pure

POSSEDUTA DAL SESSO - PER DIECI ANNI HA VISTO IMMAGINI DEI SUOI AMICI O DEI COLLEGHI NUDI, DI ESTRANEI CHE COPULAVANO E DI ROCCE A FORMA DI VAGINA. FESTE E APPUNTAMENTI GALANTI ERANO UN INCUBO, TEMPESTATO DI PENSIERI INTRUSIVI…

Jo Tweedy per “Mail On Line”

rose bretecherrose bretecher

 

Una donna ha descritto, nel libro intitolato “Pure O” (edizioni Unbound), cosa ha significato vivere per oltre 10 anni con un disturbo ossessivo compulsivo che la spingeva continuamente a pensare al sesso.

 

Rose Bretécher, ventinovenne di Londra, dice che questa condizione ha ostacolato la sua vita da adolescente. A 15 anni ebbe la visione di un bambino nudo e solo nel 2013 è finita sotto terapia, vittima di allucinazioni e stati d’ansia. Tutto documentato nel libro, dove segue passo passo gli anni di battaglia contro pensieri pornografici che le hanno causato l’insolita ma debilitante malattia nota appunto come “Pure O”.

rose vittima di allucinazioni sessualirose vittima di allucinazioni sessuali

 

Mentre gli ossessivi compulsivi fanno cose tipo lavarsi in continuazione le mani e controllare ripetutamente le cose, lei si è ritrovata a fare incontrollabili pensieri di natura sessuale. Spiega: «Ero piena di paure. Paura di aver commesso atti di pedofilia senza averne coscienza, paura che le immagini mentali così dettagliate fossero la prova della mia depravazione».

 

Per dieci anni ha visto immagini dei suoi amici o dei nuovi colleghi nudi, di estranei che copulavano e di rocce a forma di vagina. Più tentava di cancellare le immagini dalla testa, più apparivano vivide. Feste e appuntamenti galanti erano un incubo, tempestato di pensieri intrusivi. L’ossessione era il pensiero, la compulsione era il tentativo di eliminarlo.

libro pure olibro pure o

In un bar dell’East End incontrava spesso l’attore Jake Gyllenhaal, ma quando lo guardava negli occhi vedeva solo una grande e palpitante vagina. Si è anche interrogata sulla propria sessualità, dato che le visioni riguardavano sia uomini che donne.

 

Gli antidepressivi hanno esacerbato il problema e, su consiglio medico, ha dovuto mollare il corso universitario. Si è fatta una auto-diagnosi dopo aver trovato una pagina di Wikipedia sulla “Pure O”, poi è sottoposta a varie terapie. La più efficace è stata la

la scrittrice rose bretecherla scrittrice rose bretecher

“Exposure and Response Prevention” (ERP), una sorta di cura Ludovico che costringe il paziente a confrontarsi davvero con le immagini che lo perseguitano. Racconta la donna: «Ero costretta a vedere contenuti sessuali, che gradualmente diventavano più espliciti, e mi si incoraggiava a tollerare la mia ansia e i miei pensieri, evitando atteggiamenti compulsivi. Sottoposta a continui stimoli, la mia ansia lentamente diminuiva».

 

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