di maio foa salvini

ULTIME DALLA RAI - FOA SI SAREBBE OPPOSTO ALLA NOMINA DI MATANO AL TG1, ANCHE SE SALVINI ERA PRONTO A CEDERE QUELLA DIREZIONE - FRECCERO NON GRADISCE IL RUOLO IPOTIZZATO PER LUI DI ''SUGGERITORE INTELLETTUALE'' - PARAGONE NOMINATO L'ANZALDI DEL M5S - LA COLUCCI, DI NOMINA RENZIANA, HA BLOCCATO L'INTERVISTA A BANNON. IL SOVRANISTA NON DEVE PASSARE (MA SI È ACCORTA CHE È CAMBIATO IL GOVERNO?)

 

DAGONEWS

 

foa

Ultime dal mondo Rai: come mai le nomine ancora non si vedono? Il ''leghista'' Foa avrebbe bloccato la nomina di Alberto Matano alla direzione del Tg1. Secondo il giornalista, che ha diretto radio, tv e giornali (in Svizzera), il candidato del Movimento 5 Stelle non avrebbe l'esperienza necessaria per gestire una redazione così grande e consolidata.

 

Salvini gli avrebbe fatto presente che, incassata la presidenza, la Lega non può pretendere di decidere anche il nome del Tg principale, ma Foa gli ha spiegato, riforma Rai alla mano, che l'amministratore delegato espresso dal M5s, Fabrizio Salini, ha dieci volte l'importanza e le deleghe del presidente, ormai svuotato di ogni reale potere. Viale Mazzini è un altro campo sul quale i due partiti di governo lottano all'ultima poltrona, con trattative molto più serrate di quanto si fosse preventivato.

 

alberto matano

Anche per questo Casalino ha suggerito a Di Maio di trovarsi un suo Anzaldi, ovvero un cagnaccio pronto a mozzicare a ogni notizia sulla Rai che vada contro gli interessi del governo. E la scelta di Luigino è ricaduta su Gianluigi Paragone, come si è visto dall'attacco contro il Tg1 che mette la manifestazione Pd come prima notizia, e l'aver aperto il caso del contratto di Cottarelli a ''Che tempo che fa''.

 

Carlo Freccero in tutto questo non è affatto contento: puntava a una direzione di rete invece, come anticipato da Dandolo su Dagospia, avrà un ruolo inedito, di ''suggeritore intellettuale''. Una specie di direttore editoriale con voce in capitolo nelle scelte delle varie reti Rai. Ma i poteri concreti sono tutti da capire…

 

gianluigi paragone

Invece alla redazione politica del TG2 erano convinti di aver fatto un bel colpo assicurandosi in anticipo su tutti gli altri richiedenti una intervista a Steve Bannon, in visita a Roma per il Festival Atreju di Giorgia Meloni. L'uomo sarà pure controverso ma è certamente un personaggio, ha da raccontare di America e ha un progetto per l'Europa e l'italia, The Movement, con tanto di corsi universitari alla Certosa di Trisulti in provincia di Frosinone, con la collaborazione del terribile Cardinale Burke, grande nemico di Bergoglio.

 

Ma poche ore prima dell'appuntamento già fissato è arrivato il Niet della direttora Ida Colucci, nomina di rito Nazareno. Quella interviste non s'ha da fare. Nei corridoi di Saxa Rubra sempre prodighi di chiacchiere e dove impazza la parola riposizionarsi, ci si chiede come pensi la Colucci di riciclarsi col nuovo governo se le credenziali sono queste.

GIORGIA MELONI E STEVE BANNONIDA COLUCCIFABRIZIO SALINIfreccero

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