1. TOH, CHI SI VEDE SULLA LUSSUOSISSIMA BARCA D’EPOCA IN LEGNO LUNGA 65 METRI DELLO SCARPARO DELLA VALLE SPARARANZATO CON IL MOZZO ROSSELLA? MICHELONE SANTORO! 2. TOH, CHI SI È GUSTATO IL MATCH SCUDETTO ALLO JUVENTUS STADIUM DI TORINO NELLO SKY BOX DEL ROYAL PARK ROVERI (COSTO DEL BIGLIETTO 2MILA EURO, MA DI SOLITO I BIGLIETTI VENGONO GIRATI GRATIS AGLI OSPITI), CHE È IL GOLF CLUB DI PROPRIETÀ DI ANDREA AGNELLI E LA CUI HOLDING DI CONTROLLO È PRESIEDUTA DA GIRAUDO? MARCO TRAVAGLIO

1. TOH, CHI SI VEDE SULLA BARCA DI DELLA VALLE...MICHELE SANTORO!!!
Valerio Palmieri per Chi

Ogni puntata di Servizio pubblico inizia con un'immagine della crisi: una famiglia in disgrazia, un'impresa che chiude, una protesta di piazza. Nei suoi monologhi, con tono drammatico e ispirato, si schiera a favore dei più deboli, di quelli che «non hanno nemmeno i soldi per mangiarsi una pizza».

Ma, per quello che Aldo Grasso ha definito il "Masaniello della tv", il passo dalla piazza alla piazzetta è breve. Quella di Capri, per l'esattezza, un'isola dove la crisi si sente un po' di meno. Qui Santoro ha incontrato Diego Della Valle, con la moglie Barbara e il sodale Carlo Rossella. Il patron di Tod's ha casa da queste parti e qui ha anche ormeggiato la sua Altair, una barca d'epoca in legno lunga 65 metri.

Santoro, che possiede una modesta villa ad Amalfi, ha accettato un amichevole passaggio in barca con annesso aperitivo (e anche qui, dalla pizza degli operai alla pizzetta e champagne a bordo dello yacht di Della Valle il passo è brevissimo). Il conduttore è in buoni rapporti con Della Valle: lo ha ospitato nei suoi programmi e qualcuno ricorda che, pochi mesi fa, quando La7 era in vendita, si parlò di una cordata guidata proprio da Della Valle, in armonia con Mentana e Santoro. Poi arrivò Urbano Cairo e non se ne fece nulla, ma la stima è rimasta.

Più agitate le acque con Rossella. Quando, nel 2002, l'attuale presidente di Medusa fu candidato alla guida della Rai, Santoro commentò: «Carlo Rossella? Mi sembra una garanzia debole. Il presidente della Rai non può essere né un uomo di aziende Mediaset né un uomo di Forza Italia. Altrimenti che garanzia è?».

Nel '96 Santoro aveva accusato Rossella, allora direttore della Stampa, di lobbismo per alcune critiche nei suoi confronti. La vendetta del bon vivant arrivò nel 2010, quando si favoleggiava della buonuscita di Santoro dalla Rai: Rossella scrisse sul Foglio che il conduttore sarebbe entrato nella classifica di Forbes degli uomini più ricchi della provincia di Salerno. Piccole scaramucce, che sono nulla rispetto a un aperitivo consumato di fronte all'infinito della Costiera amalfitana.

2. TRAVAGLIO OSPITE DI GIRAUDO PER LO SCUDETTO DELLA JUVE
http://www.linkiesta.it/travaglio-giraudo-juve#ixzz2SoTvBfxZ

Ricordate quel fuorionda a Radio Deejay in cui Travaglio sosteneva di aver smesso di tifare Juve dopo aver scoperto che «Moggi è sempre a Torino, Giraudo accompagna Andrea Agnelli a fare tutti i giri...»? In caso contrario, rinfrescatevi la memoria:

VIDEO: TRAVAGLIO FUORI ONDA SU MOGGI



Peccato che, domenica scorsa, il vicedirettore del Fatto Quotidiano si è gustato il match scudetto allo Juventus Stadium di Torino nello Sky Box del Royal Park Roveri (costo del biglietto 2mila euro, ma di solito i biglietti vengono girati gratis agli ospiti), che è il golf club di proprietà di Andrea Agnelli e la cui holding di controllo è presieduta nientemeno che da... Antonio Giraudo. La società è controllata infatti dalla Royal Park Real Estate, a sua volta controllata dalla Newco Roveri, che vede tra i soci diversi rampolli della famiglia, ed è stata fondata nel lontano 2006 proprio da Giraudo.

 

 

SANTORO DELLA VALLE E ROSSELLA SULLO YACHT santoro travaglio DIEGO DELLA VALLE E CARLO ROSSELLA DA CHI DIEGO DELLA VALLE E CARLO ROSSELLA DA CHI CARLO ROSSELLA DIEGO DELLA VALLE MICHELE SANTORO FOTO DA CHI

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...