PERISCOPATE A CASA VOSTRA! PROFESSORI INVIPERITI PER L’ABUSO DI PERISCOPE DA PARTE DEGLI STUDENTI CHE TRASMETTONO IN STREAMING LEZIONI E INTERROGAZIONI - CAZZEGGIO CONTINUO: IL 55% DEGLI STUDENTI USA I SOCIAL A SCUOLA

Gerardo Adinolfi e Laura Montanari per “la Repubblica”

 

La scuola va in diretta su Periscope e non lo sa. Ogni mattina collegamenti video clandestini fatti dagli studenti all’insaputa dei prof mandano in live streaming tramite Twitter sugli schermi degli iPhone quello che accade nelle aule.

PERISCOPE A SCUOLAPERISCOPE A SCUOLA

 

Dalla lezione di latino con l’ignara insegnante che alla lavagna spiega di consoli e senato, alla prof che legge Pascoli e cerca di far tacere la classe, senza immaginare che un mondo fuori la sta seguendo con cuoricini di «like» e commenti magari irripetibili. In diretta anche l’allieva che contesta il voto di italiano o gli sbadigli fra i banchi nell’ora di fisica: «Quanto manca all’intervallo?».

 

Il campionario è vasto: i «cicchini» (le sigarette) fumati nei cortili, la zoomata sulla scollatura della compagna di classe. Ogni mattina c’è un pezzo di scuola italiana che va su Periscope, l’applicazione che consente la diretta video dal cellulare. Facile, come sfiorare il tasto su uno schermo, e in gran voga. Tutti possono commentare e mandare cuori colorati, le dirette sono migliaia e di tutti i generi: dal traffico al frigo vuoto, dai concerti alle aule.

PERISCOPEPERISCOPE

 

Dall’alberghiero del Friuli allo scientifico in Calabria cambia soltanto l’accento degli studenti. A Pordenone due ragazze di una quarta superiore, è storia di ieri, trasmettono mentre la prof spiega. «Che succede se vi sgama? » chiede un ragazzo online da un’altra città. «Niente, perché? » è la risposta sussurrata al telefonino. Quasi in contemporanea, a Lamezia Terme, tre sedicenni cercano compagnia virtuale durante un’assemblea di classe.

 

periscope twitterperiscope twitter

«Parlate ragazzi altrimenti mi annoio», dice una ai 31 “visitatori” che seguono il live. Poi inquadra uno studente, da solo in un banco: «L’avete ghettizzato? », chiede un user. In aula ridono: «Si, in effetti è un po’ strano…». Su Periscope l’attenzione si brucia in fretta e da 31 i visitatori precipitano in pochi secondi a 9: «Noo non ci abbandonate », urla la studentessa che ha dato il via alla diretta. Una compagna chiede: «Ma con chi parli?». Risposta: «Con tutto il mondo!».

 

Provincia milanese, online l’insegnante che disegna il piano inclinato: «Prof, chiedono se sei sposata...». E lei che non capisce: «Chiedono chi? Diego, smettila». Mentre gli studenti scavalcano le mura delle aule e rendono social le mattinate, la maggior parte di insegnanti e dirigenti scolastici si chiede cosa sia Periscope. «Non ne sappiamo nulla» dice Irene Baldriga, preside del Liceo Virgilio di Roma. Stessa risposta dallo scientifico Ferraris di Torino.

 

periscope di twitterperiscope di twitter

E il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Giorgio Rembado: «Non so cosa sia, però fare riprese in aula è illegale oltre che scorretto». Fra le cattedre, chi conosce la app lanciata da Twitter lo scorso 26 marzo (un milione di utenti nelle prime due settimane), pensa a come utilizzarla a scopi didattici: negli Stati Uniti c’è chi propone di usarla per conferenze e lezioni. Paola Stufferi, preside dell’alberghiero di Pordenone, dove gli studenti hanno fatto partire uno streaming, ammette di non conoscere Periscope: «Gli studenti sono nativi digitali noi facciamo fatica a tenere il passo...». Fine mattina, ultima diretta, da un liceo romano. La camera è su due ragazze: «Belle, le veline», commentano da fuori. Loro ridono: «Ci divertiamo così. E voi che fate? ».

 

periscope appperiscope app

 

Ultimi Dagoreport

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...