MANIFESTO, ORMAI GLI ADDII SONO LA NORMA - LASCIA ANCHE VALENTINO PARLATO: “CARA NORMA, LA CRISI NON È SOLO DI SOLDI, MA ANCHE DI SOLDATI E DI LINEA” - RANGERI ALLE STRETTE: “QUEL CHE STATE FACENDO, SULLA NUOVA COOPERATIVA E SUL POSSIBILE RILANCIO DEL GIORNALE, NON MI CONVINCE AFFATTO” - ORMAI E’ UNA FUGA: L’ULTIMO CHIUDA LA PORTA…

Jacopo Iacoboni per La Stampa


Nella storia gloriosa del manifesto è sempre circolata una battuta-birignao che chiunque sia stato vicino a quel collettivo, anche alle singole persone che l'hanno fondato, si sentiva subito raccontare. "Cosa pensa Rossana, cosa scrive Luigi, dov'è Valentino?". La penna era Pintor, l'intellettuale, la filosofa era Rossanda, l'uomo del fare, il finanziatore, quello che sapeva tenere i contatti anche in partibus infidelium - per esempio con banchieri e imprenditori del capitalismo all'italiana - beh, quello è sempre stato Valentino Parlato.

Colpisce così due volte la notizia ultimissima: anche Valentino - come tutti l'hanno sempre chiamato, dai fattorini di via Tomacelli a grandi imprenditori che, pur nel totale dissenso, lo hanno talvolta aiutato a far vivere il giornale - lascia il quotidiano, alle prese con la crisi più grave della sua storia. Parlato in sostanza se ne va dicendo che avrebbe dovuto seguire già l'addio della Rossanda. E se le sue parole sono meno polemiche di quella della fondatrice, gli argomenti però paiono durissimi. "Cara Norma, la crisi non è solo di soldi, ma anche di soldati e di linea. Anche la riunione del 4 novembre non so che fine abbia fatto".

E' il motivo per cui "quel che state facendo, sulla nuova cooperativa e sul possibile rilancio del giornale, non mi convince affatto". La risposta della Rangeri, che sta coordinando questa fase difficilissima, è gentile ma amara non meno. Norma rivendica la scelta della direzione di concentrarsi innanzitutto sulla costituzione di una nuova cooperativa, "è quello il nostro agire politico, il modo per tenere aperto uno spazio di confronto per tutti". Ripete anche un impegno che assunse fin dall'inizio: superato lo scoglio della nuova cooperativa, la direzione avrà esaurito il suo compito. Insomma, non è una questione di poltrone (ma nessuno l'ha mai minimamente pensato). Evidentemente, sono rassicurazioni che non bastano.

Dopo Rossanda, dopo lo storico caporedattore Marco D'Eramo, dopo l'addio di Ale Robecchi, il corsivista puntuto, e di Vauro, il vignettista geniale (entrambi approdati al Fatto quotidiano, traslazione sintomatica e non casuale), capita dunque quello di un altro, pesantissimo, del gruppo dei fondatori. E' difficile da oggi pensare di poter parlare di manifesto senza chiedere lumi a Valentino, acquartierato nella sua ridotta a Monti, ma sempre coinvolto nella vita del giornale, sempre disponibile a illuminare, far capire, e anche a sperare. C'è davvero qualcosa che non va più, se anche Valentino ha perso quella speranza.

 

VALENTINO PARLATO NORMA RANGERI - copyright PizziRossana Rossandamanifesto

Ultimi Dagoreport

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO