SALUTI E BEZOS - UN'EMITTENTE PORNO FA CAUSA AD AMAZON PER IL NOME DELLA TV VIA INTERNET: "FIRE TV" - MA LA SFIDA PIU' GRANDE, SULLA TELEVISIONE VIA WEB, E' CON GOOGLE E APPLE

1. UN'EMITTENTE PORNO FA CAUSA A BEZOS: AMAZON NEI GUAI PER LA «TV DI FUOCO»
Da ‘Il Giornale'

La «televisione di fuoco» mette nei guai Ama¬zon. Il colosso guidato da Jeff Bezos (nella foto) si è visto recapitare una citazione da parte del tri¬bunale della Florida, perché il nome che ha scel¬to per lanciare la propria rosa di canali Internet, «Fire tv»,è lo stesso adottato sei anni fa da un'al¬tra emittente americana, che trasmette però so¬lo film pornografici.

Curioso che la formula di of¬ferta sia similare: anche il canale a luci rosse ven¬de infatti un proprio set top box; il costo finale per l'utente non sono tuttavia certo i 99 dollari all'anno chiesti da Amazon.

2. BEZOS LA SFIDA A GOOGLE E AD APPLE
Arturo Zampaglione per ‘La Repubblica - Affari & Finanza'

Per Jeff Bezos, fondatore, chief executive e maggiore azionista di Amazon.com, i primi mesi del 2014 sono stati particolarmente turbolenti, almeno dal punto di vista personale: a gennaio, infatti, mentre era in crociera alle Galapagos, ha avuto un attacco di calcoli renali ed è stato evacuato con un elicottero militare; poco dopo, ha compiuto 50 anni, abbandonando così l'immagine di "giovane imprenditore"; e in pochi mesi una flessione del 17 per cento delle quotazioni di Amazon, legata ai risultati trimestrali di gennaio inferiori alle aspettative, ha portato a una riduzione del suo patrimonio personale di ben 6,3 miliardi di dollari: sfiorando così le perdite record del messicano Carlos Slim. Ma a dispetto di tutto ciò, Bezos ha ancora motivi per rallegrarsi.

Il suo pacchetto di azioni Amazon vale pur sempre 30 miliardi di dollari, confermandolo come uno degli uomini più ricchi del pianeta. Il suo gruppo, nato nel 1994 come libreria online, si è trasformato nel più grande impero mondiale del ecommerce, con 117mila dipendenti e un rapporto prezzo/utile di 558 che lo pone al secondo posto tra i titoli più cari: segno di un continuo interesse di risparmiatori e fondi pensione (e anche, secondo qualcuno, della nuova bolla nel settore hi tech).

Non solo: instancabile e irrefrenabile, Bezos, oltre a "divertirsi" con una serie di investimenti personali come le avventure nello spazio e l'acquisto del Washington Post, si è ormai lanciato in una concorrenza a tutto campo con gli altri big della Silicon Valley, da Google a Apple. Amazon ha annunciato che, dopo il tablet Kindle Fire, lancerà uno smartphone. E da poco ha cominciato a vendere per 99 dollari la Fire Tv, una piccola scatola che consente di collegare le televisioni ad alta definizione con il web e in particolare con le società che distribuiscono film, spettacoli e giochi online, a cominciare da Netflix, Hulu Plus e soprattutto da Hbo, con cui Amazon ha appena sottoscritto un accordo in esclusiva.

Non c'è dubbio che la tv sia una nuova frontiera per i giganti del web, ma è anche vero che Bezos arriva con un certo ritardo, perché la Apple Tv, la Roku e il Chromecast di Google hanno già conquistato milioni di adepti (per l'esattezza, 20milioni solo per la Apple).

E' dunque un settore molto affollato, dove però la Amazon è in grado di conquistarsi uno spazio, in parte perché ha già un servizio di streaming offerto agli abbonati al suo servizio Amazon Prime, in parte per l'accordo con la Hbo. E proprio per questo le quotazioni di Amazon si sono riprese (e con esse le fortune di Bezos) subito dopo l'annuncio dell'alleanza con Hbo e in coincidenza con i dati trimestrali resi noti giovedì scorso. a.zampaglione@repubblica.it

 

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