L’ITALO DELLA SERA - GRANDIOSO SBERLEFFO DEL “FOGLIO” ALLE AFFETTUOSITA’ DEL “CORRIERE” PER LUCHINO DI MONTE-TRENOLO - DA VIA SOLFERINO PARTE LA CAMPAGNA ANTI FF.SS - IL GRAFFIO DI “LIBERO”: MUSSOLINI FACEVA ARRIVARE I TRENI IN ORARIO, MONTEZUMA ADDIRITTURA IN ANTICIPO: DAL “QUANDO C’ERA LUI” AL “QUANDO CI SARÀ LUI”…

1 - QUANDO CI SARÀ LUI...
Libero - Mussolini faceva arrivare i treni in orario. Montezemolo fa pure meglio. Il suo «Italo», nel viaggio inaugurale, è giunto a Roma Tiburtina con quattro minuti di anticipo. Dal «quando c'era lui» al «quando ci sarà lui».

2 - L'ITALO DELLA SERA: DA VIA SOLFERINO PARTE LA CAMPAGNA ANTI FF.SS.
Da "il Foglio"

Emergenza binari. L'Italo della Sera. Via Solferino tira la volata a Luca di Montetrenolo e ingigantisce in prima pagina l'incidentuccio del Freccia Rossa alla stazione Termini. Tutti i taccuini del Corriere contro le FF.SS. Scatenati Rizzo&Stella. Un'informata e dettagliata inchiesta dei due cronisti mette a nudo la verità scottante: una ritirata su tre ha lo scarico difettoso. Due su tre sono sprovviste di carta igienica.

L'Italo della Sera. Tutti con Luca di Montetrenolo contro i treni di stato interviene, da par suo, anche Ernesto Galli della Loggia. Ecco il titolo dell'editoriale d'apertura: "Altro che Freccia Rossa. E' solo Bandiera Rossa. Roba da Camusso". Patriottico assai è il nome scelto da Tuca di Montetremolo: "Vogliamo dirlo?", si chiede Galli della Loggia, "Italo è un nome più consono a un'impresa patriottica. Dobbiamo esserne orgogliosi".

L'Italo della Sera. Assai interessante anche il pezzo di apertura di Corriere Economia. E' firmato in coppia: Giavazzi&Alesina. "Ogni appuntamento in agenda", scrivono i due economisti, "con i vagoni di stato rischia di saltare, non c'è un treno che arrivi in orario". Coinvolto nel dibattito anche il filosofo Bernard-Henri Lévy: "Ho viaggiato in treni italiani, fetidi. Finalmente c'è Italo". Piccato un corsivo del sempre spiritoso Beppe Severgnini: "Non gettate oggetti dai finestrini. Ecco, fate come me: gettate tutto il treno".

L'Italo della Sera non manca di sensibilità. Ci mancherebbe. Dura la denuncia di Pierluigi Battista: "Per quanto tempo ancora possiamo tollerare quella doppia SS runica nella sigla delle Ferrovie dello stato?". Crudele, infine, l'invettiva di Aldo Cazzullo contro Renzo Arbore, reo di aver girato anni fa "FF.SS, ovvero, che mi hai portato a fare a Posillipo se non mi vuoi più bene?". Cazzullo ha così scritto: "Giusto in quel quartiere di sfaccendati può arrivare il destino di queste tristi ferrovie. E poi, lo sanno tutti: sul Freccia Rossa ci viaggiano il Trota e Rosi Mauro".

L'Italo della Sera saluta il padrone delle ferriere, Fuca di Montetremolo, dedicandogli l'intero numero di Sette ("E' il più bello", scrive ancora Aldo Cazzullo nella sua rubrica), quello di Style ("E' il più elegante", scrive ancora Ernesto Galli della Loggia nella sua rubrica) e pure IO Donna ("E' il più seducente", dichiara Platinette in un'intervista). Tutto è per Italo mentre il Freccia Rossa deve accontentarsi delle pagine di giudiziaria.

L'Italo della Sera, grazie a Fiorenza Sarzanini, è venuto in possesso di una scottante documentazione: le trascrizioni delle intercettazioni ambientali disposte da Henry John Woodcock tra i sedili del Freccia Rossa: "Grazie al lavoro di intelligence sono stati trovati gli altri diamanti di Belsito. E, nel bagno, un'altra Audi in comodato d'uso al Trota".

 

ITALO IL TRENO DI NTV ITALO IL TRENO DI NTV MONTEZEMOLO DENTRO AL TRENO ITALO MONTEZEMOLO E IL TRENO ITALO GIAN ANTONIO STELLA E SERGIO RIZZO ERNESTO GALLI DELLA LOGGIA de bortoliBernard-Henri Lévy

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