1- ANCHE LA VERA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA E DELL'ALTA FINANZA, QUELLA CHE RIGOR MONTIS NON HA IL CORAGGIO DI FARE, ARRIVA DALL'ESTERO. MA NON CE LA CHIEDONO I FAMOSI MERCATI, MA IL TRIBUNALE INTERNAZIONALE DELL'AJA. LA CORTE D'APPELLO DI ROMA GESTIRA' LO 0,33% DI FIAT, IL 2% DI FINMECCANICA, L'1,5% DELLA JUVE, L'1,25 DI UNICREDIT E LO 0,58% DELL'ENI. TUTTA ROBA BUONA E STRATEGICA, APPARTENUTA AL DITTATORE VESTITO DA DOMATORE DEL CIRCO CHE VANTAVA I SUOI MIGLIORI ESTIMATORI IN ITALIA 2- VI CHIEDEVATE DA TEMPO COME MAI L'ISVAP, IL SEDICENTE ORGANO DI CONTROLLO DELLE NOSTRE STIMATE ASSICURAZIONI, SAPESSE SEMPRE IN ANTICIPO TUTTO QUELLO CHE SUCCEDEVA NELLE CONTROLLATE SAI-FONDIARIA? EBBENE, IL SUO PRESIDENTE GIANCARLO GIANNINI AVEVA UN INFILTRATO SPECIALE NEL GRUPPO LIGRESTI: IL FIGLIO “ISPETTORE”! 3- L'ITALIA SEGUE CON IL FIATO SOSPESO IL CASO FEDE E SI CHIEDE SE SIA IL PRIMO EFFETTO DELLA RIFORMA DELL'ART. 18 E DELLA RIFORMA DELLE PENSIONI. DAI, EMILIO, TIRA FUORI I CONTRIBUTI! OPPURE CANTA AL PROCESSO RUBY. ALMENO UNA VILLA CI ESCE

A cura di COLIN WARD e CRITICAL MESS

1- IL TRIBUNALE COME SOCIO...
Anche la vera riforma della giustizia e dell'alta finanza, quella che Rigor Montis non ha il coraggio di fare, arriva dall'estero. Ma non ce la chiedono ne' i famosi mercati, ne' la C.I. Merkel, ne' l'Eurotower, ne' l'Ocse o il Fondo monetario. Per ordine del Tribunale penale internazionale dell'Aja, la Corte d'appello di Roma gestira' lo 0,33% di Fiat, il 2% di Finmeccanica, l'1,5% della Juventus, l'1,25 di Unicredit e lo 0,58% dell'Eni.

Tutta roba buona e strategica, come si vede, appartenuta alla famiglia di Gheddafi. Il dittatore vestito da domatore del circo che vantava i suoi migliori estimatori in Italia. Chi non ha mai sognato di vedere i magistrati presentarsi all'assemblea dei soci di posticini come Finmeccanica, al centro di varie inchieste per corruzione? O al cda della banca di piazza Cordusio, che da anni finanzia e salva i Ligrestos senza fanfare?

Su questa delicata riforma del diritto societario, i giornali italiani scrivono sotto voce o si dedicano al colore, parlando di motociclette e appartamenti in via Veneto.

"Sequestrati i beni di Gheddafi in Italia. Sotto chiave le quote in Unicredit, Eni, Fiat e Juventus, un bosco e una Harley Davidson", titola Repubblica a pagina 28, nelle pagine dedicate ai fattacci economici. Più' coraggioso il Corriere, che almeno mette la notizia in Primo Piano (p. 15) e si cimenta in un retroscena su una delle poche banche della quale puo' occuparsi: Unicredit. "Il pacchetto azionario al centro della partita. Il fondo sovrano ha attraversato pericolosamente oltre due anni di vita della banca di piazza Cordusio".

Leggi il pezzo e' non trovi manco per sbaglio i nomi di Geronzi, Profumo e Bisignani. Eppure bastava ripescare anche solo qualche telefonata dell'inchiesta P4. Ma il povero Fassa De Bortolo non se l'e' sentita proprio. Su Illustrato Fiat, fa tristezza vedere Guido Ruotolo alle prese con i pacchetti azionari 'strategici', confinato a pagina 27 tra gli annunci legali e le brevi di economia.

2- LA FAMIGLIA PRIMA DI TUTTO...
Vi chiedevate da tempo come mai l'Isvap, il sedicente organo di controllo delle nostre stimate assicurazioni, sapesse sempre in anticipo tutto quello che succedeva nelle controllate Sai-Fondiaria? Ebbene, il suo presidente Giannini aveva un infiltrato speciale nel gruppo Ligresti.

Un prezioso informatore bruciato oggi da quegli irresponsabili del Cetriolo Quotidiano. Perche' Vittorio Malagutti svela che tra il 2005 e il 2006 il figlio di Giancarlo Giannini, Andrea, ha lavorato alla sede romana di Fondiaria "come ispettore commerciale con i gradi di funzionario di primo livello" (p. 11). Chissa' quali segreti ha ispezionato.

3- NON FA SOSTA LA SUPPOSTA...
Rigor Montis, commesso viaggiatore di Svendita Italia, secerne pillole di saggezza dal Lontano Oriente: "Le aziende non assumono perche' non possono licenziare" (Repubblica, p. 2). Il tutto in un delirio muscolare da esportazione, accompagnato da dichiarazioni di guerra alla sua maggioranza parlamentare come "Io ho il consenso, i partiti no".

Consenso di chi? Delle banche o del popolo? Dei sondaggi o delle urne? Della Trilateral e del Bilderberg o dello Spirito Santo? Lo vorremmo tanto sapere e un giorno lo scopriremo. Basta aspettare e vedere i suoi prossimi consigli di amministrazione, quando avra' finito di salvare l'Italia. Poi apri il Corriere e sembra di sfogliare il Popolo, il vecchio giornale della Dc famoso per la titolazione scoppiettante. "Tensione tra Monti e i partiti" e' l'apertura della prima.

Intanto a Madrid e Barcellona oggi va in scena lo sciopero generale "contro tagli e licenziamenti low cost" (Repubblica, p. 4). Camusso e la Cgil vanno a studiare come si fa e si preparano a replicare il tutto nelle piazze italiane il 13 aprile.

4- LA BAVA SEPARATA DALLE NOTIZIE (T'ADORIAM, MONTI DIVINO)...
La stampa a Bocconi non si capacita delle gaffe del suo amato Super Mario e guardate che titolo mettono alla soporifera nota quotidiana di padre Massimo Franco: "Polemica che offusca i risultati positivi del viaggio in Asia" (Corriere, p. 2 e non P2, fare attenzione). Non vedevamo il verbo 'offuscare' in un titolo dal 1922. Grazie, grazie e ancora grazie, vecchi amici di via Solferino.

Ma il capolavoro della bava lo ha fatto l'agenzia Stefani diretta da Luigi Contu, sbugiardata cosi' dal Cetriolo Quotidiano: "Obama cita Monti' ma e' tutto inventato. L'intervento sul sito della Casa Bianca: non c'e' alcun riferimento al premier (che era al telefono con Cicchitto)" (p. 4).

Del resto l'Ansa e' la stessa che mentre il Cetriolo e il Secolo svelavano che Dellutrone aspettava la sentenza all'estero, in un paese di lingua spagnola, si ostinava a scrivere che il senatore era tranquillamente a casa sua a Milano. Alla fine ha dovuto smentirla lui stesso, una volta assolto e rientrato in Italia, raccontando che era "in una spa spagnola a rigenerarsi". Anche l'Ansa, che spesso pubblica le smentite prima delle notizie, avrebbe un po' bisogno di "rigenerarsi".

5- ULTIME DAL VENTENNIO A COLORI...
Rimirare le foto di Re Giorgio Banalitano che prima benedice i piccoli terroncini e poi sfila tra le forze armate. Tonificante didascalia del Corriere: "Caserta. Giorgio Napolitano ieri all'ottantanovesimo anniversario dell'Areonautica militare e con i bambini di Capua" (p. 5).

6- MA FACCE RIDE!...
Fede licenziato a 80 anni, dopo 20 di direzione del Tg4. Ma lui non se ne capacita e urlacchia con l'odiata Repubblica: "L'hanno fatto mentre Silvio era allo stadio. Questo e' un colpo di mano di Confalonieri" (p. 15). L'Italia segue con il fiato sospeso e si chiede se sia il primo effetto della riforma dell'articolo 18 e della riforma delle pensioni. Dai, Emilio, tira fuori i contributi! Oppure canta al processo Ruby. Almeno una villa ci esce.

Sul Giornale, ecco le ultime due righe del coccodrillo di prima pagina dedicato all'amico Fede: "Tutto il resto sono vicende private che non ci riguardano". Intendevano i processi milanesi con il Banana e Lele Mora. L'amministrazione della giustizia, per certi "giornalisti", e' proprio "una vicenda privata che non ci riguarda".

7- IL VERME NELLE FACCE...
E' Niccolo' Ghedini il capo della sicurezza che con le sue mail ha incastrato lo Squalo Murdoch! Lo si scopre dalla foto a pagina 20 di Repubblica. Tre mesi di vacanza lontano dal Sire di Hardcore, qualche chilo di più' ma la stessa vocazione all'autorete.

8- NOTIZIE MERAVIGLIOSE DA UN PAESE MERAVIGLIOSO...
"La rivolta dei sagrestani: 'Basta lavorare in nero'. Migliaia sono volontari, pochi assunti con un contratto da 1260 euro". Jenner Meletti e' sempre un grandissimo (Repubblica, p. 25).

"colinward@autistici.org"

 

MARIO MONTIBERLUSCONI E GHEDDAFI NEL prodi gheddafiGheddafi abbraccia DAlema Salvatore LigrestiGiancarlo GianniniMARIO MONTI E BARACK OBAMA

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