michael schumacher

CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI! - L’INVIATO DALLA “GAZZETTA DELLO SPORT” AL GRAN PREMIO DI FORMULA 1 A IMOLA COMMENTA “GLI INNUMEREVOLI SCIVOLONI FUORI PISTA, DI MICHAEL SCHUMACHER, DI MAGNUSSEN, DI SAINZ, DI BOTTAS E NORRIS”. LO SCIVOLONE FUORI PISTA DI MICHAEL SCHUMACHER AVVENNE PURTROPPO LA MATTINA DEL 29 DICEMBRE 2013, CON GLI SCI AI PIEDI, SULLE NEVI DI MÉRIBEL (FRANCIA). DALLA FORMULA 1 S’ERA RITIRATO L’ANNO PRIMA - RUBRICA “BOLLETTINO DI GUERRA” DALLA “STAMPA”: “LA SUPREMAZIA ‘AEREA’ RUSSA È SEMPRE PIÙ ANCHE ‘NAVALE’”. VLADIMIR PUTIN IMPIEGA IN UCRAINA LE ASTRONAVI?

"Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”

(http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)

 

STEFANO LORENZETTO

Su Domenica del Sole 24 Ore, il coltissimo Mephisto Waltz prende la sua cantonata settimanale, stavolta citando «un delizioso libretto che lo chiama in causa, Il Diavolo nella bottiglia (a cura di Luigi Mascheroni, De Piante Editore, 2021)», nel quale è riportato un «ampio elzeviro scritto nel 1980 da Anthony Burgess per “Il Giornale”».

 

Satanasso racconta infatti che «nel 1981 Burgess mollò di punto in bianco il “Corriere della Sera” – che lo strapagava a suon di un milione di lire per ogni articolo – senza dir nulla a Montanelli (1909-2001), il dominus di allora».

 

ANTHONY BURGESS - IL DIAVOLO NELLA BOTTIGLIA

Non v’è chi non veda l’assurdità della circostanza: Burgess nel 1980 scrive per Il Giornale, ma nel 1981 molla di punto in bianco il Corriere? Allora si dovrebbe presumere che fosse passato al quotidiano di via Solferino solo per il gusto di dimettersi anche da quello. Ma ancora più illogico è definire Indro Montanelli «il dominus di allora» al Corriere, visto che il direttore Piero Ottone lo aveva licenziato il 17 ottobre 1973 e che il 25 giugno 1974 era arrivato nelle edicole Il Giornale Nuovo, fondato e diretto dallo stesso Montanelli.

 

Infatti Burgess faceva parte del nutrito gruppo di illustri collaboratori reclutati da Indro, insieme con Paul Samuelson (premio Nobel), Raymond Aron, Kenneth Galbraith, Eugène Ionesco e Jean-François Revel, solo per citare i più noti fra quelli stranieri. Burgess mollò di punto in bianco Il Giornale, non il Corriere.

 

Il tradimento gli valse una sarcastica lettera aperta di Montanelli: «Ti auguro, caro Anthony, tutte le fortune che non meriti». Nel medesimo articolo Mephisto Waltz spezza in due le parole playwright e broadcaster, ma questo è un peccato veniale, considerato che il demonio non ama la lingua del Bardo immortale.

Michael Schumacher sugli sci

 

***

Inviato dalla Gazzetta dello Sport al Gran premio di Formula 1 a Imola, Mario Salvini commenta «gli innumerevoli scivoloni fuori pista, di Michael Schumacher, di Kevin Magnussen, di Carlos Sainz, di Valtteri Bottas, del già citato Norris».

 

Lo scivolone fuori pista di Michael Schumacher avvenne purtroppo la mattina del 29 dicembre 2013, con gli sci ai piedi, sulle nevi di Méribel (Francia). Dalla Formula 1 s’era ritirato l’anno prima.

 

***

michael schumacher e corinna 1

Sull’Arena, Stefano Lorenzetto intervista Valentino Cottini, direttore di Islamochristiana, e afferma che la rivista edita dal Pontificio istituto di studi arabi e d’islamistica «supera il chilo di peso (l’ultimo numero 1.007 grammi, per l’esattezza), esce solo una volta l’anno in appena 500 copie ed è la più cara al mondo: 50 euro, 45 se ti abboni».

 

Non è così. Vi sono periodici scientifici assai più costosi. Un esempio? La tedesca Zeitschrift für Papyrologie und Epigraphik (Rivista di Papirologia ed Epigrafia), pubblicata 4-5 volte l’anno dall’Università di Colonia, ha un prezzo quasi doppio: 98 euro.

Libero - Salmonella o virus, tutto fa brodo

 

***

Titolo dal sito di Libero: «Ovetto Kinder con salmonella, primo ricovero in Italia: ora è panico, ecco dove ha colpito il virus». È deprimente dover rammentare che la salmonella è un batterio.

 

***

L’editorialista Donatella Di Cesare, già nota per un «abdicasse alla guerra» e per aver ribattezzato John il presidente Joe Biden, torna a colpire sul Fatto Quotidiano: «Aldilà del piglio liquidatorio e del tono caustico, quel che irrita di più è il giudizio sul popolo che, intanto pensa quel che pensa, intanto devia dal retto cammino, in quanto è ignorante».

donatella di cesare foto di bacco

 

La locuzione con valore correlativo prospettata dallo Zingarelli 2022 è in tanto..., in quanto: «In tanto l’uomo è superiore alla bestia in quanto controlla i propri istinti». Ma poiché Di Cesare insegna alla Sapienza di Roma, potrebbe saperne più del dizionario.

 

***

«Lo chiamavano “Zeus”. “Jupiter”, in francese per quell’idea verticale del potere, e per le pose e i toni ieratici». Così Francesca Pierantozzi sul Messaggero, nell’attacco di un pezzo che parla di Emmanuel Macron.

ELEZIONI FRANCESI VISTE DA GIANNELLI

 

Che lo Zeus greco sia identificato nello Jupiter latino, fin dall’antichità, è certo. Ma che Zeus in francese si dica Jupiter pare assai improbabile: infatti Zeus è Zeus anche per i cugini d’Oltralpe, come attesta Il Boch (Zanichelli). Che poi una giornalista del quotidiano di Roma ignori che Jupiter è Giove Ottimo Massimo, ci pare da matita blu.

 

***

Necrologio dal Corriere della Sera: «“Si qua fata sinant”. N.D. Dott.ssa Antonella (Antonietta) Pisa Simonini Tocco delle Onde dei Principi di Montemiletto e Acaia nata ToccoTocco delle Onde il 22 agosto 1931 e deceduta il 23 aprile 2018. Per sua volontà dà l’annuncio il figlio...», seguono i nomi di vari parenti. Dal 2018 sono trascorsi quattro anni. Tocco delle Onde lunghe.

Rai News - Cecchetto sindaco di Rimini e Riccione

 

***

Titolo dal sito di Rai News: «Dallo spettacolo alla politica, Claudio Cecchetto oggi compie 70 anni e si candida a sindaco di Rimini». Testo: «Claudio Cecchetto oggi compie 70 anni e si candida a sindaco di Riccione». Sono appena 11 chilometri: può recarsi da un municipio all’altro correndo sulla spiaggia.

 

***

«Privata della sua ideologia e ferita dalla natura, l’Urss rischiava di perdere prestigio e doveva dare a se stessa nuove energie e nuovi obiettivi. Doveva decidere che cosa avrebbe fatto nel XXI° secolo», scrive Sergio Romano sul Corriere della Sera. Sorprende che anche un ex ambasciatore cada nel malvezzo.

SERGIO ROMANO

 

Come più volte richiamato in questa rubrica, i numeri romani non richiedono mai l’esponente (°), essendo già espressioni grafiche dei numerali ordinali. L’esponente si utilizza solo con le cifre arabiche. Quindi si scrive «XXI secolo» oppure «21° secolo».

 

***

Rubrica Bollettino di guerra dalla Stampa: «La supremazia aerea russa è sempre più anche navale». Vladimir Putin impiega in Ucraina le astronavi?

VLADIMIR PUTIN

 

***

Dalla Gazzetta di Mantova: «Tanta l’amarezza del direttore sportivo del Saviatesta, Cristiano Rondelli, che racconta del sistema di videosorveglianza interna, installato di tasca propria, a spese della società». Della serie quel che è mio è mio, quel che è tuo è mio.

 

emmanuel macron discorso dopo la vittoria 1

 

emmanuel macron discorso dopo la vittoria 8

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…