PORNO DI CARTAPORNO DI CARTA

Annie G: «In aereo dalla Germania ad Hong Kong, c’era un signore che sul laptop guardava porno hardcore e si poteva sentire benissimo in tutta la fila. Mi è capitato spesso anche in treno e mi fa sentire a disagio, ma c’è poco che si possa fare, tranne alzarsi e cambiare posto. Non sono contro i porno, solo contro il fatto che qualcuno debba guardarli in pubblico». 

 

Lawrie di Sleaford: «Ammetto che ogni tanto guardo porno on line, ma a casa mia, non come quel tizio sul treno, seduto accanto a me, che lo guardava dal computer. Mi sono spostata e ho informato chi di dovere. Il controllore è andato a lamentarsi e il tizio ha spento tutto, imbarazzato. Il controllore ha ammesso che è un problema sempre più frequente».

porno sul trasporto pubblicoporno sul trasporto pubblico

 

Mel Lane, Guildford: «Ero sul treno per Londra e il tipo accanto a me guardava sul telefono il video porno di una istruttrice di yoga. Gli chiesi di spegnere perché avevo la libertà di non volerlo vedere e lui si è rifiutato. Più che le leggi, sono le persone a dover progredire».

 

Annabel, Bradford: «Ero sul bus con un 14enne al quale badavo per lavoro. Fu il ragazzino che mi fece notare che l’uomo accanto a noi stava guardando porno harcore vomitevole su uno schermo grande. Glielo feci spegnere». Lais, Brasile: «Avevo 14 anni e capitai su un aereo accanto ad un signore che stava guardando porno al computer. Ero cos’ scioccata che non l’ho mai dimenticato».

 

il porno si guarda sempre piu in pubblicoil porno si guarda sempre piu in pubblico

Paul Brown, Glasgow: «Una sera portai mia moglie e i miei figli da ‘McDonald's’. Mentre loro erano alla cassa per ordinare, io rimasi al tavolo. Accanto a me c’era un gruppo di adolescenti, fra i 12 e i 14 anni, che guardava video porno su cellulare e con il volume alto. Chiesi loro di spegnere e si rifiutarono. Riuscii e farli smettere solo quando li minacciai di chiamare il manager del posto».

 

Paula Stott, Harrogate: «Ero a pranzo con amiche e al tavolo accanto c’era un uomo che guardava video porno sul computer, roba degradante senza nemmeno tentare di essere discreto. Ci siamo sentite come molestate sessualmente, perché subivamo il suo comportamento. Abbiamo detto alla cameriera che o lo faceva smettere o ce ne saremmo andate».

 

il capitano sfoglia riviste porno in voloil capitano sfoglia riviste porno in volo

Sharon Forbes, Chippenham: «Ero sulla metro, accanto a me c’era un dodicenne e davanti un tipo che si godeva il suo porno dal telefono. Il ragazzino, scocciato, ha cambiato posto. Io ho bussato sulla spalla dell’uomo e gli ho chiesto perché mai dovesse

guardare porno in pubblico davanti a minorenni e lui mi rispose: «Stai zitta» e mi lanciò vari insulti. Disse che era un suo diritto. Nessun altro mi sostenne o mi difese. Solo quando lui scese dal vagone, gli altri si congratularono, e la cosa mi fece infuriare ancora di più».

 

PORNO TASTIERAPORNO TASTIERA

Anonimo: «Lavoro sui trasporti pubblici e un giorno beccai un tipo che sfogliava giornaletti porno gay accanto a un minorenne. Gli chiesi di smettere e quello mi accusò di essere omofobo. L’ho obbligato a scendere». Mick Gavin, Londra: «Aspettavo il treno insieme ad altre persone, e un 25enne guardava porno dal suo telefono. Si sentivano i gemiti di gente che faceva sesso. Quando il vagone è arrivato, e con lui il forte rumore, il ragazzo ha alzato al massimo il volume per sentire meglio».

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