“PUTIN DEVE ESSERE PROCESSATO E IMPICCATO. MA SOLO IN CONFORMITÀ CON LA LEGGE”. L’EX VICEPRESIDENTE DI GAZPROMBANK VOLOBUEV, FUGGITO IN UCRAINA, DICE ANCHE CHE IL DISSENSO NELL’ÉLITE RUSSA È MOLTO PIÙ ESTESO DI QUANTO APPAIA: “CONOSCO PERSONE LE CUI OPINIONI SONO MOLTO DIVERSE DA QUELLE CHE DICONO PUBBLICAMENTE SUL LORO LAVORO”
«Putin deve essere processato e impiccato. Ma solo in conformità con la legge». Le parole molto dure contro il presidente russo sono pronunciate all’ex vicepresidente di Gazprombank, Igor Volobuev, al Telegrah. Volobuev la settimana scorsa ha lasciato la Russia dichiarando di combattere l’aggressione all’Ucraina, e di volere raggiungere appunto l’Ucraina, suo paese d’origine, dove la sua famiglia soffriva direttamente l’aggressione.
Ora aggiunge altri dettagli interessanti. «La vita che avevo prima della guerra non esiste più e non mi dà davvero fastidio», ha detto. «Per otto anni sono stato in questo tumulto interno: non ho lavorato solo in Russia, ma ho lavorato per Gazprom. Ho lavorato per lo stato russo». Volobuev afferma di essere tutt'altro che l'unico magnate russo scontento delle azioni del Cremlino: «Conosco persone le cui opinioni sono molto diverse da quelle che dicono pubblicamente sul loro lavoro».
Ripete di aver sentito il bisogno di «pentirsi» per i suoi decenni di lavoro per lo stato russo, ora vuole persuadere gli investitori stranieri ad aiutare a ricostruire la sua città natale, Okhtyrka, che è stata decimata dai bombardamenti.
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